mercoledì 26 novembre 2008

Falce e vangelo

Lo ha detto il presule, sardo e pensionato, penitenziere emerito della santa sede,in una conferenza di radio vaticana. Lo ha rivelato alla presentazione di un catalogo di santini ed immagini sacre, roba da rappresentati di commercio, insomma. Lo ha avallato l'immancabile Cossiga, asserendo che il suddetto presule penitenziere è persona, dopo il santo padre, informata dei fatti. Antonio Gramsci morì con i sacramenti e chiese alle suore che lo assistevano di baciare l'immagine di Gesù Bambino. Pare, inoltre, che conservasse gelosamente, sin da fanciullo, un santino di S. Teresa di Lisieux. Il Signore non si rassegna mai a perdere le sue pecorelle, dice l'alto prelato, e sembra che con Gramsci la ebbe vinta. Francamente a me nulla interessa se il grande politico ed intellettuale e fondatore del Partito Comunista Italiano Antonio Gramsci sia morto o meno con i sacramenti. Non so quale sia l'intento del vaticano nel diffondere tali notizie, per altro basate su nessuna prova confutabile. Vorranno convincere tutti noi atei comunisti a seguire le sue orme? In attesa, quindi, di scoprire che Lenin era seguace delle suore benedettine e che Marx in punto di morte lasciò tutto ai frati trappisti, mi permetto di far presente all'emerito penitenziere che il senso del bene sociale che ispira il pensiero gramsciano è molto più vicino all'insegnamento di Cristo di quanto siano e siano sempre stati la politica ed il comportamento del vaticano e di molti cattolici. Ciò che egli ha deciso in punto di morte è solo cosa sua, privata. Di lui resta il grande insegnamento di un uomo che ha saputo soffrire e morire per le sue idee. Il fatto che ora lo si voglia mettere sull'altare di un compromesso storico ante litteram, a mio avviso, è solo bieca propaganda.

22 commenti:

silvano ha detto...

Dopo aver letto il tuo articolo, mi risulta in modo ancora più netto l'abisso morale che divideva e divide Gramsci da un vescovo da sacrestia, da un ex presidente sul quale è meglio tacere per rispetto della sua funzione per l'età, e di una chiesa che si è avvitata nella mediocrità più becera.
ciao, silvano.

Alessandro Tauro ha detto...

Bel post davvero Anna!

Ho letto della notizia (come non leggerla d'altronde visto che ieri quasi la riportava anche Topolino!!) e devo dire che non mi ha colpito nemmeno un po'.
La citofonata dell'impiegato dell'acquedotto questa mattina mi ha stupito di più.

Premesso che la notizia così proposta è stata smentita sia dagli eredi, mostrando le lettere scritte dai parenti che gli sono stati vicini negli ultimi giorni di dolore e persino da Giulio Andreotti, la domanda che io vorrei porre a questi riscrittori di fatti storici e ai giornalisti da sensazionalismo a tutti i costi è: "E allora? Se anche fosse?".

Cosa dovrebbe cambiare qualora un eroe civile e storico di questo paese come Gramsci si fosse convertito in punto di morte? Se fosse stato per tutta la sua vita un fervente cattolico, cambiava forse qualcosa?
Mah... strani misteri!!

Arnicamontana ha detto...

Brava che ne hai scritto...Se pure fosse vero, non dovrebbe essere la conversione un fatto intimissimo e privatissimo? Ma soprattutto...Gramsci non può difendersi da queste illazioni (perché tali rimarranno non essendovi prove). E' disgustoso.

guglielmo ha detto...

Trovi sul mio blog il Santino di SantAntonio (Gramsci) che ti può essere utile per la conversione...

Pellescura ha detto...

Il marketing ha vie che pure il Signore sconosce

Sileno ha detto...

Per questi signori, non è il premio eterno il loro fine ultimo,(per raggiungere il quale dovrebbero mettere in pratica le loro verità assolute rivelate loro direttamente da dio e da loro interpretate a discrezione), ma è solo il divino POTERE su questa terra cui ambiscono.
Quanto a Gramsci, se anche avesse baciato il santino, resterebbe un fatto personale che non inficia il suo grande insegnamento e la sua figura.

zefirina ha detto...

se così fosse perchè è sepolto in quel bellissimo cimitero acattolico vicino a piramide????
(p.s. se non lo conoscete e passate da roma o siete di roma non potete proprio perderlo)

marina ha detto...

Il prossimo scoop del Vaticano: Lenin era frate trappista e la famosa ricetta del rosolio l'ha composta lui!

Saretta ha detto...

ma chıssenefrega! buon per luı....

probabılmente non aveva un fıne.... devono dare arıa aı dentı.... come al solıto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Il solito sciacallaggio mediatico. Questo, effettuato a distanza di tanto tempo ma cmq il risultato non cambia.

E cmq oggi essere comunisti e credere in Dio non mi pare sia più una cosa scandalosa.

Credere in Dio non nel Vaticano.

Fra ha detto...

Ma anche chi se ne frega. Di gramsci ricordo l'uomo e l'idea. Che vorrebbe significare, che tutti i comunisti dovrebbero diventare cattolici o chi già lo è si può mettere l'animo in pace. Io personalmente sono atea ma credo cmq che debba rimanere una scelta intima e non frutto di propagande trasversali

oscar ferrari ha detto...

ma così non vale, propongo che si possa morire coi sacrmenti solo se nell'ultima dichiarazione dei redditi hai dato l'otto per mille alla Chiesa

Nessuno ha detto...

Questa, la Chiesa, poteva risparmiarsela. Di Gramsci resta la sua statura di uomo politico e di storico delle idee.
Riuscì ad essere una mente critica e lucida anche - e soprattutto - quando il regime fascista lo privò per anni della libertà.
Gramsci ci insegna la tolleranza, la capacità di comprendere il presente con uno sguardo sempre nel passato e ci dice che solo un progetto "comunista" può essere il viatico per una società che faccia dell'uguaglianza il suo minimo comune denominatore.

Grazie Anna per questo omaggio a Gramsci.

Un bacio.

giorgio ha detto...

Se fosse lo spunto per indurre qualcuno a leggere o rileggere qualcosa di Gramsci, forse questa cosa PENOSA (in senso etimologico) servirebbe a qualcosa...

Anonimo ha detto...

Daniele credo che abbia già risposto per me...
Io sono fermamente convinta che esista un essere superiore a noi che si chiama Cristo, leggo il Vangelo anche il Quinto di Apostolo Tommaso (lo trovo molto più significativo degli altri quattro, forse sarà per questo che la Chiesa lo ha bandito) e sono COMUNISTA da 40 anni. Da ragazzina andavo in un bar dove si incontravano i compagni, era gestito da compagni, presi la tessera del PC, e da allora non ho cambiato idea.
Come vedi io credo in Cristo, sono comunista, ma NON RICONOSCO QUESTA CHIESA. Mi sono fermata alla chiesa di Papa Giovanni XXIII (quello sì che era un papa), è del 1963 quindi fai tu il calcolo di quanti anni sono passati che io non frequento la Chiesa, come istituzione intendo.
Se dovessi morire farei la stessa cosa del grande Gramsci, mi farei anche io il segno della croce ma non strapperei mai la mia tessera di convinta comunista, neanche in punto di morte.
Cosa penso di questo comportamento del Vaticano? Preferisco non dirtelo...ma credo che tu lo immagini. Ognuno, cara, tira l'acqua al suo mulino come può per avere consensi, anche quello di TENTARE di distruggere un grande senza riuscirci però.
Gramsci sarà sempre Gramsci, io sarò sempre io, tu sarai sempre tu, il papa sarà sempre il papa (ahimè aggiungo io).
Sai io ho vissuto nel periodo degli hippy, beh io credo che Gesù Cristo sia stato il primo hippy nella storia del mondo e noi compagni dovremo qualche volta seguire il suo esempio.
Spero che con questo mio post di non averti delusa...Cmq sia ti mando sempre il mio abbraccio giò

rodocrosite ha detto...

Anch'io ho notato da subito, da quando cioè ho potuto paragonare, che il vangelo e il comunismo avevano davvero tanto in comune, ma vallo a dire ai bigotti e ai preti e ti fanno la festa. Tipo quello che è successo a don Milani.
Tanto tutto si riduce ai soldi e al potere.

BC. Bruno Carioli ha detto...

Gira e rifrulla con i comunisti devono farci ancora i conti.

Pino Amoruso ha detto...

Non penso che i comunisti gridano allo scandalo o per questo cambino idea. Niente di male...
certe cose da cattolico non le capisco ;)

Anonimo ha detto...

Forse il papa avvierà la beatificazione.

Cristiana

PF. Passa da me ad iscriverti nel guestbook!

Sesamo ha detto...

Guarda non dipende da questo post in particolare ma ti sento giù, melanconica e sfiduciata. Chi ffù?
Concordo pienamente su ciò che hai scritto e su come lo hai scritto e il primo commento, quello di Silvano, l'avrei voluto scrivere io.
Quanto alla notizia cui fai riferimento ti lascio un vecchio proverbio siciliano:" Cu' ad ogni dittu cridi ed è corrivu, comu pigghiassi l'acqua cu lu crivu."
La sai tradurre no?

Michael Grimaldi ha detto...

Certo che è bieca propaganda. Loro vogliono solo aggiungere un'altra tacca sul calcio del fucile, dimostrare che possono impossessarsi dell'anima di chiunque. Viscidume con la tonaca.

Anonimo ha detto...

La faccenda puzza di Inquisizione. Gramsci non si convertì mai al cattolicesimo, non esiste ALCUN SERIO RISCONTRO SUL PIANO DOCUMENTARIO.
Vi è anzi prova che quando stava per entrare in una sorta di agonia, si tentò di forzarlo alla conversione, ma lui resistette "parlando dello storicismo", dell'essere noi dopo la morte inglobati nello "sviluppo storico generale". Troviamo ciò nelle "Lettere dal carcere". Che certa gente legga, prima di dire assurdità.
Perciò da comunista ed anche da cattolico trovo insopportabile questo sciaccallaggio nei confronti di Gramsci, che si propone come fine di dire: vedete, in fondo aveva rinnegato il comunismo. Io dico: UNU CORRU! (un corno).
Ciao
Riccardo U.