http://www.youtube.com/watch?v=emoFu3iejiQ
Come non amare Gaber! Se avete dieci minuti, cliccate sul link ed ascoltatelo : lì ci sono io, ci siamo noi e le nostre illusioni e disillusioni. Noi, gabbiani ipotetici. Questo è senso di appartenenza.
Buon inizio settimana a tutti, suvvia... il Natale passa presto.

Sono fuori tema del Post, lo so,
RispondiEliminama volevo chiederti:
Se qui a Loano FA FREDDO, oggi,
come sarà mai abitare a L'Aquila ?
meraviglioso Gaber
RispondiEliminagrazie Anna per averlo ricordato
io lo ricordo in uno spettacolo visto tanti anni fa in un teatro a Torino
ciao erica
Gaber all'avanguardia, aveva già visto ciò che sarebbe successo poi. Buona settimana
RispondiEliminaNon permettiamo ai nostri sogni di rattrappirsi.
RispondiEliminaMonologo straordinario quello di Gaber.
Con ironia ed amarezza con sentimento e passione ha davvero disegnato con tratti unici di immensa poesia i comunisti. Quelli che lo erano, quelli che credevano di esserlo, quelli che lo erano per utilità e quelli che lo erano per non essere altro.
E quelli che volevano semplicemente libertà vera per tutti e credevano che il comunismo fosse la strada.
Oggi io non so quale sia la strada per avere la libertà. Ma so quali percorsi dobbiamo evitare.
E forse la strada verso la libertà ed una vera democrazia sta nel buon senso, nella giustizia e nelle idee nuove e prive di interessi particolari...
Insomma la strada verso questa "rivoluzione" passa attraverso il pensionamento di questa classe politica, economica e, in molti casi, anche mediatica.
Ciao
Daniele
Bellissimo, Anna. Grazie per la segnalazione!
RispondiElimina... qualcuno lo è ancora.
RispondiEliminaNonostante tutto
Io l'ho sempre amato molto... Giulia
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