venerdì 29 febbraio 2008

Povera Italia

Briatore convolerà a nozze con la Gregoracci, assistito da due testimoni di primo piano : Silvio Berlusconi ed Emilio Fede. Ma ci tiene a precisare che, nonostante la stima e l'affetto che lo lega a loro, non voterà per il cavaliere diversamente alto, bensì per l'astro nascente Daniela Santanché.
Li accomuna un 'amicizia di sempre. Daniela ricorda Flavio , squattrinato a bellissimo, alla guida di una Jaguar che tutti si chiedevano come potesse mantenere. In compenso Flavio dissipò ogni dubbio circa chi potesse mantenere lui, sposando, dopo qualche tempo, una donna ricchissima, ma non bella. La Santanché e le sue sorelle, pare, rimasero tristemente deluse. Gira anche una voce che ci rassicura tutti: forse il reuccio del Billionaire sarà candidato all'estero per la Destra. Alla domanda del giornalista, l'emigrante di lusso ha risposto :"Io voglio aiutare Daniela non perché è mia amica, ma perché è brava". Ciò che fa stare tranquillo il nostro attempato palyboy è la convinzione che la pluririfatta Daniela si accorderà con il taccuto di Arcore dopo le elezioni. Così avrà salvato capra e cavoli e il cavaliere bellachioma non ci resterà male.
Del resto l'innominabile lo ha detto, con estremo candore : "il mio partito è una monarchia, della quale io sono il re". Ed i re è sempre meglio tenerseli buoni.


giovedì 28 febbraio 2008

Scelgo il vizio


Colgo quello sguardo di rimprovero e profonda disapprovazione: “ma fa male, devi smettere!”
E già, se non me lo dici tu, non lo so. Mi hanno invaso il pacchetto delle adorate Rosse con scritte cimiteriali e terroriste. Lo so, fa male. Ho detto che lo so, lo sanno tutti ormai. Io non appartengo a quella categoria di fumatori che si duole di esserlo, quelli che ti guardano sconsolati e ti dicono, quasi a scusarsi, “sono una vittima, ho il vizio” e poi, cercando approvazione, aggiungono “ma voglio smettere”. Io no, io sono, anche in questo caso, consapevole: se volessi, smetterei domani, ma il fatto è che non voglio. Adoro fumare e mi gusto voluttuosamente ogni mia sigaretta: la tiro fuori dal pacchetto, la guardo, la rigiro fra le dita per tastarne la consistenza, la accendo lentamente sbirciando la fiamma e me la fumo, con immenso piacere, fino all’ultima boccata. Quel rotolino di tabacco stretto fra le dita; quel fumo che mi riempie la bocca e scende giù in gola,e lo ascolto scorrere nei polmoni, e poi uscire in volute sensuali che guardo allontanarsi da me, fino a disperdersi; quel gesto rituale della mano alla bocca, delle dita che indugiano sulle labbra che stringono il filtro in un sensuale bacio di passione e di resa incondizionata: ogni sigaretta, per me, è un atto d’amore, ed un inno al piacere. IL FUMO UCCIDE, bene, scelgo di rischiare, ma non rinuncio; così come non rinuncio al buon vino, al cibo scelto accuratamente non per fame, ma per golosità, e al sesso fatto con gioia: ché le quattro cose le metto vicine vicine, senza fare graduatorie, alla pari.

martedì 26 febbraio 2008

Il riscatto di un artista sottovalutato

Bernardino di Betto, detto il Pintoricchio (1450 ca-1523), è , in un certo senso, un artista sfortunato. Coevo di grandissimi pittori, quali Raffaello, il Perugino, Botticelli, il Ghirlandaio, non è stato apprezzato fino in fondo e fu rivalutato solamente alla fine dell’ ‘800. E’, invece, un artista spavaldamente geniale che ha saputo accostare il particolarismo fiammingo al garbo tardo gotico, fino a sfociare in quella rappresentazione della serenità che traspare in tutte le sue opere. Dipinse molto, grazie al mecenatismo di ben cinque papi ( ché a quei tempi la Chiesa, non potendo usufruire dei mass media, si faceva pubblicità e cercava proseliti attraverso i maestri pittori) . Partecipò alla decorazione di quel continuo cantiere artistico che fu la Cappella Sistina, poi lavorò in Santa Maria del Popolo a Roma, quindi a Spello, e ancora nel Duomo di Spoleto e infine alla decorazione della Libreria Piccolomini, a Siena,dove dette la più alta dimostrazione della sua mirabile maestria pittorica. In questi giorni è in mostra a Perugia, alla Galleria Nazionale Umbra, fino al 28 giugno. La mostra monografica è una sorta di riabilitazione dell’artista ed è interessantissima perché espone quasi tutte le opere mobili , poche in realtà, avendo egli principalmente operato sugli affreschi. Le Madonne con bambino sono la sezione più esaltante, nonché la principale. Emerge un pittore estroso e dinamico, inventore di paesaggi fantasiosi dove la cura del particolare è quasi da illustratore, ed anche il sottile ritrattista che riesce ad imprimere alle sue opere un senso lirico di placida tranquillità e di incantata poesia da leggere in quei volti di madre nei quali scorgere la sorprendente somiglianza col bimbo. Dietro la narrazione principale delle splendide Madonne, sontuosamente abbigliate nelle sfumature di smaglianti rossi e blu e verdi e arricchite e vivificate con tocchi di oro e luce, vive, in scene parallele, un mondo in secondo piano fatto di personaggi, scenette, architetture, alberi e rappresentazione della natura. Un incisore ed un pittore allo stesso tempo. Ho appreso tutto ciò dai libri ed avrei voluto verificarlo,avendo finalmente l’opportunità di vedere da vicino i dipinti, ma non mi è stato possibile. La mostra, a mio avviso, è stata organizzata da un manipolo di folli che, non riesco a capire per quale oscuro motivo,forse per imprimere un senso di raccolta riservatezza, ha pensato di riunire le opere in due anguste stanzette e in un corridoio di passaggio, riservando,invece, un ampissimo spazio espositivo ai dipinti coevi. Gruppi nutritissimi di visitatori, accompagnati dalle guide, arrivavano in un incessante susseguirsi ed invadevano i ristretti spazi, non consentendo ai poveri malcapitati come me, visitatori solitari, di accostarsi alle opere, che invece, proprio per la loro particolarità, andavano ammirate a distanza ravvicinatissima. Sono stata derubata di dieci euro e, soprattutto, della gioia che la visione mi avrebbe procurato. Credo che tornerò in un giorno feriale, sottoponendomi ancora una volta a ben quattrocento chilometri in auto. Ma inoltrerò una lettera di protesta agli organizzatori. Non so per quale fortunata coincidenza sono riuscita a vedere da vicino il famoso “ Gesù Bambino delle mani”, un’opera controversa e scandalosa della quale, però, vi parlerò in un prossimo post.



P.S. Devo dire che avevo avuto un sentore negativo circa l'organizzazione della mostra già visitando il sito http://www.mostrapintoricchio.it/

sabato 23 febbraio 2008

People


Tornando al cazzeggio puro: siamo o non siamo un coppia VIP?
Tra Brad Pitt e 'sta Carnie (ma chi az è?) che rivela le sue battaglie con alcol e cibo?
Per non parlare di Richie, con quell'improponibile cappello, che incontra Denise .

venerdì 22 febbraio 2008

Amore

Mantengo fede all'impegno preso con me stessa di monitorare i miei stati d'animo, che so saranno variabili, da oggi fino alle elezioni e, poveri voi, di farvene partecipi. Oggi mi sento così : il PD non mi rappresenta, anche se mi rendo conto che i commenti di Mariad ed Artemisia sono sensati. Loro sostengono, come molti altri, di provare a scorgere nel Partito Democratico delle persone e dei valori che si avvicinano a me, per poter dare questo benedetto voto utile. A me sembra come di cercare l'ago nel pagliaio. Vedo logiche antiche, di potere. Non vedo nessun rinnovamento, se non un cercare consenso a tutti i costi in una pacatezza che mi sa di piattume. Come dice Momifumsott, con il quale sono sempre in sintonia, avendo modo di confrontarmi con lui anche direttamente, io non sono una moderata ed ho il mio buon diritto di esistere. Ma non mi sento neanche vicina all' Arcobaleno, dove ancora il fronte del no a tutti i costi è perseguito strenuamente, forse solo per dare un contentino allo zoccolo duro e cercare, anche in quel caso, facili consensi. E poi anche lì mi pare di ravvedere un desiderio sfrenato di restare attaccati alla poltrona, uniti solo da quell'intento. Io ho un approccio con la politica di tipo romantico e non razionale, lo riconosco. La sinistra è per me come un grande amore. Quando un grande amore sta per finire, quando sento che non sono più coinvolta, mi dispero perchè vorrei continuare ad amare con tutta me stessa, senza cercare compromessi, senza cercare di capire che l'amore può cambiare per assumere altre forme. L'amore è uno ed è puro. Per questa ragione oggi dico che non andrò a votare. Per non avallare nulla in cui non credo fino in fondo. Quello che sarà non sarà in mio nome. Forse cambierò idea da oggi al fatidico giorno, perchè mi piacerebbe continuare ad amare, o forse non la cambierò.

giovedì 21 febbraio 2008

Similes cum similibus

E' dura ascoltare Pierferdy e trovarsi d'accordo con lui : a me il programma del cavaliere diversamente alto e del neo populista uolter sembrano molto simili. In nessuno dei due si fa menzione di diritti civili, politica estera di pace, redistribuzione a favore dei ceti meno abbienti ed indiscussa laicità dello stato.
Ah già, ma queste sono cose obsolete che vanno contro la modernizzazione del Paese.

mercoledì 20 febbraio 2008

Pet Fancy



In pieno clima di cazzeggio, rimandando i post seri a tempi migliori, su segnalazione di Newyorker, metto su la prima copertina. Sto diventando famosa: mi daranno l'Oscar del fancazzismo.
Tanto per piangere ci sta sempre tempo!


Per chi volesse divertirsi:



I love Islanda


I miei lettori più affezionati ora diranno: "eccola, s'è rincretinita, ma che sono tutti questi meme che raccoglie?" Avete ragione, ma, siccome non si dire di no, accetto pure questo. Grazie Melania (http://melania07.wordpress.com/), luce di miei occhi! Mi mancava il meme dell'Islanda. Ci tengo a dire che accetto per due ragioni. La prima è perchè mi viene gentilmente offerto da una sarda, ed io, notoriamente, non so dire di no ai sardi. Il secondo è perchè, tutto sommato, lo trovo molto divertente: una specie di burla. Si tratta di individuare tre blog islandesi di mio gradimento e di lasciare su ognuno di essi un commento , strettamente in italiano o, a scelta, in dialetto. Ora il fatto è il seguente: come accidenti faccio a scegliere il blog di mio gradimento, visto che non capisco un tubo di islandese? E qui scatta la burla. Sceglierò in base alle foto degli avatar, seguendo solo il mio gusto estetico. Insomma, individuerò tre bonazzi, ammesso che ce ne siano, ma commenterò come se fossi entusiasta del blog, cercando anche delle motivazioni credibili. I tre bonazzi (si fa per dire, ci accontentiamo di quello che passa il convento) sono, in ordine decrescente di bonaggine:




Scelgo una foto emblematica dell' Islanda da mettere in bella mostra, e un titolo mendace: nel caso i nominati dovessero decidere di fare un salto da me, potrebbero supporre che io parli della loro terra, che, in realtà, a me è totalmente sconosciuta e mai penserei di andarci in vacanza, ché amo il caldo ed il sud. La terra dei ghiacci, questi stanno vicini alla Groenlandia, ma siamo pazzi?
Di seguito riporto le regole del meme che, ovviamente nessuno è tenuto a prendere in considerazione, a meno che non lo desideri con tutto se stesso.

"Dovreste andare nella Top Posts di WP in lingua islandese, scegliere il post o il viso (curioso che i bloggers islandesi mettano quasi tutti la propria faccia nell´avatar) che più vi aggrada e postategli un commento. Va bene qualsiasi cosa, tranne il ”ciao, volevo farti i complimenti per il blog, ti va uno scambio link?”. Saluti, frasi poetiche, quello che volete ma rigorosamente in italiano o dialetto delle vostre parti o delle parti di qualcun altro.
Ripetete la procedura per tre volte e pubblicate, ovviamente linkandoli, i blog islandesi che avete scelto. Passate poi alle nomineiscion indicando i prossimi 5 blogger da mandare allo sbaraglio nella terra dei ghiacci."

Ecco fatto, dolce Melania, ho assolto al mio compito, ora aspetto la bottarga.



P.S.
Update: il finnico numero due sta visitando ripetutamente il mio blog, credo di averlo accalappiato mostrandogli la mia enciclopedica (leggi wikipedia) conoscenza dei vini. Il numero tre è passato al post successivo ignorandomi alla grande. Il numero uno latita.


Allt er gott sem endar vel !

lunedì 18 febbraio 2008

Vorrei


Vi parlavo del post che intendo fare sul mio considerarmi persona di sinistra e sulla direzione che vorrei intraprendere a ridosso di queste elezioni. Ebbene, inizio a scrivere e ogni cosa mi sembra scontata, ovvia, banale. Provo a trarre delle conclusioni e queste non escono. Mi sono decisa a non buttarlo qui di getto, come faccio per tutti i miei post, e mi sono rifugiata su Word; sto scrivendo lì, per poi fare un copia incolla qui. Ma l'impresa è ardua. Scrivo e cancello a spron battuto. Quando rileggo le mie parole mi faccio pena. A volte mi appaio una patetica nostalgica, a volte un' altrettanto patetica utopista, a volte addirittura demagogica, altre disgustosamente buonista.Vorrei davvero prendermi per mano e portarmi da qualche parte. Anelo una meta, una meta condivisa. Vorrei scorgere un barlume di trasformazione,vorrei trovare una strada, vorrei non sentirmi sola,vorrei dei punti di riferimento,vorrei poter dare ancora,vorrei creare speranza, senza seminare illusioni, vorrei poter spronare le persone a partecipare,vorrei poter credere io per prima, vorrei.........
Il dipinto è "La Maddalena addolorata" di Caravaggio, 1605

domenica 17 febbraio 2008

Invito a pranzo

Sapete che non amo i meme. Mi fanno sentire in obbligo e mi sento scortese a non dare seguito.
Poi coinvolgere gli altri mi è insostenibile. Nomino sempre le persone sbagliate, quelle che dicono
“no, grazie” e mi biasimano anche un po'. Insomma, avevo deciso di ignorarli, pur ringraziando sentitamente chi mi avesse presa in considerazione. Ma, c’è sempre un ma, da qualche giorno vedevo circolare un meme sugli abbinamenti in cucina e andavo inseguendo i nominati in ogni dove. E mi chiedevo, ma perché nessuno pensa a me? Volevo anche offrire una lauta ricompensa a chi lo avesse fatto. Poi scopro che una nuova amica MARIAD (http://mariad-nonsolosogni.blogspot.com/) mi ha nominata, e pure gratis! Adoro mangiare e, ancor di più, cucinare. Non cucinare tutti i giorni, quello no, quello mi irrita, ma cucinare per rilassarmi, quando ne ho voglia. Oggi avevo intenzione di fare un post angoscioso ed angosciato sulle mie ambasce di donna di sinistra che non sa a quale diavolo votarsi, ed invece eccomi qua, invitata a nozze. Accetto la sfida della cara amica ed ecco i miei dieci abbinamenti, che dividerò per portate. Il pranzo virtuale inizia. Non spaventatevi per il numero di pietanze, c' è solo un piccolo assaggio di ogni cosa.
Buon appetito!

Come preludio:
Sorbetto di mela verde con ostrica
Ricotta di pecora con capuliato siciliano (pomodorini di Pachino secchi, olio, capperi,peperoncino,origano)
Panzanella con pomodori, origano, basilico, cipollina fresca e bocconcini di spigola al vapore

Due assaggi di primi piatti:
Minestrone di verdure con scampi e vongole
Maccheroni alla chitarra in salsa di fagioli e calamari


Due assaggi di secondi piatti:
Uovo in camicia con tartufo nero
Insalata tiepida di polipo, patate, sedano e bottarga

Per accompagnare:
Arance con olio, sale, pepe, olive nere e semi di finocchio

Per finire in bellezza:
Ciambella tiepida con colata di cioccolato fondente e pistacchi, guarnita con ciliegie in sciroppo
Frutta di stagione con vaniglia e rhum.

Chi vuole dire la sua, la dica; nessuno è invitato a raccogliere la catena.
Grazie Mariad, è stato un vero piacere.

sabato 16 febbraio 2008

La guerra continua

Non è missione, è guerra. Una guerra dannosa ed inutile nella quale siamo solo subalterni alla strategia americana.

giovedì 14 febbraio 2008

San Valentino vescovo, martire, decollato.

Credevate di averla fatta franca su San Valentino, poveri illusi! Eccomi qui a parlarne. Su indicazione di Enrico Vaime, che adoro e seguo tutte le mattine su La7, sono andata a documentarmi circa la vita del santo. Intendo farvene partecipi. Allora : san Valentino, martire e decollato, ebbe una lunghissima vita, nacque infatti a Terni nell'anno 175 d.c. e morì nel 273. Le versioni sulla sua morte sono due, la più accreditata lo vede flagellato e decapitato per ordine del folle imperatore Claudio II in seguito al rifiuto di abdicare alla fede cristiana. La leggenda narra del santo vescovo, alla veneranda età di 98 anni, in prigione in attesa dell'esecuzione, perdutamente innamorato della figlia cieca del guardiano Asterius, la quale, in seguito alle sentite preghiere ed alla fede incrollabile del vetusto corteggiatore, venne miracolata recuperando la vista. Si narra, inoltre, che, prima di morire, l'arzillo centenario avesse inviato alla fanciulla un ardente messaggio d'addio che si concludeva con "il vostro Valentino". Di qui la solfa che ancora oggi ci perseguita : "hai ricevuto il tuo Valentino?". Mi corre l'obbligo di dirvi che il santo non operò miracoli eclatanti, ma sicuramente molto pittoreschi : regalò una rosa a due innamorati in lite, che si riconciliarono all'istante, ed affidò ad una coppia di piccioni, che si erano posati tubanti sul davanzale della sua cella, le chiavi del giardino nel quale soleva far giocare dei bimbi. Le chiavi furono prontamente recapitate ed i bimbi tornarono a giocare felici. Ma il santo protettore dette il meglio di sé operando il miracolo dei due sposi. Sabino, giovane centurione romano, si innamorò follemente della bella Serapia e si recò dai genitori della giovane per chiederne la mano. Ricevette un secco rifiuto, essendo la fanciulla cristiana e lui pagano, ma Serapia non si dette per vinta e convinse l'innamorato a rivolgersi al vescovo Valentino per ricevere il battesimo e poter finalmente convolare alle agognate nozze. Sventura volle che, durante i preparativi per la doppia cerimonia, la povera fanciulla si ammalasse gravemente di tisi. Il vescovo fu chiamato al capezzale della creatura ormai morente e raccolse la supplica di Sabino di non essere separato dall'amata, poiché la vita senza di lei non avrebbe avuto senso alcuno e sarebbe stata solo fonte di sofferenza. Cosa ti fa il santo? Battezza il centurione, unisce la coppia in matrimonio e poi fa spirare gli innamorati all'unisono, congiungendoli finalmente per l'eternità. Capisco che ottenere per entrambi la vita terrena sarebbe potuto sembrare riduttivo e riconosco che fu davvero un gran bel miracolo, in piena regola. Insomma, morirono felici e contenti.
Su questa allegra e rassicurante happy end, voglio augurare un buon san Valentino a Berlusconi e Veltroni, travolti da amorosi sensi, ed a tutti i colleghi del santo in questione, i vescovi, appunto, impegnati nella visione delle scene d'amore, more ferarum, dell'ultimo film con Moretti. A tutti voi non auguro un bel nulla, se non di trascorrere una giornata serena.

martedì 12 febbraio 2008

Colpa del nano


Sono febbricitante, mi fa male la gola, non voglio stare a letto. Allora mi son detta : mi alzo e vado al computer, apro il blog e cerco di sistemare 'sto fatto dell'ora. Non so se avete notato che i miei post appaiono pubblicati ad orari improbabili e lo stesso accade per i vostri commenti. Allora mi sono applicata alla cosa. Dopo varie ricerche, approdo al fuso orario: vedo che è sintonizzato con quello di Mosca. Sarà in onore del passato comunista? Non il mio, quello c'è sempre, ovvio. Comunque, faccio scorrere la tendina in cerca della mia patria, l'Italia, e non c'è, non esiste. Ma come? C'è di tutto: Guayaquil, Rarotonga, Nonackcott, Godthab, Kiritimati, Cuiaba,
Chisinau, Tongatab e ve ne potrei citare altri, ma mi fermo. Dell'amata penisola nessuna traccia. Che abbiano saputo che sta per tornare il cavaliere taccuto e ci hanno depennati? Scrutando l'elenco denso di nomi a me sconosciuti, individuo un "tempo medio europa centrale". Metto questo, speriamo bene. Però m'incavolo : ma insomma, l'Italia, culla della civiltà, dell'arte e della cultura, identificata con un vaghissimo Europa Centrale, che poi centrale non è.
Grrrrrr...... 'sto nano lo detesto sempre di più. Torno a letto.

lunedì 11 febbraio 2008

Driiiiinnnnnnnnnn...........

L'Associazione Sessuologi Italiani ha condotto uno studio su un campione di 386 giovani prostitute italiane. Squillo è il termine giusto. Insomma, non le poveracce che stanno sulla strada, vessate e sfruttate, ma le imprenditrici di loro stesse . Quelle che vengono contattate telefonicamante e ricevono in casa o si spostano per lavoretti a domicilio. Ovviamente per strada sono rimaste solo le extracomunitarie, le italiane sono diventate signore. Il quadro che ne esce è illuminante: una su quattro è laureata, il 34% diplomate, l'11% poliglotte. L'inchiesta è esaustiva, ci illustra gli orari di lavoro preferiti (pare che la maggior parte preferisca la proficua pausa pranzo), il numero di libri letti all'anno (cinque o sei, ben al di sopra della media nazionale), pensate che il 38% legge almeno un quotidiano al giorno, il lavoro primario che svolgono (le studentesse fanno la parte del leone, seguite dalle casalinghe, dalle operatrici di call center, quindi operaie e impiegate). Ma l'aspetto che ho trovato più interessante è quello dei gusti in fatto di programmi televisivi. Niente Maria De Filippi o Isole dei famosi, men che meno Grande Fratello: le Signore amano i programmi di informazione. Il loro preferito è Porta a Porta. Che si riconoscano e si sentano rappresentate dal dott. Vespa?

venerdì 8 febbraio 2008

Lucida confusione

Prendo spunto dall'ultimo post della Velentine, la Funny (http://tremaredamore.blogspot.com/2008/02/le-mie-notti-nel-momento.html), e mi metto a pensare. Raramente mi metto lì a pensare, se non la notte quando cerco spasmodicamente le braccia di quel tale Morfeo che ancora non so se è del tipo maschiaccio rude e forte, o gentile signore comprensivo e carezzevole. Dovrò indagare. Comunque a me piacciono entrambi i tipi e so cogliere gli aspetti positivi dell'uno e dell'altro, ché ce ne sono. Ma non crediate che sia un'avventata non pensante: è che la mia testa va perennemente a duecento all'ora e se ne frega dei limiti di velocità e men che meno della prova pallocino. Non si ferma mai, neanche a fare benzina, le piazzole di sosta poi le aborre e neanche un caffè, nulla. E i pensieri sono tanti e si affacciano tutti insieme e mischiati gli uni agli altri, in una vociante folla multiraziale. Io sto lì, ma detesto le divise, tutte, quindi non posso improvvisarmi forza dell'ordine, magari con tanto di manganello, e l'anarchia totale regna sovrana. Ma nel caos ci sto bene, tranquilla. Mi viene in mente l'ultimo titolo del film con Moretti, che lo so che non è un granché come regista, men che meno come attore, ma è il mio alter ego, e tant'è, e mi tengo pure lui. Caos calmo, questo è quello che vivo ultimamente. Prima era caos agitato, immaginate un po' voi che divertimento, ma a me, nonostante tutto, piaceva viaggiare a bordo di quelle macchinine a scontro, che davano grandi botte e rimbalzavano nella mia testa, facendomi sussultare. Ma volevo parlare del post della Funny e già ho scritto troppo, e doveva essere solo un cappello questo,e , come sapete, non amo scrivere post lunghi. Come fare? Va bene, allora solo un accenno, che poi, magari nel tempo, amplierò. O forse no. Mettiti giù tu, pensiero in fondo a sinistra, dietro a quello carminio e accanto a quello bluette. Cercate di mettervi in fila, da bravi ,e non alzate la voce.Vabbè, ci rinuncio: abbiamo scherzato, alla prossima.

P.S. Prima del colpo di stato dei pensieri più facinorosi, dico solo che io, mannaggia, non mi sono mai guardata con tenerezza e non mi sono mai fatta una carezza, né sulle scale delle soffitte, né su quelle che portano dritte dritte negli scantinati. Queste cose le riservo e le riverso solo sugli altri. Con me sono peggio della Gestapo e della Stasi messe insieme.
Arggggggg.....mi sa che questi, i pensieri, stanno a fare la rivoluzione per davvero...............

giovedì 7 febbraio 2008

Blind date

Avete mai fatto un incontro al buio? Conosci una persona su un blog o su una chat, ci scambi delle parole, idee, sensazioni e poi, zac, scatta l'invito: perchè non ci vediamo? Tu arrivi lì, hai nella mente un'idea che ti sei fatta di quella persona, attraverso quello che ti ha raccontato, attraverso quello che sei riuscita a leggere fra le righe e ti guardi intorno. Arriverà, non arriverà? A me ne capitò uno tempo fa, con un amico, che è anche linkato sotto l'improbabile nickname MOMIFUMSOTT, e, non conoscendo minimamente le sue fattezze, rischiai di entrare nell'auto di un perfetto sconosciuto che guardavo insistentemente, pensando fosse lui. Il poverino, sentendosi osservato, ricambiava il mio sguardo sorridente. Avevo appena poggiato la mano sulla maniglia della portiera, quando vidi un'altro che mi sorrideva. Mi sentii persa. Mi son detta: non sono cose per me, scappo. Ma poi, con una folgorazione del tutto istintiva, capii che Momi era il secondo e tutto andò benissimo. Nacque una bella amicizia, consolidata negli anni.
Ieri ero di nuovo in pista, impavida. Altro appuntamento al buio. Stavolta lo avevo chiesto io: voglio vederti, voglio conoscerti. Arrivo in una Piazza di Spagna inondata dal sole. Uscendo dal tunnel della metropolitana, mi chiedevo come sarebbe andata. Che faccio? Abbracci e baci ,o solo una stretta di mano calorosa e cordiale? Mi guardo intorno, scruto visi ed espressioni. Aspetto. Poi sento una voce alle mie spalle che dice: "eccola!". Mi giro e la vedo, lei ,Marina. La nostra prolifica blogger. Dopo soli due minuti, eravamo sedute al Caffè Greco a parlare, come se ci fossimo conosciute da sempre. Sono proprio contenta. Una nuova amica in carne ed ossa. E' bello dare un corpo alle parole ed alle sensazioni e Marina è anche molto meglio di come la avevo immaginata, e l'avevo immaginata già benissimo. E poi vestiva di viola, un colore dei miei, di quelli che sento amici.

martedì 5 febbraio 2008

Roba da pazzi

Sono una persona impavida per alcuni versi, pavidissima per altri. Tra le mille paure che albergano in me, c'è anche quella dell'aereo. Ho il terrore, ma volo lo stesso. Mi tocca. E spesso mi tocca andare a Londra. Le hostess non mi rassicurano molto, parto dallo stupido preconcetto che siano tutte oche, ma è la paura che mi annebbia la mente e non mi fa essere obbiettiva. Quei volti inespressivi mi irritano,non affiderei loro neanche il mio beauty. I piloti, invece, stranamente, mi ispirano fiducia. Quando sento la voce del comandante che augura buon viaggio e fornisce qualche superflua informazione sui tempi dei voli, mi calmo lievemente. Quella voce, spesso calda e suadente, mi fa pensare a uomini forti, coscenziosi, competenti, attenti,vigili. Insomma, cerco di convincermi, mentre sono in volo, di essere in ottime mani. Cosa ti scopro proprio stamattina? Che su un volo diretto proprio a Londra, nella cabina di pilotaggio, è stato girato un video, poi pubblicato su internet. Scenario: hostess gallina , altra hostess gallina, pilota gallo, co-pilota co-gallo; la prima gallina si spoglia, la seconda la aiuta nell'arduo compito, i due Galli (di nome e di fatto, parlano francese) guardano compiaciuti e, visibilmente su di giri, palpano soddisfatti, ammiccando alla camera. Ma dico io, tutto questo mentre siete in volo e le povere paurose come me dormono sonni semi -tranquilli , pensando di essere in buone mani? La prossima volta che salirò su un aereo, dovrò assumere doppia dose di tranquillanti e, forse forse, ci aggiungerò anche una bottiglietta mignon di rhum. Scenderò completamente inebetita, ma almeno le immagini mentali di balletti rosa in cabina di pilotaggio saranno scongiurate. Perchè non vengono a spogliarsi, a turno ovviamente, galline e galli, davanti ai passeggeri? Potrebbe essere un piacevole diversivo, sai le risate, e forse il numero dei viaggiatori potrebbe anche aumentare.

sabato 2 febbraio 2008

Tiziano contro Tiziano

"L'ultimo Tiziano e la sensualità della pittura" in spettacolare mostra alle Galerie dell'Accademia di Venezia: ventotto capolavori creati dal genio del Maestro tra il 1550 ed il 1576, nell'ultimo periodo della sua lunga vita, sino alla morte. E' proprio nel 1550 che l'artista sessantenne, nel pieno della maturità artistica e del successo, decide di imporre una sterzata innovativa al suo modo di dipingere, superando in pieno ogni visione spaziale rinascimentale e diventando così precursore della pittura moderna. Il colore fu sempre una sorta di ossessione per Tiziano, colore e luce, e l'innovazione la troviamo proprio nel suo uso che qui assume una sensualità suadente e carezzevole, ma prorompente al tempo stesso. Il colore viene usato per suggerire le forme ed è steso con pennellate veloci e corpose e sovrapposte l'una all'altra, ma allo stesso tempo sfuma i contorni componendo e scomponendo le immagini che si frantumano sotto i bagliori della luce così mirabilmente raffigurata . L'ultima produzione è pervasa, a mio avviso, da una grandezza disperata, carica di un senso tragico dell'esistenza, ma non decadente, anzi nuovo e vitale. Una drammatica carnalità percorre i dipinti di questo Tiziano che non ti aspetti, perchè di lui si hanno nella testa le linee chiare e definite dei dipinti più famosi: colori chiari e luminosi, fatti di materia non manipolata, atmosfere placide e rarefatte. Giudicate voi stessi, vi metterò a confronto un'opera giovanile ed una dell'ultimo periodo.

Amor Sacro e Amor Profano 1513

Ninfa e pastore 1574

Non so quale preferisco, non lo so davvero.Il primo mi affascina per la nitidezza del tratto, per la trasparenza della luce,per la visione idilliaca, simile a poesia, per la cura del particolare, per quel manierismo tipico del Rinascimento, ma che qui assume una forza superiore: il tratto esasperatamente netto, a definire i contorni dei primi piani e degli sfondi, tutto in evidenza.

Il secondo,ah il secondo, è carnalità cupa fatta di rilievi fosforescenti e tonalità bronzee, di cieli foschi e sfondi da intuire.Un pittura disfatta, ma luminosa all'interno. Colori densi e sommessi, ma turbolenti, di una turbolenza che non si rivedrà fino al ventesimo secolo.

Concludo con un' altra tela in mostra, un soggetto sacro : Santa Margherita con il Drago


E' un'opera poco conosciuta, di una bellezza misteriosa e di una attulità sorprendente. Quella donna potrebbe essere una donna di oggi. Sono rimasta incantata ad osservarla e più mi allontanavo dalla tela, più i contorni diventavano nitidi e le figure assumevano forma definita. Tiziano è la potenza del colore: il colore che è vita e morte, gioia, tormento,amore,stupore, paura. Tutto.

La mostra è aperta fino al venti aprile, questo è il sito http://www.ultimotiziano.it/Home.html