domenica 4 novembre 2007

Paul Gauguin: artista di mito e sogno

Paul Gauguin "Les Parau Parau o La conversazione" 1892

Volevo parlare di Rom e Romeni, ma ho deciso di desistere: molti di voi lo farranno meglio di quanto potrei fare io. La mia posizione mi è chiara : detesto le generalizzazioni e credo che operare sull'integrazione sia la strada più giusta, tenendo ben fermo il concetto di legalità. Ritengo che chi sbaglia debba pagare e che la sicurezza vada garantita a cittadini e minoranze.
Taccio sull'atto di rivalsa punitiva di alcuni smidollati, forse fascisti, perchè voglio pensare alle cose belle e non arrabbiarmi.
Parlerò, quindi, della mostra di Gauguin che ho visto ieri a Roma, al Vittoriano.
E' una bella operazione, riuscita nel suo intento. Consente un viaggio esaustivo attraverso la complessa personalità dell'artista,ci aiuta a conoscere e penetrare il vissuto, l'indole e l'anima del pittore. Gauguin il selvaggio, il primitivo,il ribelle, il sognatore,il vizioso,il genio: nella mostra c'è tutto, attraverso centocinquanta opere non conosciutissime, ma molto esplicative.
Fuggito dallo schema repressivo della famiglia occidentale di stampo borghese, Gauguin approda in siti lontani ed esotici, assurti a simbolo di libertà. Tale liberazione si avverte tangibilmente nei dipinti esposti, attraverso un escursus che ci accompagna dalle opere di maniera dei sui esordi di pittore della domenica, fino a quelle più significative della maturità. Avvertiamo chiaramente lo svanire graduale del senso della prospettiva, fino a sfociare nella piattezza, segno ritrovato di ritorno alle origini, all'animalità,al piacere sensuale,alla celebrazione dell'attimo fuggente. Insomma, si coglie il simbolismo in tutta la sua intensità: facile da leggere, anche per il profano.
La sua ultima casa, ad Autona, nelle isole Marchesi, da egli stesso decorata e resa opera d'arte insieme al giardino, pieno di girasoli importati dalla Francia, si chiama "La casa del Piacere". Lì muore per sifilide ed abuso di alcol: agitatore, ribelle,straniero e rinnegato, Paul, il visionario.

P.S. Se una mostra lascia qualcosa, ha colto nel segno: da qui inizia il mio periodo rosso Gauguin!

13 commenti:

Roberto ha detto...

E quel sognatrice incallita che ha attirato l'attenzione nel tuo profilo che ha fatto ciò che lasciassi qui un mio segno,tra sognatori...
Ciao Roberto

Anonimo ha detto...

Grazie per avermi portato fuori da un argomento che mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca, un abbraccio Giulia

Anonimo ha detto...

Amo molto Gauguin e a tutti fa bene uscire da queste giornate in cui ancora una volta non ci stiamo facendo molto onore. Vieni a trovarci

cristina ha detto...

Belli i dipinti di Gauguin, colori intensi, esotici, visi sereni e rilassati, natura e bellezza.

Franca ha detto...

Gauguin è un pittore che mi piace molto. Stavo facendo anch'io un pensierino sul visitare la mostra

marina ha detto...

Paul Gauguin batte squadracce fasciste tre a zero!
grazie
marina

Anonimo ha detto...

Anna...GRAZIE!!! Sono stato qualche giorno a Bari, al paesello, e ho avuto la sfortuna di vedere un po' di televisione (elettrodomestico bandito da tempo in casa mia)...
Ho notato che i nostri pagliacci al governo hanno trovato un'altro pretesto per ignorare i veri problemi...intraprendendo una caccia all'uomo, finalizzata alla strumentalizzazione politica...solita prassi del belpaese!
Prendo al volo il tuo invitante consiglio e domani...vado a godermi Gauguin!!! Sei più convincente di una guida specializzata ;-)

Anonimo ha detto...

Concordo, decisamente meglio questo argomento. segnalo anche una bella mostra del Tiziano purtoroppo un po' lontano... tra i monti nel suo paese natale a Belluno.
Ciao
dona

Finazio ha detto...

Ma che bel post!

Anna ha detto...

Fin,
detta da te, la cosa mi onora non poco! Grazie grazie, faccio la riverenza :))

Artemisia ha detto...

Anch'io voglio fuggire nelle Isole Marchesi!!!

Se poi vogliamo farci del male e ritornare alle squadracce fasciste segnalo questa intervista di Piero Ricca a Saverio Ferrari

Anonimo ha detto...

Ecco il bello del Web.
Adoro Gaugin, da sempre.
Sono anche stata alle Marchesi, anche se devo dire laggiù è rimasto ben poco di valido di lui, infatti le sue ultime opere bruciarono nel rogo della capanna.
Inutile poi, secondo me, andare al suo "museo" a Tahiti.
Quesa mostra mi sembra interessante.
Adesso scarico alcune info e poi, dal momento che ho in programma un "giro" a Roma, credo che prenoterò...
Che aggiungere. Per il momento grazie.

Anonimo ha detto...

Scusa ma...che orologio hai ?