domenica 16 maggio 2010

L' ex ospedale di Collemaggio

Una bella giornata quella di ieri. Nonostante la pioggia ed il freddo. Quando la polizia e la celere sono arrivate, e noi avevamo già ripulito una grande stanza, persino spazzato e gettato acqua per ripararci dalla polvere, i ragazzi sono entrati con i tamburi ed abbiamo iniziato a ballare. E il rumore era tanto. A dire che la forza di volontà deve avere ragione sull'immobilismo. E sul profitto. E sull'arroganza. A dire che quegli spazi devono essere nostri. Nostri, ché non ne abbiamo più. E sorridevamo, nonostante tutto. Nonostante le intimidazioni.
Era un laboratorio di falegnameria, anni fa. All'interno dell'area dell'ospedale neuropsichiatrico di Collemaggio. Stabile classificato agibile. Devastato non dal terremoto, ma dall'incuria di chi sperpera il danaro pubblico. Costose attrezzature per disabili, scatoloni di medicinali non scaduti, macchinari per fisioterapia.Tutti ammassati. E poi banconi da falegname. E tanta sporcizia. E vetri rotti. Un migliaio di metri quadri inutilizzati. E si potrebbe renderli fruibili con poca spesa. E allora partono le idee. La creatività. Uno spazio per gli artigiani. Un laboratorio per la ricostruzione. Una biblioteca d'arte.Una bottega scuola. E tante altre ancora. Tutto a cozzare con la tenace ottusità delle amministrazioni che pensano a cartolizzare. E a speculare. Intorno un giardino all'italiana, bello, anche se abbandonato. Con i cedri del Libano.E tantissimi edifici. 150.000 metriquadri, di cui 12.000 coperti.Una piccola città nella città. Un luogo della memoria. Un luogo che tutti gli Aquilani conoscono. Proprietà della Asl. Abbandonato a se stesso.
Si esce dalle mura, nei campi che non ci sono più, e le c.a.s.e, fiore all'occhiello del presidente palazzinaro, e danaro non controllato,nelle tasche degli imprenditori forestieri, ci mostrano una città che non volevamo. Che non riconosciamo. Che offende il nostro orizzonte e i nostri cuori. Da lontano le cupole e le facciate della città antica. Lasciata a marcire. La nostra città, quella vera.

3 commenti:

giardigno65 ha detto...

che meraviglia !

Anonimo ha detto...

Anna scusa...ma i post nn vengono più pubblicati in tempo reale a causa delle nuove normative?
un abbraccio
Watka Yo Ota

Anonimo ha detto...

...devo aver sbagliato io qualcosa nel precedente...
Siete Grandi!
Un Esempio di Luce nell'Italia piu Buia ch'io ricordi...
Watka Yo Ota