Uno stillicidio: è da ottobre dello scorso anno che annuncia la volontà di ritirarsi. "Basta, vado via, ho compiuto la mia opera di umile servitore dello stato. L'Africa mi aspetta" E lui, il suo capo, "ma no, non andare via, L'Aquila ed il Paese intero hanno ancora tanto bisogno di te". Quindi resta. Poi, a dicembre, sembrava fatta. Di nuovo un falso allarme,non va via. Poi arrivano quelli che ridevano, quella notte, e lui resta ancora. Impavido. Inizialmente ridimensionando superbia e tracontanza, poi tornando lo sprezzante dittatore di sempre. Ora di nuovo : "il mio vice è pronto a sostituirmi, vado via a settembre, forse a luglio, non trattenetemi". Il dottor Bertolaso chiude la ditta, va in pensione. Dopo l'ultimo miracolo compiuto a L'Aquila. Poco importa che sia indagato per corruzione dalla magistratura di Perugia, poco importa che sia saltato fuori un assegno di Anenome, intestato alla consorte, poco importano gli incarichi che ha conferito al cognato per il mancato G8 della Maddalena.Poco importa Monica del Salaria Village. Viene ancora spacciato come il nostro salvatore. Colui che ha scongiurato per noi il pericolo dei container a vita. Come nei passati terremoti, quando lui non c'era. E gli Italiani imbecilli si cibano di una stoltezza tanto grande che relega noi fra gli irriconoscenti senza vergogna. Quindi il re sole va via. Per sua scelta o perché obbligato dalla magistratura, questo staremo a vederlo. Il vice, dunque. E' già bello e pronto. Da dove arriva? Dall'Aquila, ovvio. E già, è proprio il nostro prefetto Franco Gabrielli, nominato all'uopo all'indomani del terremoto. Un poliziotto che ha fatto una brillante carriera. Brillantissima e super veloce negli ultimi mesi. E' stato promosso per i meriti conquistati sul campo. Ex capo del Sisde, a L'Aquila ha mostrato il volto buono ed il fare comprensivo con chi ha chinato il capo, il braccio di ferro con chi ha cercato di autorganizzarsi. Figlio di operai, vive ancora il complesso di inferiorità nei confronti di coloro che reputa borghesi: "quel maglione arancione che indossavo a scuola, quando papà fu licenziato dalla ditta per cui lavorava, strideva con gli abiti dei fighetti di quel liceo", ama ricordare. E qui a L'Aquila ha apostrofato noi cittadini responsabili "quattro cialtroni", ed è andato avanti a suon di denunce. Ha battibeccato sui media con il giovane Lolli, ragazzo impegnato dalla prim'ora nell'attività dei comitati cittadini, apostrofandolo, appunto, "fighetto con le spalle coperte". Ha, infatti, la grande colpa di non essere figlio di operai. Stessa colpa che ho io. E tanti altri ancora. Diffido da sempre di chi, emancipatosi da uno stato che egli stesso ritiene di subordinazione, detiene il potere. Non ho mai concordato con la tesi pasoliniana del poliziotto proletario. Se metti in mano una pistola a chi cova desideri di rivalsa, lo rendi pericolosissimo. Ebbene, Franco Gabrielli sarà il nuovo capo della Protezione Civile nazionale. Ripeto: ha lavorato bene al miracolo aquilano, quello che ha fatto cose straordinarie. Merita di essere il degno successore di Bertolaso.