Ebbene sì, mi scappa spesso. A volte trattengo, ma poi devo farlo. Scriverò, dirò tutto. Benvenuti nel blog di Anna Pacifica Colasacco
venerdì 26 ottobre 2007
P.S.
Non parlo di politica perchè sono sgomenta, come credo tutti voi. Percepisco il baratro: dalla padella alla brace, e questo mi destabilizza. Perdonate il piccolo sfogo in preda ai fumi dell' alcol :))
Io mi sento annichilita. Mi sento anche disgustata, preoccupata, spaventata, inferocita, sgomenta come marbe e come te. Dalla padella nella brace, col rischio di restarci, nella brace, una decina di anni almeno. ah, dimenticavo mi sento anche INCAZZATA
Anna...hai postato questo p.s. alle 12:00 ed eri un po' brilla? Ma con cosa fai colazione?? ;-) ah ah...scherzo...anche per sdrammatizzare una situazione che lascia poco spazio all'umorismo!!! Un abbraccio...di "resistenza"!!!!
Siamo in mano a dementi. Da qualunque arte la si guardi la situazione italiana lascia poco spazio per la speranza e molto per il rincrescimento, la delusione. Ciò che mi annichilisce è la mancanza di una reazione, seppur piccola, da qualunque parte della società: negli anni 70 avete tentato di fare qualcosa di nuovo, adesso sembra che le menti si siano intorpidite, o peggio, le anime si siano rassegnati ad uno stato di fatto che porta necessaraimente alla fine per lisi di un sistema sfladato. Ho sentito dal buon Santalmassi definire la situazione pokitica italiana, e non solo, come una tela in cui trama ed ordito sono talmente laceri da non permettere in alcun modo di poter ricamare più nulla, ma purtroppo non vedo una soluzione se non qualcosa che venga dell'esterno (non l'uomo forte, per carità) ma chessò, il commissariamento del parlamento da parte dell'Europa. Ale ( il giovane imprenditore schiacciato dal sistema)
eh... ci diamo all'antopitica, eh?! ;) come ti capisco! negli anni 80 pensavo che avessimo toccato il fondo, non immaginavo che dopo ci saremmo messi a scavare... ah... la prossima volta condividiamo l'alcol e anche i fumi ;) un abbraccio, Seba
annarèèèèèèèè se tu sei brilla a pensare e dire queste cose allora vuol dire che siamo tutti brilli
la situazione italiana perde acqua da tutte le parti, e il guaio maggiore è che noi comuni italiani affoghiamo mentre i "non comuni" sono in salvo ma non sulle assi in un mare in tempesta, ma felici e pasciuti su grandi barche
come dice diabolicus : speriamo in un intervento risolutivo
Come non condividere lo sgomento! Però ho paura che non stiamo toccando il fondo. Un ragazzo che ho conosciuto quest'estate mi citava questa frase: " Quando pensi di aver toccato il fondo, guardati bene intorno e vedrai che scorgerai una botola." Quindi stiamo attenti e non molliamo. Abbiamo ancora qualcosa da perdere!
Cara Anna sono sobria ma anch'io sgomenta come te, mi sento sempre di più come un grigliata...
RispondiEliminaSiamo al caos!
RispondiEliminaE' davvero il caos più totale, non sappiamo davvero cosa ci aspetterà. Stiamo noi uniti... Un abbarccio Giulia
RispondiEliminaE' bello il tuo blog e concordo con te... Cosa succederà non oso pensarlo. Costanza
RispondiEliminaIo mi sento annichilita. Mi sento anche disgustata, preoccupata, spaventata, inferocita, sgomenta come marbe e come te.
RispondiEliminaDalla padella nella brace, col rischio di restarci, nella brace, una decina di anni almeno.
ah, dimenticavo mi sento anche INCAZZATA
ciao marina
Anna...hai postato questo p.s. alle 12:00 ed eri un po' brilla? Ma con cosa fai colazione?? ;-) ah ah...scherzo...anche per sdrammatizzare una situazione che lascia poco spazio all'umorismo!!!
RispondiEliminaUn abbraccio...di "resistenza"!!!!
Gianni,
RispondiEliminaera mezzanotte di ieri, mi sa che devo sistemare l'orologio di questo blog :))
Siamo in mano a dementi.
RispondiEliminaDa qualunque arte la si guardi la situazione italiana lascia poco spazio per la speranza e molto per il rincrescimento, la delusione.
Ciò che mi annichilisce è la mancanza di una reazione, seppur piccola, da qualunque parte della società: negli anni 70 avete tentato di fare qualcosa di nuovo, adesso sembra che le menti si siano intorpidite, o peggio, le anime si siano rassegnati ad uno stato di fatto che porta necessaraimente alla fine per lisi di un sistema sfladato.
Ho sentito dal buon Santalmassi definire la situazione pokitica italiana, e non solo, come una tela in cui trama ed ordito sono talmente laceri da non permettere in alcun modo di poter ricamare più nulla, ma purtroppo non vedo una soluzione se non qualcosa che venga dell'esterno (non l'uomo forte, per carità) ma chessò, il commissariamento del parlamento da parte dell'Europa.
Ale
( il giovane imprenditore schiacciato dal sistema)
eh... ci diamo all'antopitica, eh?! ;)
RispondiEliminacome ti capisco! negli anni 80 pensavo che avessimo toccato il fondo, non immaginavo che dopo ci saremmo messi a scavare...
ah... la prossima volta condividiamo l'alcol e anche i fumi ;)
un abbraccio,
Seba
ronna ndunetta
RispondiEliminaannarèèèèèèèè se tu sei brilla a pensare e dire queste cose allora vuol dire che siamo tutti brilli
la situazione italiana perde acqua da tutte le parti, e il guaio maggiore è che noi comuni italiani affoghiamo mentre i "non comuni" sono in salvo ma non sulle assi in un mare in tempesta, ma felici e pasciuti su grandi barche
come dice diabolicus : speriamo in un intervento risolutivo
Come non condividere lo sgomento!
RispondiEliminaPerò ho paura che non stiamo toccando il fondo. Un ragazzo che ho conosciuto quest'estate mi citava questa frase: " Quando pensi di aver toccato il fondo, guardati bene intorno e vedrai che scorgerai una botola."
Quindi stiamo attenti e non molliamo. Abbiamo ancora qualcosa da perdere!
Arte,
RispondiEliminamo la cerco 'sta benedetta botola.
Poi ti faccio sapere.....