La vignetta che pubblico illustra bene quanto la nostra classe politica abbia in considerazione i desiderata del popolo italiano. E' pur vero che il referendum sulle centrali nucleari è roba ormai vecchia di ventidue anni. I cittadini possono cambiare, anche morire, solo i politici, ovvio, son sempre gli stessi. E la democrazia non vacilla, è ben salda, lo ha detto Gasparri stamani in tv.
Così, fra uno sciopero virtuale, in attesa di stipendi virtuali e, di conseguenza, di spesa virtuale nei supermercati, e mafiosi sbaciucchianti e golosi di cannoli che controlleranno cosa ammannire via etere ai sudditi, io decido di rifugiarmi sempre più nel conforto degli amici blogger, vecchi e nuovi.
Il Gava (http://gavavenezia.blogspot.com/) è il brillante autore della vignetta. Ah, potere della satira illustrata! Con una sola immagine si riesce a sintetizzare benissimo quello che io riesco a stento a dire con tante parole. La blogsfera pullula di persone vive, arrabbiate, deluse, disilluse.Ma con tanta voglia di dire ancora la loro. A volte mi vien da pensare che siano tutti qui, ché mica mi capita di incontrarne nella quotidianità.
Il Beca (http://www.lucabecattini.it/) ha letto il mio post precedente e si è meravigliato. Si è detto che non era possibile una cosa del genere. Vabbè, ha pensato, l'amica Miss Kappa è una comunista visionaria come me, forse ha preso una bufala. Quindi si è applicato a cercare la notizia su fonti autorevoli. Nulla ha trovato, se non un articolo su Il Manifesto. Alla fine si è convinto, ed ha convinto anche me, che la notizia non è menzogna. Purtroppo.
Silvano (http://31canzoni.blogspot.com/2009/02/scatti-di-realta.html) porta, invece, alla nostra attenzione una bella iniziativa chiamata "Scatti per la realtà". Si invitano i blogger a catturare con uno scatto fotografico le immagini delle nuove e vecchie povertà, e del degrado ambientale, dell'emarginazione, del disagio che sono sempre più evidenti nel tempo che ci tocca di vivere. A me piacerebbe saper fotografare bene. Ogni volta che leggo di questi inviti, mi prefiggo di applicarmi a produrre qualcosa. Chissà che questa volta non ci riesca anche io.
Concludo con un ringraziamento a tutti voi, cari amici, che con i vostri scritti mi aiutate a non sentirmi persa, e sola, e isolata. In questo mondo che non riconosco.
"Quando si sogna da soli è un sogno, quando si sogna in tanti è l'inizio della realtà", diceva il mio Comandante.
Io, oggi, aggiungo: forse.......