mercoledì 30 aprile 2008

Primo Maggio

Ho sempre pensato che il Primo Maggio fosse una festa appartenente d’obbligo e diritto alla Sinistra; insomma Sinistra e lavoratori: un binomio inscindibile, in onore delle ormai obsolete falce e martello. Quest’anno le cose son cambiate: i lavoratori si riconoscono sotto ben altre bandiere,la falce ed il martello sono scomparse ed io mi sento un po’orfana.

Voglio celebrare la giornata presentandovi un autore ed un quadro: Teofilo Patini (Castel di Sangro1840-Napoli1906), artista dell’Abruzzo montano, ed il suo “Bestie da soma”. Mi rincresce che l’immagine del dipinto non sia delle migliori, ma questo è quanto sono riuscita a trovare su internet, cliccate se volete vederla ingrandita.
Patini è l’artista dei cenci, dei diseredati, della povertà, dell’abbandono, della disperazione in cui la gente dei miei monti ha versato fino a non molti anni fa. Garibaldino e socialista fervente, sempre dalla parte dell’umanità derelitta, degli umili, degli sfruttati, illustrò la vita contadina con quel crudo realismo che riesce a far vibrare l’animo di intensa commozione e di partecipazione. La tela che vi mostro è un’opera monumentale, misura 416 centimetri di larghezza per 244 di altezza. E’ ospitata nella sede dell’Amministrazione Provinciale di L’Aquila, nel centro storico.
Il quadro è un grido di dolore, poesia straziante e denuncia sociale.
Le bestie da soma sono esseri umani: donne,contadine, che recano sulle spalle tronchi e fasci di legna.La prima sulla sinistra è vecchia, vinta dalla fatica: ha gettato il fascio di legna che ha raccolto nel bosco e si è lasciata cadere, sopraffatta da un torpore straziante. Lacrime e sudore sulla via sassosa. L’età avanzata le darebbe diritto al riposo, ma è ancora lì, bestia da soma. Un’ inumana legge l’ha condannata senza pietà alle sofferenze e le grida ancora: lavora!
Accanto a lei una giovinetta: forte, con le membra sane, sopporta con meno stanchezza la fatica, ma, guardando il suo viso, capiamo come le sia duro ed amaro rassegnarsi all’orribile idea che vede anche per lei la stessa via crucis che la abbrutirà,così come ha fatto con l’anziana. Il suo volto è trafitto da un sentimento di indefinibile angoscia. La terza figura mette un sussulto al cuore: è ancora giovane, ma avvizzita, invecchiata anzi tempo dagli affanni. Ha poggiato il grosso ceppo che caricava sulle spalle sulla sporgenza di una rupe. Vi è rimasta inchiodata, come crocifissa: non può piegarsi a sedere, ché è in inoltrato stato di gravidanza. Poggia la mano sul grembo, come a proteggere quella creatura alla quale sa bene è riservata la stessa sua sorte, che è già segnata prima della nascita. Bestia da soma! Sullo sfondo, tra balze e rupi della montagna brulla, sassosa, priva di vegetazione, terra che non dà frutti, altre donne sopraggiungono, con altre fascine e altri carichi di dolore. Bestie da soma!
Questa povertà oggi ci appare lontana, ma non lo è, il mondo è ancora pieno di persone che soffrono le stesse pene, è ancora pieno di ultimi.
Buon Primo Maggio a tutti voi, che la giornata del lavoro ci trovi consapevoli e partecipi delle condizioni e dello sfruttamento dei più deboli, ovunque essi siano.

lunedì 28 aprile 2008

Pensavo......

Sono democratica, ma elitaria. Quelli che non la pensano come me mi infastidiscono, li rifuggo. Li guardo anche un po’ dall’alto in basso, sentendomi una specie di eletta. Mi piace parlare con chi ha la mia stessa visione del mondo e condivide i miei stessi valori. Mi compiaccio delle mie elucubrazioni con chi mi dà sempre ragione. Amo il confronto, ma su basi comuni. Anche qui mi sono appollaiata in un sentire condiviso con persone preparate, che leggono, si informano, vanno al cinema, amano l’arte, ascoltano musica colta e aborrono quello che piace ai più. Mi autocelebro e mi autoconsolo. Mi rendo conto che sto fra parenti, ma anche che così non allargo la famiglia. Predico dal pulpito, ma non vado in missione, potrei sporcarmi il vestitino. Sono proprio una persona di sinistra, di quella sinistra che si è trasformata per arrivare a scomparire.
Pensavo di andare a fare incursioni nei blog con glitters e cuoricini ed iniziare un discorso pacato di presa di coscienza. Forse anche qui si può fare qualcosa. Sono pazza?

sabato 26 aprile 2008

Povera Italia !

Ho avuto un incubo: mi è parso di aver visto al telegiornale, ieri 25 aprile, il Cavalier Berlusconi incontrare un fascista e poi salire sul predellino della sua auto, rigorosamente in camicia nera, e salutare il popolo con il braccio destro teso e la mano aperta.
Vi prego, svegliatemi.

giovedì 24 aprile 2008

25 aprile

Il 25 APRILE dovremmo tutti percepire di essere parte di una società che ha scelto dei valori ben precisi, forti, sinonimo di un processo culturale e sociale che vide nella libertà dal nazifascismo e nella stesura della nostra Costituzione uno dei momenti più alti della storia italiana. È importante conservare e tramandare la memoria per ricordare che la Repubblica Democratica e la Costituzione Italiana sono nate dall’Antifascismo e dalla Resistenza.
Ed è necessario tenere ben presente che, anche in tempo di pace, non bisogna mai smettere di combattere: bisogna resistere allo sbiadirsi naturale dei ricordi, ma anche contrastare chi lavora per cancellarli, chi sminuisce la Resistenza, chi nega lo sterminio o chi contrappone al regime nazifascista altri colori e bandiere ed orrori, come se questo servisse a giustificare ed assolvere.Oggi più che mai, in un Paese che si avvia verso il revisionismo più pericoloso, è importante sollevare le nostre voci e rimarcare la nostra presenza.

martedì 22 aprile 2008

Indiscrezioni

Mi hanno detto, ho sentito bisbigliare da persone bene informate, che alle prossime elezioni sarà possibile votare con un semplice sms : basterà scrivere SI’, se si vorrà confermare il concorrente della destra, oppure NO , se si vorrà provare con quello del centro sinistra. Si potrà votare anche dal telefono di casa: basterà digitare il numero 90 per la destra,oppure il 48 per il centro sinistra, entrambi preceduti da asterisco e cancelletto. Altri eventuali concorrenti per il governo del Paese saranno preventivamente eliminati, sempre con il voto da casa, nell’ambito del gioco “L’isola dei politici”, dove saranno sottoposti a dure prove di sopravvivenza. Si potranno scaricare sul nostro cellulare le suonerie con i discorsi dei leader delle due squadre. Con il contributo di un euro potremo ricevere via sms tutte le indiscrezioni sulla campagna elettorale e, via mms, le foto sexy dei due concorrenti. Grazie ai numerosi sponsor, ai primi mille votanti verrà assegnato un premio: il testo della Costituzione italiana riveduta e corretta a quattro mani dai due saggi Dell’Utri e Calderoli , con la supervisione del probo viro, nonché gentiluomo, on. Borghezio. Un premio aggiuntivo sarà riservato alle prime cento gentili elettrici, cui verrà offerta l’opportunità di partecipare al gioco televisivo “Un uomo, un trono”, dove l’eminente candidato alla Presidenza della Repubblica, tronista ormai capellone, sceglierà la fortunata con la quale trascorrere un fine settimana in Costa Smeralda, accanto ad un vulcano finto. Il romantico viaggio sarà ripreso dalle telecamere di Canale5 e trasmesso in eurovisione.

domenica 20 aprile 2008

Excellent CAB


Prima di tutto voglio ringraziare Ebalsemin per il premio che mi ha gentilmente offerto. La motivazione è la seguente :
"Anna , che in ogni suo post coglie sempre ciò che sta a cuore della gente
Grazie, sei gentile e troppo buono: apprezzo tantissimo.



A seguire accolgo il CAB al quale mi ha invitato Cristiana. Marina ha deciso che i meme andranno chiamati CAB (catena amici blog) da oggi in poi, e mi sembra una saggia decisione. Si tratta di scrivere sei cose che mi piace fare.
Come al solito, mi trovo nell’imbarazzo della scelta: mi piace fare tante cose. Allora, vediamo, scrivo in ordine casuale:
1. mi piace l’odore del caffè, alla mattina, quando mi sveglio: caffè e, a seguire, sigaretta.
2. mi piace uscire sul terrazzo, sempre al mattino, e curare le mie piante,
3. mi piace fare l’amore (scontata?),
4. mi piace farmi una canna alla sera, dopo cena, o in compagnia di amici, quando capita,
5. mi piace fare il bagno turco e dopo immergermi in una vasca di acqua fredda, e poi in una di acqua calda, termale, e lì crogiolarmi per ore.
6. mi piace schiacciare i punti neri delle persone che amo: una piccola perversione, una delle tante.

Aggiungo un brevissimo video: così, tanto per non abbassare troppo la guardia.

sabato 19 aprile 2008

Fiori




Anche in montagna, sul mio terrazzo, sono tornati i fiori...................

venerdì 18 aprile 2008

Amore

Credete nei colpi di fulmine? Io sì. Mi capitò tantissimi anni fa:ero una fanciulla. Mi trovavo nella sede della sezione giovanile del vecchio P.C.I., a discutere delle sorti del mondo, e lui entrò : la stanza si illuminò, tutti scomparvero ed una scia luminosa mi proiettò nella sua orbita. Vidi solo lui: travolta, sconvolta, inerme e pronta a tutto. Durò tre mesi. Da allora la mia vita ha avuto il suo corso: un amore solido, un lungo percorso insieme; altre passioni : sogni, idee, obiettivi, persone, ma di colpi di fulmine mai più traccia. Mi dicevo che non può che capitarne uno nella vita ed ero contenta di averlo vissuto. Per la serie "mai dire mai", lunedì scorso, dopo tantissimi anni, mi è accaduto di nuovo. Erano le due del pomeriggio, gli scrutini elettorali incombenti. Mi trovavo nel paesino di montagna dove mi reco spesso per lavoro. Ero appena scesa dall'autobus che si inerpica per la stradina sinuosa che si snoda in stretti tornanti, su un panorama di una bellezza commovente, attraverso il Parco Nazionale del Gran Sasso. Appena arrivata nel piazzale deserto, che funge da parcheggio, lo vedo sopraggiungere: esce, spavaldo ed ignaro, dalle mura di cinta del borgo fortificato. Io sto per entrarvi. Entrambi notiamo le rispettive presenze. Lui si ferma di colpo, immobile mi guarda. Mi sento irresistibilmente attratta, ma faccio finta di nulla. Lui fermo, io avanzo con passo deciso, guardandolo, non riesco a farne a meno. Lo raggiungo, si avvicina: sguardi che valgono più di mille parole. Continuo a camminare, mi affianca, muto. Vi giuro che il mio istinto sarebbe quello di abbracciarlo, baciarlo, accarezzarlo, sentirne l'odore, il respiro. Ma che diamine, non posso, non lo conosco. Mi segue sino a casa, lì dove ho il mio quartier generale. Lungo il breve tragitto mi chiedo cosa fare : lui è discreto e silenzioso, ma sento che l'attrazione è reciproca, sono certa che anche lui vorrebbe le mie braccia. Salgo le strette scale che mi conducono al portoncino di ingresso, mi segue,avverto la sua presenza dietro di me. Sono nervosa, cerco le chiavi. Apro e mi volto : a questo punto devo parlare. Volevo essere dolce, ma il tono esce quasi perentorio: "no, qui non è possibile entrare", gli dico senza guardarlo. Immediatamente si blocca, quasi sull'attenti. Mi pento all'istante delle mie parole, ma lui non sembra esserne turbato : si accomoda sui gradini di pietra e mi guarda. Entro, ma non chiudo la porta, non posso chiudergliela in faccia. Poggio le mie cose, rifletto una frazione di secondo e poi esco di nuovo. Lui scatta in piedi, mi guarda e poi piega la testa sulla spalla sinistra, sembra sorridere. E' bellissimo.
Mi chino, allungo una mano, quella che lui anelava, gli accarezzo il lungo pelo maculato, lui guaisce di piacere e mi lecca, sino al gomito. Lo faccio entrare in casa e mi chiudo la porta alle spalle. E' nato un nuovo amore.

giovedì 17 aprile 2008

God bless America


La Corte Suprema statunitense, dove siedono cinque giudici cattolici su nove, ha appena emesso una sentenza che ha rafforzato la pena di morte in America. Solo pochi giorni fa George Bush ha chiesto l'invio di maggiori truppe in Afghanistan : "non possiamo permetterci una sconfitta" ha dichiarato.
The Pope Benny the 16th, terminata la campagna elettorale in Italia, sbarca negli U.S.A. per dare una mano all'amico George che sostiene di avere bisogno, insieme al mondo intero, del messaggio pontificio. "Perfetta sintonia e comunione di intenti" ha squittito la Ratzy, dalla Oval Room di antica memoria.

mercoledì 16 aprile 2008

Oggi come ieri

Son passati due anni, ma stamani mi sembra come se il tempo fosse tornato indietro. Silvio incontra di nuovo l'amico Vladimir a Villa Certosa, tra feste, bevute e vulcani finti. Tremonti è ancora il nostro amministratore di condominio. Abbiamo dei leghisti in più in lizza per i posti di comando, questo sì. Forse Bossi sarà il nostro vice primo ministro. Scusate, lo so che c'è da piangere, ma a me viene quasi da ridere. Uolter, il carnefice della sinistra, prepara un governo ombra. Roba da pazzi, qui si torna indietro di parecchi anni. Chi fu che lo fece prima di lui? Occhetto? Noi , invece, qui a fare il mea culpa. Tristi, sdegnati, qualcuno combattivo. C'è ancora chi crede che Rutelli possa essere qualcosa di importante in questo panorama. Rutelli? Io mi dissocio per un po'. E mi sento anche un po' patetica. La rivoluzione, non quella con le bombe, ma quella della manifestazione tangibile e visibile del dissenso, non si fa con la pancia piena. La sinistra non ha bisogno di persone come me, il mio voto lo avrà a vita. Ha bisogno degli operai e della gente del popolo. Quella che ha perso. Io, noi, quelli come noi, dovremmo fondare un partito tutto nostro che è quello , diciamocelo, dei politicanti da salotto. Di quelli dell' "armiamoci e partite". Le idee, quando restano confinate nel chiuso delle nostre stanze, anche se belle e nobili, non servono a nulla.

martedì 15 aprile 2008

lunedì 14 aprile 2008

.....................


Signori, mi pare che tutto sia chiaro, ormai.
Non sto a parlarvi del mio stato d'animo.
Da domani saremo in mano a loro.
Siamo in democrazia ed il popolo ha scelto questo.
Sono ottimista per natura, voglio sperare che, dalla disfatta, parta la rinascita.
Le idee, quelle, non muoiono mai.
Teniamocele strette e comportiamoci di conseguenza.
Non parlerò di politica per un po'.
Forse per molto.
Lo faccio per salvaguardarmi.
Vi abbraccio, compagni.
Hasta siempre......

Restano le nostre idee


Se sono vere le previsioni, la SINISTRA è scomparsa. Pubblico a seguire l'ultimo post de L'incarcerato, come lezione per tutti noi.


EVASO
Una notte tranquilla, un silenzio assordante ha invaso il carcere, i secondini quasi addormentati, i miei compagni pronti alla mia assenza. Non sono volutivenire con me, loro non hanno un idea, un obiettivo. E senza l'idea non ti puoi muovere, non puoi agire, è proprio vero che l'utopia è irraggiungibile ma almeno ti fa fare alcuni passi. Il mio è il più pericoloso. Li ho baciati e abbracciati tutti, quando vivi giorno e notte con altre persone, quando metti a nudo la tua intimità, non servono le parole per comunicare. C'è un intesa mentale che basta solo uno sguardo per farsi capire. Ho aperto la cella con le chiavi che ho sfilato dal secondino quando è entrato per farci votare. Quello si che è stato un "voto utile"! In quell'istante un altro recluso si è messo ad urlare, gridava frasi insensate, sconnesse, è riuscito a distrarre la sicurezza. Sono uscito via senza che nessuno di quelli se ne sia accorto. Non riesco a descrivere l'orgasmo che ho raggiunto abbandonando quel posto, ma nello stesso tempo anche un po di paura. Orgasmo e paura. Aver paura di affrontare un mondo che non mi appartiene più è una sensazione tremenda. Ho chiesto aiuto a Dio, ma se esiste si è nascosto.Stazione Termini. Poveri cristi aspettavano i notturni, un ragazzotto faceva finta di giocare a pallone e gridava fortemente. Ho fatto finta di giocare con lui. Tra pazzi ci si intende. Le mura della stazione erano contornate da numerosi barboni, ma possibile che sono così tanti? Ma non ve ne siete accorti che sono numerosi? Vedo che tutti noi facciamo finta di non vedere.L'indifferenza.Fa un pochino freddo e questi poveracci stanno fuori. Possibile che la grande stazione principale di Roma è chiusa? Immagino in pieno inverno quanti ne muoiono. C'è un gruppo di albanesi che discutono tra di loro, una ragazza sola, un ubriaco che balla la tarantella, un trans che mostrava a tutti il suo corpo, una vecchietta vestita di stracci con una gobba talmente vistosa che il suo viso rischiava di toccare il viso. Si, pensavo, Dio si è nascosto tra questa gente. Come stavo io in quel momento, ero in perfetta sintonia con tutti loro. Tutti sembravamo uguali. Ho fatto amicizia con un sudamericano, mi ha offerto una birra in un baretto vicino, forse era lo stesso che amava frequentare Pasolini quando cercava i suoi ragazzi di vita.Non potevo rimanere a lungo, forse la polizia già mi cercava. Ma ho voluto rischiare e ho assaporato tanta di quella birra da addormentarmi. Ringrazio la donna che ha inventato la birra.Proprio questa mattina mi sono svegliato con un mal di testa che saranno anni che non ho provato. Mi ha accolto una graziosa ragazza, "Holà" mi ha detto, sudamericana anche lei. Ho appurato che è la sorella del mio primo compagno di sbronze. Teste di capra, questa sera, prima del risultato elettorale che voi con ansia aspettate, io abbandonerò l'Italia. Non voglio assistere alle grida da stadio della gente quando vincerà uno dei due schieramenti, non voglio assistere alle discussioni dell'italiano medio sulla politica, non voglio assistere ad un governo tecnico, che può essere visibile o nascosto. Perchè le riforme per il "cambiamento" le faranno insieme. Io ho portato con me l'ultima idea che mi ha fatto evadere, gli altri miei compagni di carcere avendola seppellita sono rimasti imprigionati.Care adorabili teste di capra, vi amo a tutti voi, non seppellite l'idea.

Forse è questa l'unica evasione possibile.
Loro cercan là, la felicità dentro a un bicchiere
per dimenticare d'esser stati presi per il sedere
ci sarà allegria anche in agonia col vino forte
porteran sul viso l'ombra di un sorriso
tra le braccia della morte.

Fabrizio De Andrè


Io l'idea non l'ho seppellita........

domenica 13 aprile 2008

Non è una domenica qualunque


Mi sveglio, apro gli occhi. Si fa per dire, apro l'occhio, ché il sinistro non si apre. Vado in bagno, mi guardo allo specchio, ricordate che sono ipocondriaca? Insomma, il sinistro è gonfio e non si apre. Proprio il sinistro, che il nano abbia portato jella? Ipotizzo scenari surreali di occhio guercio a vita: io con il bastone bianco ed un bel cane lupo che sa dove condurmi. Mi vesto e cerco una farmacia di turno. Sono fortunata: è aperta quella col tipo che conosco. Entro affannata, abbasso l'occhiale da sole: " wow, che infezione!Un orzaiolo bello grosso. Pomata oftalmica, brucerà, ma devi resistere". Imprecando, mi dirigo verso il seggio. Non c'è nessuno. Entro nella cabina: quando tempo ho per rispondere? Espleto velocemente: accendiamo? Sì, accendiamo. Esco. C'è il sole. Sulla porta della scuola che funge da seggio elettorale incontro il sindaco della città ed il secondo in lista alla camera per il PD, la prima è Livia Turco. Entrambi sono stati compagni di partito ed amici. Il secondo in lista urla, è al cellulare "aspetta, fammi salutare due amici!" ,sono con mio marito,io dico "tranquillo, non serve, abbiamo già votato". Credo che pensino che entrambi abbiamo votato per la sinistra bombarola. Ah già, non esiste più! Ci allontaniamo, lasciandoli alle loro convinzioni. 'Azzo, abbiamo votato per loro, ma che non lo sappiano. Vado al vivaio: merito un po' di gioia, dopo tutto questo. Compro piante fiorite per il terrazzo, finalmente in pace con me stessa.
Ma quanto cazzo brucia quest'occhio !

sabato 12 aprile 2008

Ovviamente lui non ne sa nulla

Sarebbe Marcello Dell'Utri, secondo indiscrezioni, il parlamentare coinvolto nell'inchiesta sull'intervento della 'ndrangheta sul voto degli italiani all'estero.
L'ipotesi dell'interessamento per le elezioni da parte delle cosche calabresi, sulla quale sta indagando la Dda di Reggio Calabria, nasce da un'intercettazione nella quale si fa esplicito riferimento alla possibilità di "controllare" cinquantamila voti, in cambio di una contropartita in denaro di 200mila euro.

venerdì 11 aprile 2008

Fermatelo!


E ho detto tutto.
Da ora, fino a lunedì, se ci saranno post, saranno solo pure amenità .......

giovedì 10 aprile 2008

Tradimenti

Quando si dice che le mogli, alla lunga, stancano! Non dico nulla di nuovo: tutti sanno che gli uomini che tradiscono le proprie mogli sono tantissimi. La stessa cosa vale anche per le donne, bene inteso. Non giudico, non condanno: può capitare. Più volte mi sono chiesta come reagirei di fronte ad un tradimento colto in flagrante. Credo, dico credo, che mi comporterei con molta nonchalance, all'inglese: sorriderei, chiederei scusa per il disturbo e alzerei i tacchi. Ma se mio marito mi tradisse con un tavolo da campeggio? Se perdesse la testa per le sue gambe? Se fosse irresistibilmente attratto dal pertugio nel quale solitamente si infila il manico dell'ombrellone? E' quanto è accaduto alla Signora Price che vive in Ohio: il marito Art è stato arrestato per aver sedotto ed amato un tavolino sulla veranda della propria abitazione, sotto gli occhi indiscreti di parecchi astanti. L'insolito amante, dopo un primo, tiepido atto di discolpa, "cercavo solamente di assemblarlo", è stato costretto ad ammettere le proprie colpe e,come dire, a buttare le carte in tavola. Amava già da tempo la suppellettile, ma nel buio del garage, poi, con l'arrivo della bella stagione, non ha resistito al desiderio di provare l'ebrezza di sfogare la dirompente passione all'aria aperta. Mr Price ha pagato ben ventimila dollari per evitare i quattro mesi di prigione che gli sono stati comminati. Pare che ora, però, l'impenitente fedifrago abbia già adocchiato il tavolo del salotto .
Lo infilerà lì, l'ombrellone.

Vatti a fidare degli uomini, e dei tavoli.

mercoledì 9 aprile 2008

Perchè voterò PD


Accolgo l'invito di Donnigio e di Pellescura a pubblicare un mio commento in risposta a quello che Il Blogh (http://ilblogh.blogspot.com/ ) mi ha scritto nel precedente post. Interrompo quindi il silenzio che mi ero promessa di adottare sino alle elezioni e parlerò ancora una volta di politica.

Il Blogh mi dice:

"Il "votiamo contro di lui" della tua didascalia su Berlusconi delinea il tuo profilo di donna che si identifica in un vecchio stampo di sinistra che non pensa agli obbiettivi e alle concretezze (che sono i problemi reali del paese) ma bensì pensa ad una politica che abbia la logica dell'" anti".

Questa la mia risposta:

"Caro Blogh, innanzitutto bentornato nel mio spazio. Evidentemente sei un lettore molto discontinuo dei miei piccoli scritti. Se mi avessi seguita, capiresti il perchè delle mie affermazioni. Infatti sono arrivata alla conclusione di votare PD attraversando varie fasi. Prima di tutte quella del non voto, perchè ero e sono molto delusa dal governo di centrosinistra. Per non aver affrontato il problema del conflitto di interessi, poi per la questione non risolta del precariato, quindi per la sudditanza manifesta al vaticano e ancora per la legge elettorale non modificata e per molto altro. Nel mio blog ho sempre manifestato queste insoddisfazioni, criticando ampiamente il governo e dolendomene. Quando Mastella fece ciò che fece, dichiarai apertamente che questa volta non avrei votato per la sola paura del cavaliere per me innominabile e dissi anche che trovavo i programmi dei due maggiori schieramenti, in linea di massima, uguali. Se dovessi seguire il mio istinto e le mie idee di sempre, dovrei votare per la Sinistra Critica, ma so bene che questo non porterebbe a nulla perchè so che, ormai, tutti quelle posizioni e quegli ideali che, da sempre, hanno ispirato la mia vita, sono fuori del tempo ed irrealizzabili. Quindi,come vedi, sono diventata abbastanza ragionevole ed ho abbandonato quell'"anti" a tutti i costi che tu citi. Sono quindi arrivata, e questo fino a ieri, ché, come noterai, le mie decisioni sono in continuo divenire, sono arrivata, dicevo, alla determinazione di conferire un voto disgiunto: Sinistra Arcobaleno alla camera e PD al Senato. Questo per non far scomparire la sinistra dal panorama politico nazionale e per riaffermare ancora una volta i miei ideali di sempre.Ora, invece, ho deciso che voterò PD in entrambe le camere, e sono qui a spiegartene il motivo. Perchè ritengo che un voto di pura testimonianza non occorra oggi al nostro Paese, occorre, invece,un voto che argini un nuovo avvento del cavaliere senza nome e dei suoi accoliti che garantirebbero alla nostra già tanto travagliata Italia un ulteriore scivolamento verso l'imbarbarimento dei costumi, verso la logica dei furbetti, verso il malaffare che convive con le organizzazioni mafiose,verso la destabilizzazione della Giustizia atta a garantire l'impunità ai pregiudicati che continuano ad ingrassare le fila del centrodestra,verso la politica economica creativa di Tremonti che premia i ricchi, come il suo padrone, ed affonda sempre di più i poveri e che creerà un divario sempre maggiore fra le due realtà, in perfetto stile statunitense. Ho capito che rapportarsi con Veltroni, o con Livia Turco, o con Rosy Bindi, ma anche con Di Pietro e Bersani e così discorrendo, non è come rapportarsi con Berlusconi (ecco, vedi? faccio progressi, sono riuscita a nominarlo) Fini, Bossi, Giovanardi,Gasparri e chi più ne ha, più ne metta. Credo che la SINISTRA, quella sinistra alla quale io mi ispiro e che trova tanti degnissimi rappresentanti nella società civile, gente per bene e di sani principi ed altruista e corretta, possa senz'altro dialogare e confrontarsi meglio con un governo il cui capo sia Walter Veltroni. Per questo ho scritto:amici di sinistra, non avalliamo il ritorno di quella persona, turiamoci il naso per l'ennesima volta e votiamo contro di lui. Era sottinteso che, dopo, si dovrà continuare ad essere critici ed a pretendere dei cambiamenti,anche se lenti e sofferti. Io auspico un Paese dove venga riscoperto il senso della dignità, dell' appartenenza e della partecipazione. La legge vergognosa con la quale siamo costretti ad andare a votare mi mette in condizione di scegliere unicamente il meno peggio. Ed è quello che farò.Grazie per il tuo intervento che mi ha permesso di esternare ancora una volta la mia posizione.Torna quando vuoi, il confronto costruttivo mi piace.

martedì 8 aprile 2008

Donne

L'arte mi riconcilia con la vita. Entriamo in momentaneo silenzio stampa in attesa degli eventi elettorali, sulle note di Bach. Gustatevi queste meraviglie in un viaggio attraverso cinquecento anni di storia. Le donne nell'arte.

domenica 6 aprile 2008

La lettera

Ho aperto la cassetta della posta, pubblicità, tanta, come sempre. Qualche bolletta, ché quelle non mancano mai e…….una lettera! Sono rare le lettere. La guardo: il mio nome e cognome scritti per esteso, nessun mittente. Il cuore sobbalza. Lo so è lui, lo sento. Sono due anni che non mi scrive, lo aspettavo, temevo questo momento ed ora, è arrivato. Faccio le scale di corsa, apro la porta con mano tremante, me la chiudo alle spalle. Poggio la borsa, le chiavi; rigiro la busta fra le mani, la annuso,la stringo,la guardo, la apro, quasi strappandola.
Cara Anna Pacifica : il mio nome per esteso, come nessuno mi chiama; solo lui sa farlo, turbandomi. Anna Pacifica, mia nonna paterna mi chiamava così, Pacifica anche lei, e rotolava questi due nomi fra le labbra con orgoglio ed affetto. Ah , cara nonna, ora solo a lui è concesso di chiamarmi come tu facevi. Con lo stesso affetto e con aggiunta e ritrovata intimità.
Subito il mio uomo sa cogliere l’animo di donna del sud, mi conosce, ed a quello si aggrappa, sa come prendermi.
Mi parla della Sicilia, di Napoli, di luoghi del mio cuore e della mia anima. Per me costruirebbe ponti e lastricherebbe piazze e strade d’oro e di speranze . Vuole che mi senta sicura, fra le sue braccia, e mi sussurra che mi proteggerà, sempre e comunque.
Vuole donarmi la serenità del quotidiano: aiutarmi anche nel mio lavoro, rendermelo meno gravoso e più gratificante. “Quando sarai anziana, aggiunge, sarò presente come valido bastone della tua vecchiaia, come sostegno. Lascia l’altro che non ti merita! Ha sempre approfittato di te, della tua bontà, della tua disponibilità, del tuo danaro. E’ un mentitore, pieno di pregiudizi ed è un vizioso. Anna, anela alla libertà, quella libertà che solo io posso darti.” Quindi vira per planare lievemente sul campo minato della bacchetta, ah, la bacchetta, quella che tanto sapientemente diceva di saper usare. Chiudo gli occhi e sospiro: quanti ricordi! La bacchetta, la sua bacchetta. Ora dice di non averla più, non più così forte e vigorosa e non mi promette miracoli, ma una realtà tangibile di prestazioni durature ed intense. Indimenticabili. Che uomo!
Chiede la mia comprensione, il mio affetto, il mio slancio,il mio aiuto.
Allarga le sue rassicuranti braccia al mio amore. E’ pronto ad accogliermi.
Conclude con un forte abbraccio. I baci, quelli, saranno per dopo, lo so.
Poi la firma: non di quelle comuni, ma di quelle progettate, che fanno pensare a scarsi studi, a chi ha scritto raramente ed ha poca dimestichezza con la penna, ma vuole imprimere originalità e carattere nel vergare il proprio nome su contratti ed assegni. Una S che sembra una L, seguita da un ilvio da prima elementare, ma il tocco di classe è sulla B che una b non è, ma un’acrobazia grafica, seguita da segni ondeggianti ed incomprensibili.
E’ lui, il Nostro: l’innominabile che si è nominato.

venerdì 4 aprile 2008

Cuscini e tacchi

Non ricordo più chi diceva "se non avessi il senso dell'ironia, mi sarei già suicidato".

Il CaiNano è stato coerente col cuscino sotto al sedere: lo ha preteso, come se già i sovrattacchi non bastassero, per dare maggiore impulso al motto che ispira la sua campagna elettorale "RIALZATI ITALIA!"

Io pure sono nana, dovrei imparare da lui.

Nel frattempo ho combinato qualcosa di buono: ho imparato ad inserire i filmati di YouTube su questo blog. Grazie Marco! Ve ne posto uno di vecchia memoria.
Cliccate, ne vale la pena, e poi, fatelo almeno per premiare la mia buona volontà.




....che mi sentciou dgi mourir.....

mercoledì 2 aprile 2008

Meme o catena?

Raccolgo il meme, ops, pardon Marina, mi attengo ai tuoi dettami, la catena di Sant'Antonio, passatami da Marco. Si tratta di indicare le mie cinque canzoni preferite in assoluto. Ovviamente è impossibile scegliere cinque canzoni fra tutte quelle che amo, così come non potrei scegliere cinque film, o cinque libri. Per cui elencherò le cinque che mi evocano quei ricordi che scandiscono le varie fasi della mia vita. Pensandoci bene, anche in questo caso sono poche, ché la mia vita è stata lunga ed intensa. Ci provo, sintetizzando alla grande.

1. Jesahel, Delirium. Correva l'anno 1972, ero quasi sedicenne. Per la prima volta mi trovai senza genitori e, quindi, senza briglie, fuori di casa. Allo sbaraglio, a Venezia, insieme con la mia classe, quinta ginnasiale, in viaggio premio dopo una gara vinta in RAI. Ventitre ragazzini scalmanati in preda a crisi ormonali e con tanta voglia di cercare di capire come gira il mondo e la vita. Con le chitarre sempre dietro si cantava a squarciagola, e Ivano Fossati fu davvero un buon inizio.


2.Buonanotte Forellino, Francesco De Gregori. Era il 1975, io mi sentivo già grande e molto contestatrice. Ascoltavo ben altra musica, ma quella sera, in auto, quel ragazzo aveva quella canzone e ci baciammo e ci amammo. Dopo poco tempo vivevamo insieme, e sono trascorsi trentadue anni, sempre insieme.


3. Dark Side Of The Moon, Pink Floyd. Questa si riferisce al mio periodo scapigliato, che si divide a sua volta in svariati sottoperiodi. Può senz'altro essere catalogata nel sottoperiodo psichedelico.


4. With Or Without You, U2. Era il 1987, anno che segna la mia rinascita a nuova vita. Insomma, a 31 anni avevo finalmente messo la testa a posto. (Lello, tu allora stavi su Boy George, ricordi?)


5. Who Wants To Live Forever, Queen. I mitici Queen non possono mancare. La canzone mi ha accompagnata attraverso un'estate meravigliosa. In giro in auto per l'Italia: finalmente con un po' di soldini in tasca e con tanta voglia di vivere e divertirmi.

Chi vuole raccogliere la catena, lo faccia pure. Come sempre, non passo la mano a nessuno.

martedì 1 aprile 2008

Un solo grido: ai fornelli!!!!!!!!!

Prefiguro scenari personali devastanti nei giorni delle elezioni ed in quelli immediatamente successivi. Tensione, rabbia, suspence. Lì ad arrovellarmi cervello e fegato: cosa accadrà? Cosa ne sarà della nostra Italia? Come organizzare una resistenza fattiva? Come sempre il cavalier Bellachioma ci giunge in aiuto. Donne, compagne, uniamoci nel compito che ci è consono e che ci spetta per dovere e definizione. Non lasciamo che sia il catering a farla da padrone : cucineremo noi per i rappresentanti di lista. Potremo così ben dire di aver partecipato alla rinascita del nostro Paese con un ruolo determinante. Unite sotto l'egida del mestolo e della cucchiarella di legno.

http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=80097