Consiglio comunale all'aperto, in centro storico, davanti al Municipio, stamani alle dieci. Freddo pungente, pochi cittadini. Il sindaco e la presidente della provincia invitano la popolazione a manifestare insieme con loro, domani, in piazza Montecitorio, contro la reintroduzione del regime fiscale ordinario per i terremotati. Chiamano la piazza, dopo averla ignorata per ben nove mesi. Pur concordando in pieno con le motivazioni della protesta, domani resterò a casa. Per la prima volta, dal 6 aprile, mancherò una manifestazione. Lascerò che le istituzioni rappresentino me e la mia gente. Le parole sono state tante e commoventi. I fatti mi lasciano perplessa. E' difficile credere in chi, fino ad oggi, ha esclusivamente avallato le decisioni del governo,pur avendo la possibilità di contrastarle. Ed ha ignorato le istanze dei cittadini. Ma, ribadisco, la protesta è giusta. Bertolaso, nel suo stile, continua a prenderci in giro. Un'ennesima promessa: " la norma che proroga la sospensione delle tasse sarà inserita nel decreto legge che verrà approvato entro la fine dell'anno''. Sta di fatto che, a tal proposito, non esistono emendamenti in finanziaria. Una promessa per tenerci buoni. Ancora. Intanto le case sbandierate non sarano pronte per la fine dell'anno. Il plenipotenziario accusa le ditte ritardatarie. La colpa è sempre di altri. Dalle tende alle case, alloggi pronti per tutti a fine settembre, fine ottobre, fine novembre, fine dicembre. Ora, ovvio, dichiara che per la fine di gennaio tutto sarà pronto. E il carosello mediatico continua. Leggo sul Corriere della sera (http://www.corriere.it/cronache/09_dicembre_09/aquila-bertolaso-case_e1649cbe-e4da-11de-b76e-00144f02aabc.shtml): "Bertolaso ha poi reso noto che il 24 dicembre Berlusconi farà la cena della vigilia di Natale con gli sfollati nella caserma della Guardia di finanza di Coppito e parteciperà alla Messa di mezzanotte nella restaurata basilica di Collemaggio, che riaprirà per l'occasione". E' una vergogna: la Basilica di Santa Maria di Collemaggio è un cumulo di macerie e l'organo barocco è stato danneggiato dal crollo del transetto e, poi, distrutto dalle intemperie.
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24 commenti:
Condivido scelta fatta e motivazioni. E che Cialente vada con o senza fascia tricolore poco importa dopo aver atteso tanto sperando nel dopo.
Se mi è permesso, aggiungerei solo questo: Bertolaso mente spudoratamente sul rispetto dei tempi nella realizzazione dei famigerati C.A.S.E. e addossando alle ditte i ritardi nella consegna dei M.A.P..
A Paganica, a quelli che gli rimproveravano qualche cosa, aveva detto: "volete case o baracche".
(intendendo chiaramente case = i C.A.S.E. e "baracche" = i M.A.P.)
E la folla disse: Barabba!
Ignorando che i g.e.s.ù. finiranno di nascere a fine gennaio.
Che tristezza...
quelli che lo avevano detto subito, che le abitazioni non sarebbero state pronte e tutto il resto, erano i "soliti comunisti facinorosi"... sono veramente degli ipocriti!
Anna fai bene, anche se temo che il silenzio in questo paese venga sempre interpretato come consenso. Purtroppo è stato dato gran rilievo alla "contentezza" di quei 3 poveri diavoli che hanno ricevuto il set-bontà con tanto di spumante e dolcetti e scarsissima attenzione al giusto scontento di chi si sente tradito e preso in giro. Oramai è tutto così, che tristezza.
Ti abbraccio forte. Paola
ps: e se non pagate in massa le tasse come mi auguro accada che fanno, vi tolgono le macerie?
ho lanciato una richiesta sul mio blog,chi uole partecipare, si segni!
bah......
Se un qualche quotidiano nazionale aprisse domani in prima pagina con una delle foto qui sopra titolando "Nuovo terremoto a L'Aquila" la cosa sembrerebbe pure credibile.
Le casette di legno e i prefabbricatii ecologici no, credibili non lo sono mai stati.
Mi fanno inc...zare i giornalisti, che dovrebbero svolgere la loro funzione di organi di INFORMAZIONE al servizio della popolazione TUTTA, che non spiegano mai come stanno le cose realmente. Ci voleva così tanto ieri far notare al signor Bertolaso che non si ha traccia di emendamenti in finanziaria? O buttare là un *signor Bertolaso, che facciamo, posticipiamo di un altro mesetto la consegna delle case?* così, tanto per far notare che sì, ci prendono per il c.., ma noi ne siamo consapevoli! NIENTE DI NIENTE..che schifo. Popolo abruzzese organizzatevi e fatevi sentire il 24, quando Sua Maestitudine Gran Lup Mann scenderà dalle stelle. Ma fatelo con mega striscioni, scrivetelo direttamente sui muri, gli unici che sono ancora in piedi, cioè quelli della caserma della guardia di finanza di Coppito, in maniera che le telecamere non possano non inquadrare! Credo sia l'unico sistema per far vedere all'Italia tutta (e speriamo anche all'estero) come stanno le cose...forse..
Vi sono vicina e vi abbraccio
Sandra
Sandra,
la stampa è prona. Gli Aquilani sono proni davanti al potere assoluto. E rassegnati. Con il miraggio delle casette di cartone al prezzo di ville di lusso.E non capiscono che quelle case le paghiamo NOI tutti. E continuano a dire grazie di ciò che ci è dovuto e che non ci viene dato. La città è piena di forze dell'ordine. Nulla si può scrivere sui muri, men che meno su quelli della GF. E' persino difficile manifestare. I cittadini consapevoli hanno scelto la strada della partecipazione dal basso. Sarà lunga, ma son certa che porterà a qualcosa. Abbiamo bisogno di crederci.
La foto della strada in cui è il tuo negozio fa venire il groppo in golla, ma bisogna guardare in facia la realtà.
E' molto triste tutto quello che accade a voi e alle vostre vite. E' altretanto triste che i potenti che hanno visto da vicino quelle macerie e ha avvicinato il vostro dolore, non abbiano provato la giusta empatia per smuovere mondi e fondi in maniera tempestiva, ma sopratutto ascoltandovi sulle cose da fare.
Spero che troviate ogni giorno la forza di andare avanti.
Un grande bacio e ricordati che vi aspetto per il tartufo.
Promesse. Anche se mantenute prenderanno il sapore di una generosa concessione. Qui si parla di diritti! Nessuno dovrebbe avere la faccia tosta di presentarsi a riscuotere pubblici ringraziamenti per ciò che è dovuto.
Ciao, Simonetta
Credo di poter capire gli Aquilani. Quando si è perduto tutto, quando non si ha più niente se non i ricordi e la disperazione, il primo sentimento, dopo la rabbia, è la rassegnazione. Ho un ricordo tangibile di questo per l'alluvione che colpì la mia città tanti anni fa. Ero una bambina, ma non potrò mai dimenticare gli occhi di mia madre e la silenziosa rassegnazione dei miei concittadini. Quindi non mi sento capace di colpevolizzare gli Aquilani per questa mancanza di ribellione verso le istituzioni. Saranno casette di cartone, ma son pur sempre meglio dello spettro del niente. Il male è che le istituzioni questo lo sanno e di questo fanno la loro arma più potente.
Spero vivamente che sempre più cittadini, non solo abruzzesi, prendano consapevolezza di come veniamo manipolati e trovino il coraggio e la forza di far valere i propri diritti. Sarà lunga, ma anch'io ho bisogno di crederci, insieme a voi.
..mà, probabilmente è in cantiere il proggetto:
ricostruzione dello B.A.S.I.L.I.C.A D.I.
C.O.L.L.E.M.A.G.G.I.O.
con scoop al mondo intero: "solo quest'evénto tragico, ci ha pèrmèsso di rinvènI!rè diètro l'organo barocco quello che sènza dubbio siamo cèrti, assolutamente cèrti, sia
I.L. S.A.C.R.O. G.R.A.A.L. !!
oooooooooooooohhhhhhhhhhhhhh!!!!!!
Berea dor
Decisamente la più veloce ricostruzione della Storia nazionale, degna del miglior presidente del consiglio degli ultimi 15.000 anni. Ti abbraccio forte forte forte!
mi viene solo da piangere.....
Sono passata all'Aquila domenica, di ritorno dal No-B day, con il mio ragazzo che ha fatto lì il servizio militare e si sente un po' aquilano anche lui. Ce ne siamo andati con tanta tristezza... Un abbraccio e l'augurio che le cose cambino presto in meglio. Ciao
Immagini eloquenti che non mi spiego come possano essere non "ascoltate" in luogo di tutte quelle menzogne che vengono vomitate da Bertolaso, dal Cav e dai media compiacenti.
Nessuno ha più occhi per vedere ed orecchie per saper davvero ascoltare.
Ti abbraccio forte
Daniele
io amo L'Aquila... e sono sempre più triste, perchè nessuno vuole aprire gli occhi..
Chi non crede in Berlusconi sarà distrutto.
leggo sempre questo blog e mi sento sempre più impotente
amo l'aquila dal profondo della mia anima.... sono orgogliosa di avere radici abruzzesi... mi illumino quando si parla dell'aquila e di tutta la sua provincia...
solo che più dello sdegno, più delle donazioni, più del far sapere che ci son ancora solo macerie non mi riesce di fare e quasi me ne vergogno...
vedo collemaggio distrutta... piazza sallustio... macerie... i portici imbrigliati... non lo so... è un incubo...
e poi vedo quello che sorride e più sorride più mi sento presa in giro... più monta la rabbia... protesto! protesto come? sdegno...
rivoglio l'aquila!! la rivoglio così come era... bella... bella... bellissima...
A piazza Montecitorio non eravamo in moltissimi. Però passare di là era utile per avere il quadro della situazione.
Di fronte alla Camera c’è l’Ufficio del garante per la privacy. In sala si svolgeva l’assemblea nazionale dell’Anci, l’associazione dei comuni italiani: http://www.asca.it/regioni-FINANZIARIA__ANCI__DOMANI_IN_PIAZZA_MONTECITORIO_CONSIGLIO_NAZIONALE-451768--.html
A nessuno dei sindaci della provincia aquilana che manifestavano fuori è venuto in mente di mettersi la fascia tricolore e di entrare per far presenti le proprie esigenze, e magari mettersi alla testa dei colleghi che andavano a parlare con Fini per la finanziaria, o portare tutti gli altri in piazza per solidarietà. E così alla Camera sono andate due delegazioni autonome che si ignoravano e ignoravano i rispettivi problemi.
Due passi più in là, nella sala Santa Chiara del Senato, si svolgeva un convegno su L’Aquila e la ricostruzione dove parlavano il sindaco Cialente e la presidente della provincia Pezzopane: http://www.italianostra.org/eventi/segnalazioni/images/laquila_questioni_programma.pdf
Ma persino in quel luogo nessuno sapeva della manifestazione, e tantomeno è stato invitato a parteciparvi.
In compenso tra i manifestanti si sono fatti vedere quelli che si vantano di tenere le fila tra i vari tavoli, i soliti Bersani, Franceschini, Casini. Un assistente di quest’ultimo girava chiedendo voti. E’ stato costretto a andarsene con la coda tra le gambe, nonostante gli inviti di Bersani a star tranquilli.
Alla fine in piazza è stato lasciato l’alberello dei doni. Sotto spiccava il pacchetto delle balle di Natale. Grandissime balle concentrate di puro governo. E con i fiocchi.
Grazie Giovanni della tua cronaca puntuale. So che erano in pochi. Non si organizza una manifestazione in due giorni. Ma noi cittadini consapevoli sappiamo bene che non abbiamo bisogno, ormai, dei politici. E tanto meno vogliamo essere strumentalizzati. Si va avanti. Dal basso. Cercando di smuovere le coscienze. Soprattutto degli Aquilani che sono, ora come ora, i primi grandi assenti.
pure mensonge que de reconstruire des racines ,une generation est partie !
tino liege
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