Se non siete corsi a comperare le azioni dell' Eni-Enel e, perché no, di Mediolanum e Mediaset, come il nostro presidente broker ha consigliato a tutti gli Italiani, beccatevi questo meme che mi ha passato la cara Zefirina (
http://zefirina.blogspot.com/). E' carino. A me piace perchè allena la memoria. Chi vuole, dica la sua.
La domanda è: dov'eri e cosa stavi facendo mentre accadevano questi fatti?
La morte della Principessa Diana, 31 agosto 1997: appresi la notizia a notte fonda. L'indomani partivo per gli Stati Uniti e, come sempre, preparavo i bagagli all'ultimo momento. Ero sintonizzata sulla CNN per abituare l'orecchio all'inflessione americana, io che conosco bene l'inglese. La cosa non mi scosse affatto. Pensai che era morta come era vissuta, da scombinata sfortunata. Ma uscendo dall'hotel Ritz di Parigi, a bordo di una Mercedes con autista, e con al dito un anello di brillanti da sei milioni di dollari, regalo fresco del suo Dodi. In realtà preferisco dolermi per un altro genere di sfortunati.
Le dimissioni di Margaret Thatcher, 22 novembre 1990 :con tutta la buona volontà, non lo ricordo proprio. Ero agli albori della mia attività lavorativa, quella definitiva, e molto probabilmente stavo lavorando all'arredamento di uno studio di avvocati, quello che fu il mio biglietto da visita che mi aprì molte porte.
L’attacco alle Twin Towers, 11 settembre 2001: questo, ovvio, lo ricordo benissimo. Ero, come ogni anno in settembre, ad Ischia. Giornata splendida di sole trascorsa alle terme. Passavo da una piscina all'altra, mi abbronzavo, riposavo. Vidi uno strano fermento fra gli ospiti del giardino termale, ma non me ne occupai più di tanto. Mentre uscivo dalla mia piscina preferita, 36 gradi di acqua calda ed avvolgente, incontrai lo sguardo di un bagnino il quale mi disse "Signo', hanno bombardato l'America". Incredula, pensai fosse pazzo. Poi mi resi conto di quello che era accaduto. E tutto fu così surreale, in quel paradiso terrestre, io mentalmente lontana dal mondo, senza televisione. Uscendo dalle terme, mi fermai nel bar di un amico e vidi le immagini che tutti conosciamo. Sembrava un incubo dal quale doversi risvegliare al più presto. Forse stavamo sognando.
Omicidio del Presidente Kennedy, 22 novembre 1963: ero bimba, sette anni. Ricordo poco. La memoria mi riporta all'immagine di me, seduta al tavolo di cucina, a fare i compiti. Quell'uomo mi era stato sempre presentato come un eroe : il ricordo di quel macchinone decappottabile e di Jacqueline che urlava è stampato nella mia mente in maniera indelebile. In famiglia fu un vero lutto.
Morte di Franco, 20 novembre 1975: giorno, mese ed anno in cui iniziai la mia storia d'amore che dura ancora. Come dimenticarla? Cena in un ristorante molto carino, accompagnata a casa in auto, i primi baci e poi una notte insieme. No, quattro giorni e quattro notti insieme. Franco era l'ultimo dei miei pensieri.
Vittoria della Spagna ai Campionati Europei di Calcio, 29 giugno 2008: qui devo iniziare a preoccuparmi. Come le persone anziane, ho memoria per gli accadimenti lontani e nessuna per quelli recenti. Cosa facevo il 29 giugno? Non ne ho la più pallida idea. Sicuramente non guardavo la partita, ché in casa né io, né mio marito siamo interessati. Probabilmente eravamo a fare una passeggiata, godendoci la città .E sotterraneamente tifando per la Spagna di Zapatero.