venerdì 27 febbraio 2009

Meno male che ci siete.....


La vignetta che pubblico illustra bene quanto la nostra classe politica abbia in considerazione i desiderata del popolo italiano. E' pur vero che il referendum sulle centrali nucleari è roba ormai vecchia di ventidue anni. I cittadini possono cambiare, anche morire, solo i politici, ovvio, son sempre gli stessi. E la democrazia non vacilla, è ben salda, lo ha detto Gasparri stamani in tv.
Così, fra uno sciopero virtuale, in attesa di stipendi virtuali e, di conseguenza, di spesa virtuale nei supermercati, e mafiosi sbaciucchianti e golosi di cannoli che controlleranno cosa ammannire via etere ai sudditi, io decido di rifugiarmi sempre più nel conforto degli amici blogger, vecchi e nuovi.
Il Gava (http://gavavenezia.blogspot.com/) è il brillante autore della vignetta. Ah, potere della satira illustrata! Con una sola immagine si riesce a sintetizzare benissimo quello che io riesco a stento a dire con tante parole. La blogsfera pullula di persone vive, arrabbiate, deluse, disilluse.Ma con tanta voglia di dire ancora la loro. A volte mi vien da pensare che siano tutti qui, ché mica mi capita di incontrarne nella quotidianità.
Il Beca (http://www.lucabecattini.it/) ha letto il mio post precedente e si è meravigliato. Si è detto che non era possibile una cosa del genere. Vabbè, ha pensato, l'amica Miss Kappa è una comunista visionaria come me, forse ha preso una bufala. Quindi si è applicato a cercare la notizia su fonti autorevoli. Nulla ha trovato, se non un articolo su Il Manifesto. Alla fine si è convinto, ed ha convinto anche me, che la notizia non è menzogna. Purtroppo.
Silvano (http://31canzoni.blogspot.com/2009/02/scatti-di-realta.html) porta, invece, alla nostra attenzione una bella iniziativa chiamata "Scatti per la realtà". Si invitano i blogger a catturare con uno scatto fotografico le immagini delle nuove e vecchie povertà, e del degrado ambientale, dell'emarginazione, del disagio che sono sempre più evidenti nel tempo che ci tocca di vivere. A me piacerebbe saper fotografare bene. Ogni volta che leggo di questi inviti, mi prefiggo di applicarmi a produrre qualcosa. Chissà che questa volta non ci riesca anche io.
Concludo con un ringraziamento a tutti voi, cari amici, che con i vostri scritti mi aiutate a non sentirmi persa, e sola, e isolata. In questo mondo che non riconosco.
"Quando si sogna da soli è un sogno, quando si sogna in tanti è l'inizio della realtà", diceva il mio Comandante.
Io, oggi, aggiungo: forse.......

mercoledì 25 febbraio 2009

Immagini di repertorio: Vasa Vasa contro il giudice Falcone



So bene che il video lo conoscete tutti, ma ho voluto riproporlo. Ad imperitura memoria.

«Comunico di aver designato in mia sostituzione come componente in commissione di Vigilanza Rai il collega Salvatore Cuffaro, cui formulo i migliori auguri di buon lavoro», ha affermato il presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia. Cosi Totò Vasa Vasa vigilerà i media pubblici, ma la notizia non viene divulgata dalle televisioni. Questo individuo è stato dichiarato colpevole di favoreggiamento semplice, vedi cannoli, nel processo di primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa e condannato a cinque anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Mi domando se il nostro Presidente del Consiglio invocherà l'immunità anche per le alte cariche della RAI. Ormai c'è da aspettarsi di tutto.
Questo NON è il mio paese

lunedì 23 febbraio 2009

Due gocce d'acqua


Per fortuna c'è il Presidente del Consiglio a rassicurarci. L'amico George è ormai soltanto un ex, ora bisogna pensare ad Obama che è l'uomo più potente del mondo. E, come si sa, lui è molto ossequioso con i potenti, anche se abbronzati e con idee di sinistra. Agli altri, quelli non potenti, riserva le ronde. Dal canto suo, Obama , per risparmiare sulle telefonate inutili, si guardò bene dal chiamare il nostro, dopo la vittoria elettorale. E il nostro disertò la cerimonia di insediamento alla Casa Bianca, sentendosi mero comprimario e non protagonista da pacche brianzole sulle spalle, quale è abituato ad essere. Ma ora l' ineffabile Cavaliere concede un'intervista a Le Figaro nella quale afferma, tra l'altro: "Nei primi contatti che ho avuto con Obama ho capito che ci legano tratti comuni. E' un leader concreto e positivo, che si prepara a fondo sulle questioni, che conosce molto bene i dossier della politica internazionale, e con il quale si ragiona. Ci lega pure l'audacia della speranza. Un tratto necessario nei momenti di crisi." E scusate se è poco. Lo stesso ha sempre sposato entusuasticamente la politica di Bush e si è augurato pubblicamente che Mc Cain vincesse le elezioni. Ora gli tocca fare buon viso a cattivo gioco. C'est la vie! Io leggo nelle sue parole leccaculismo e supponenza al tempo stesso. Non si capisce se premia Obama perchè simile a se stesso, o se promuove se stesso al rango di Obama. Sta di fatto che sono uguali. Come al solito, voi , sporchi comunisti, non ve ne eravate accorti.

sabato 21 febbraio 2009

E ora si beve


Se qualcuno aveva riposto nell'abbandono di Veltroni una qualche speranza di rinnovamento e di virata a sinistra del PD, credo che, con la nomina quasi plebiscitaria di Franceschini, abbia deposto qualsiasi idea di unione delle sinistre. L'ex democristiano traghetterà il moribondo partito verso unioni scellerate ed appiattimento sconsolante. Spero di non essere costretta a votarli, spero che un'alternativa possa esistere.
Detto questo, non mi resta che offrirvi, seppur virtualmente, la bottiglia di vino che alcuni di voi hanno reclamato nei commenti al post precedente. Sarò campanilista. Intendo stappare virtualmente con voi un Montepulciano d'Abruzzo.
La Fattoria La Valentina nasce nel 1990 nel comune di Spoltore, sulle colline vicino a Pescara. Il Binomio, il vino che vi presento, è il prodotto di uve provenienti esclusivamente da una vigna di circa quattro ettari che si trova a San Valentino, nell'Abruzzo Citeriore, a circa trecento metri sul livello del mare.Una collina che coglie le brezze del mare, ma anche quelle della montagna: la sontuosa Maiella da un lato ed il maestoso Gran Sasso dall'altro.Montepulciano in purezza, è di colore rosso rubino intenso, l'odore è quello del bosco: more e erbe selvatiche. Al palato risulta possente e pastoso ed al contempo fresco ed equilibrato. E lascia tracce persistenti ed aromatiche di liquirizia. E' un 15 gradi che vi accarezza morbidamente e voluttuosamente e scende robusto e suadente ad accompagnare piatti saporiti di carni rosse o formaggi stagionati. Il mio consiglio è quello di non decantarlo, ma di lasciarlo riposare in bottiglia, stappata almeno con un paio di ore di anticipo, in maniera che il bouquet possa fiorire lentamente.Sorseggiatelo alla temperatura di 16/17 gradi, in calici da rosso importante. Vi ritemprerà ed inebrierà. Vi allegerirà anche un po' le tasche, costa intorno ai trenta euro, ma ne vale la pena.
Alla vostra salute!
Note su Sanremo che sto seguendo distrattamente:
Povia è gay. Saranno pure fatti suoi, ma perchè ci fracassa gli zebedei con sto fatto che non lo è più? Chi se ne frega.
Ho notato che Bonolis ha scelto un valletto che è proprio un belvedere.
Annie Lennox è una splendida donna, e bravissima.
Vedere Maria De Filippi dopo di lei è come prendere un calcio negli stinchi.

venerdì 20 febbraio 2009

Post al volo

Ma che gliene frega agli Italiani delle uscite del premier? Cosa gliene importa e cosa ne sanno dei desaparecidos? Hanno Sanremo di cui occupparsi. Stasera ci saranno anche le conigliette di Playboy. Tutta vita! E intanto arrivano le ronde degli ex poliziotti e militari, a blindarci. Ma i sospettati di stupro, in virtù delle leggi salvaculo, non potranno essere intercettati. E c'è un'opposizione fatiscente che ha dimenticato il valore ed il significato del termine lotta. Mi cucino qualcosa di buono e mi apro una bottiglia di rosso. Cos' altro potrei fare?

mercoledì 18 febbraio 2009

Una

Una si allontana un attimo. Così, per staccare. E vaga in mezzo a folle ebeti ed inebetite. Ma vaga anche alla notte, nel freddo glaciale, finalmente sola. E si commuove ancora, dopo mille volte, in quella città che le smuove l'animo. E i ricordi. Un tramonto sulla laguna consola da mille delusioni. E scalda il cuore. Una non compra il giornale,deliberatamente, e si applica pervicacemente a non voler capire perchè il cavo dell'antenna del televisore, che è sempre stato lungo abbastanza per arrivare alla presa nel muro, ora è troppo corto. La radio è rotta, emetteva solo un sibilo fastidiosissimo e allora una decide che farà a meno anche del giornale radio. Una dice "chisenefrega", una volta tanto.Una decide che a Venezia se ne può anche fregare delle sorti della Nazione. Se ne può fregare per quattro giorni. Ieri pomeriggio prende il treno e torna. Torna a L'Aquila e avverte quel freddo pungente, che riconosce come suo. Quello che ti fa stare quasi bene, dopo tanto freddo inarginabile. Questo freddo qua ti permette di scaldarti con un buon piumino,una sciarpa, un cappello ed i guanti, quello là ti penetra nel cervello e nelle ossa. E non te ne disfi, neanche a casa, quando ti appiccichi al calorifero. Insomma, una va a letto al martedì notte, nella sua casa gelata, ché il termosifone ha deciso di andare in blocco mentre era lei via, e si sveglia, al mercoledì mattina, sotto mezzo metro di neve. La vede tutta lì, fuori dalla finestra, sui tetti, sugli alberi, sulle primule. E, allungando appena la mano fuori dal letto, accende il televisore. E cosa scopre? Che Soru ha perso e Veltroni è ito, ha abbandonato la nave che affonda. Una scopre anche che la prima serata del festival nazionale è andata alla grande, tutti lì a guardarlo. Ebeti ed inebetiti. Una apprende che Mills è stato condannato a più di quattro anni per la falsa testimonianza atta a proteggere chi ora non ha più bisogno di protezioni. Ma una capisce che pochissimi ci faranno caso: c'è Walter che fa le valigie e sullo sfondo le canzonette del festival. Allora una decide di non andare a lavoro, di rimettersi giù al calduccio e di far finta di nulla. Però, prima di riaddormentarsi, una lancia un'esortazione alla classe politica della defunta sinistra: "DIMETTETEVI TUTTI". Una aggiungerebbe anche un "VERGOGNATEVI", che ci sta bene e fa sempre il suo bell'effetto. Ma poi una non lo aggiunge, ché si vergogna lei per loro.

La foto è quella storica della nevicata del '56, ma vi garantisco che stamani lo scenario non era molto differente dalla mia finestra.

venerdì 13 febbraio 2009

Back soon

Stamani nevica. E tanto. Mi son detta: stai a vedere che lì dove il tempo è sempre uggioso ci sta il sole? E allora ho buttato quattro cose in una borsa e me ne vado. Mica vorranno, quei nordici, fammi lo scherzo dell’acqua alta? Comunque ho messo su gli stivali da pioggia. Ed ho preso pure un cappello, e un ombrello grande. Ma tanto non servirà, ci sarà il sole. A presto. Fate i bravi, mi raccomando. Ci si vede mercoledì prossimo.

mercoledì 11 febbraio 2009

L'arte di far emergere l'assurdo

La televisione non mi piace. La uso per prendere sonno, al posto del Tavor. Ma non funziona più tanto, mi sa che mi sono assuefatta. Qualcuno mi dice: perchè non leggi? Non leggo perché, se leggo, mi appassiono e non mi vien sonno. Dovrei comprare dei libri che non mi appassionano, ma mi sembra una martellata sugli zebedei. Però qualcosa la guardo alla tele. Poco a dire il vero. "Che tempo che fa", nonostante Fazio, è un appuntamento che raramente manco. La Littizzetto non mi piace più tanto: mi sembra che arrivi sempre in ritardo a dire le cose che noi abbiam già detto qui. Sarà perché va in onda alla domenica, o sarà perchè ci scopiazza? Albanese mi piace, anche se ripetitivo. Sarà la sua mimica facciale, sarà quel folle che si porta dietro come spalla, sarà quel sorriso malandrino che gli illumina la faccia. Quando fa il sommelier, me lo sposerei. Ma il mio preferito in assoluto è Maurizio Milani. Stralunato e geniale, o lo ami o ti sta sulle palle. O non lo capisci. Lui sta lì che ti apre una finestra surreale su un modo realissimo. E ti parla di ragazze, ipotetiche morose, che fanno le commesse,le cassiere nei bar,le impiegate alla posta, o che ha conosciuto in coda per pagare la bolletta del gas. O di uomini che bevono Fernet, ma anche Chinotto o Digestivo Antonetto. E di libretti di lavoro, permessi sindacali, ferie in agosto, centri sociali,bollini Inps. E' uno che ti dice:
"Il gioco degli scacchi in Africa non decolla. La colpa è di Gino Strada che non gli fa imparare le regole. Si giustifica così verso la comunità internazionale: È un gioco troppo complicato, prima devono imparare a giocare a dama, poi tra qualche secolo ne riparliamo. Anche il bridge in Africa non decolla. Penso sempre per problemi come sopra. E la schiuma da barba africana non decolla neanche quella, in quanto gli uomini sui 25-30 anni, non dovendo presentarsi ai colloqui di lavoro, non si fanno la barba".
E così ti spiazza.
Ho scoperto che scrive anche sul Il Foglio, e me ne sono rammaricata tanto. Pur amando Milani, non posso comprare quel giornale, anche se saltassi a pie' pari tutto, arrivando solo alle sue folli esternazioni ed usando il resto della carta per tenere in forma le scarpe riposte. Non ce la faccio proprio. Poi, meraviglie di internet, ho scoperto questo sito
e qua ci sono proprio tutte le cose che scrive su quel foglio lì.
E' un suggerimento per tutti gli appassionati di Milani. Postfantozziano astratto e metafisico.
Ché lui, dopo che lo hai ascoltato, o letto, rimani attonito, quasi in corto circuito. Provi un senso di vuoto. Che puoi colmare solo con una risata.
Concludo con l'oroscopo del segno del Cancro, il mio:
Cancro (per lei). Siccome tante donne di questo segno sono innamorate perse di Raul Bova e avendo letto che l’attore va d’accordo solo con donne acquario, mi chiedono: “Possiamo cambiare segno zodiacale?”. La risposta è sì! Basta fare un documento d’identità falso, oppure chiedere alla procura della Repubblica il cambio di data di nascita. E’ un documento che fanno in giornata. Costo per i diritti di segreteria un euro.
Se siete curiosi del vostro, guardate qui: http://www.ilfoglio.it/blog/835

lunedì 9 febbraio 2009

Vita e morte

La morte fa parte della vita, nel senso che ne è un aspetto fondamentale ed imprescindibile. La morte dà addirittura significato alla vita, ché una vita senza morte non sarebbe umana. Nell'universo tutto ha un inizio ed una fine. Combattere la morte, o ritardarla artificialmente, significa andare contro la vita stessa, e quindi vivere un'illusione al di fuori della realtà. Voler vivere a tutti i costi non è meno innaturale del voler morire a tutti i costi. Ciò che conta non è né la vita né la morte, ma la dignità dell'essere umano, l'essenza della sua umanità. Tutelare il diritto alla vita sino al punto di negare quello alla morte è innaturale . La vita non è un valore, ma solo una condizione in cui questo valore può essere vissuto.

domenica 8 febbraio 2009

Mogli

Una vignetta per allentare la tensione che serpeggia da qualche tempo in questo blog, e per celebrare l'imminente San Valentino. Si parla di mogli e, per l'esattezza, di Belle, Cenerentola, Biancaneve, Ariel la sirenetta e Aurora la bella addormentata. Per dire che tutto, anche le favole, soffrono della quotidianità. E le mogli, si sa, son fatte per lamentarsi.
Bene intesi, non son cinica: credo nell'amore, anche in quello che non finisce mai.

" Mio marito è una bestia"
" Il mio guida ancora una zucca"
" Mio marito mi lascia a casa con sette piccoletti"
" Il mio vuole che indossi calze a rete"
" Io semplicemente fingo di dormire"

venerdì 6 febbraio 2009

Impotenza

E' in giorni come questo che ti senti addosso quella rabbia di quando avevi sedici anni. Di quando ti sentivi sola, contro il mondo intero. Sola con pochi che percepivano le cose come te. Pochi. E la rabbia deflagrava, distruttiva, nel tuo petto. Avresti, irrazionalmente, riempito le tue tasche di sanpietrini e saresti andata a colpire alla cieca, in un qualsiasi palazzo o palazzetto di potere. Avresti urlato la tua rabbia in faccia al primo poliziotto che tentava di fermarti. Avresti sputato in faccia ai fascisti, ché quelli ci son sempre stati. Ma oggi siedono nei posti in cui si decide. Hanno voce. E fanno i fatti. Fatti di fascisti. Invece ti guardi allo specchio e vedi che sei una signora matura, dall'aspetto per bene. E senti che non conti più nulla, neanche di fronte a te stessa. E che ti stai abituando a tutto. La coscienza continua a picchiare il cuore ed il cervello. E tu resti lì, a dolertene. E non puoi far niente.

martedì 3 febbraio 2009

Mi aspetto....


Tutti sappiamo che, quando Benedetto, e quelli prima di lui, pontificano, lo stato italiano e molti Italiani si adeguano. Siamo ostaggio del pensiero vaticano e dei suoi dettami. Aspetto che il papa si pronunci in merito alla questione clandestini ed alla posizione di Maroni e della Lega tutta. E aspetto le reazioni dello Stato e degli Italiani. Mi domando perchè la vita di Eluana Englaro è inviolabile e altrettanto non sono le vite di migliaia di esseri umani. Perché gli embrioni sono vita e, in quanto tale, vanno difesi e perché mai i diseredati sono carne da macello. Mi aspetto che i bacchettoni integralisti vadano a fare fiaccolate per il diritto di queste persone a vivere una vita dignitosa. Mi aspetto che pretendano che i medici li curino senza deferirli alle forze dell'ordine. Per garantire loro la speranza di continuare a vivere. Perchè non possono esserci due pesi e due misure.