Dando per scontato che in uno Stato nel quale si pagano le tasse è un diritto avere dei servizi, facciamo un esempio. Vi ammalate ed avete bisogno di cure. Andate, quindi, dal vostro medico di base. Se questi vi cura a dovere, immagino che non vi sentiate in obbligo di chinare il capo e ringraziare per aver fatto ciò per cui è pagato. E continuo ad immaginare che non riteniate voi stessi fortunati per aver usufruito del servizio pubblico. Se il medico, a vostro ed altrui giudizio, si è comportato male e vi ha imposto cure che non ritenete idonee al vostro stato di salute, siete nel pieno diritto di denunciarlo. Continuiamo. Se vostro figlio va a scuola, immagino che non vi sentiate così tanto riconoscenti allo Stato italiano da accettare a capo chino, come grazia piovuta dal cielo, ogni comportamento che ritenete errato da parte del corpo insegnante ed ausiliario. Mi domando se vi piacerebbe sentirvi dire " di cosa ti lamenti? pensa ai poveri bimbi africani che non hanno scuole!"Ancora: quando vedete i camion portare via la spazzatura dai cassonetti che avete contribuito a riempire,immagino non vi sentiate incondizionatamente riconoscenti ai netturbini che svolgono un lavoro che voi pagate con le vostre tasse. Potrei continuare con altri paradigmi, ma mi fermo qui, poiché immagino abbiate capito dove voglio arrivare. Il medico, o il direttore scolastico, o anche il netturbino potrebbero essere, però, molto scaltri ed indurvi a pensare che quello che è un diritto è, invece, un dono. Come potrebbero fare? Prendiamo l'esempio del netturbino. Potrebbe dirvi che siete fortunatissimi perché in altre città d'Italia la spazzatura staziona a lungo nei cassonetti, prima di essere portata via. Addirittura mesi, con tutte le sue maleodoranti conseguenze.Quindi non è il caso di lamentarsi. Potreste, allora, sentirvi fortunati perché, pur avendone diritto, non vivete il problema che altri vivono. Immaginate ora che vediate rimossa la spazzatura dal cassonetto vicino casa vostra, e invece quella del cassonetto di un altro quartiere marcire sotto il sole. Iniziereste a pensare di essere fortunatissimi e destinatari non di un diritto acquisito attraverso il pagamento delle tasse, ma di un regalo. Questo netturbino è proprio buono con me, pensereste. Immaginate che abbiate un anelito di giustizia e chiediate al netturbino come mai altri concittadini non hanno la vostra stessa fortuna. Il netturbino potrebbe rispondervi che non sono domande da fare: decide lui come, quando ed a chi svolgere il servizio. Immaginate che ve lo dica con volto sorridente, ma con fare perentorio ed insindacabile. Molti penserebbero che sarebbe meglio non urtare la sua suscettibilità. Domani potrebbe decidere di non pulire più il loro cassonetto. I doni devono essere apprezzati e non giudicati. Immaginate ancora che vediate il vostro cassonetto non svuotato per mesi e pensate al solito netturbino che vi dice "domani, forse". Ma domani, nulla. La spazzatura continua ad accumularsi e lui continua a dire che ne discuterà personalmente col capo netturbino. Sono grandi amici e sodàli. E passa il tempo.A ridosso del Natale, toglierà un po' di quel pattume. Il puzzo sarà diminuito, pur essendoci ancora, e molto. Ma a voi sembrerà, comunque, un regalo. E vi sentirete, spinti anche dall'ignoranza dei fatti di molti compatrioti, in dovere di ringraziare a capo chino.Buon anno amici miei. Che i giorni nuovi vi portino tanta serenità.
Ah, c'è bisogno che vi dica chi è il netturbino, e chi il capo dei netturbini?E chi voi?







