giovedì 6 maggio 2010

L'emergenza



Ci si abitua a tutto. Anche a non avere più nulla. Anche a vivere in una città fantasma. Dove ogni cosa,la minima, è difficoltosissima. Ci si abitua a non avere più alcun punto di riferimento. Ci si abitua all'idea di dover ricominciare, da capo, una vita nuova. Ci si abitua alle macerie. E alle case distrutte. E ad un nuovo orizzonte. Ci si abitua persino a vedere la rassegnazione passiva di coloro che hanno subito il tuo stesso dramma. E tacciono. Pensando che ciò sia meglio. O maggiormente conveniente. Ci si abitua a chi, pur nella disperazione, continua a non farsi domande. E ad accettare quello che gli viene calato dall'altro. Ci si abitua a cercare, ad ogni costo, di comprendere e giustificare le loro motivazioni. Poi, alcune cose si tenta di dimenticarle. Si tenta di non pensarci, per non impazzire di rabbia. Si tenta di guardare avanti. Ma un film ti riporta indietro di pochi mesi. Ti riporta indietro a quando qui la democrazia e i diritti fondamentali dell'essere umano sono stati calpestati. Quando sei stato solo, di fronte ad una cosa tanto più grande di te. E non sei fuggito perché sentivi che un'ingiustizia tanto grande doveva essere combattuta. E raccontata.Non ce l'hai fatta a far finta di nulla. A delegare ad altri la rivendicazione dei tuoi diritti. O a calpestarli tu stesso, guardandoli da lontano. La cosa peggiore che questo terremoto mi ha inflitto, credetemi, non è stata la perdita delle cose e della vita di prima. La cosa peggiore è stata la violenza che abbiamo subito da parte del protettore invasore. Violenza della quale la nostra terra e le nostre anime porteranno le stimmate per sempre. E per riaprirle, e farle sanguinare, basta il film di chi qui c'è stato. A vedere cosa ci hanno fatto.
Ero prevenuta verso il film di Sabina Guzzanti. Non chiedetemi perché. Non lo so. Forse pensavo ad una sorta di spettacolarizzazione del nostro dramma. Non mi fidavo. Per questa ragione non l'ho mai avvicinata durante le riprese. L'ho evitata. Ieri, invece, all'anteprima, ho visto l'intelligenza di chi il nostro dolore lo ha capito e rispettato. E illustrato. Illustrato come io stessa avrei fatto. Con qualche sorriso, una risata sommessa. E tanta verità.Nuda e cruda. Quella verità che nessuno ha visto fuori da qui.Andate a vederlo, se volete capire davvero cosa ci è accaduto, subito dopo quei trentasette secondi. E per essere preparati ad affrontare una situazione simile. Può accadere a tutti. Credetemi. E non serve un terremoto. Basta un grande evento nella vostra città. O una qualsiasi emergenza dichiarata dalla presidenza del consiglio.

27 commenti:

giusi ha detto...

Così i filmati vanno molto meglio. Baci. Giusi

mapi ha detto...

ciao sono Mapi...un ingegnere ora anconetano ma liceale al Domenico Cotugno..tanto tempo fa.
Son tornata ora a l'aquila chiamata dai miei amici vista l'esperienza di ricostruzione post sisma che abbiamo noi marchigiani.
Ben vengano tutti quelli che levano gli occhiali rosa delle tremende casette e fanno vedere realmente cos'è una città..meravigliosa..devastata prima dal terremoto e poi dalla politica.
Combattiamo tutti insieme, noi tecnici che ci siamo rimboccati le maniche vicino a Voi e Voi aquilani per sfatare il motto ..immota manent....
mapi

Anonimo ha detto...

Penso che lo vedrò. Spero che molta gente cominci a ragionare dopo la visione di questo film

sally ha detto...

Un racconto che ti prende, dall’inizio alla fine. E noi aquilani abbiamo pianto, riso, applaudito. E’ un racconto che si beve e disseta. Didattico.

questo è stato

stellarossa ha detto...

spero di vederlo IN UN CINEMA qui a Torino.
Ma non ne sono sicura..anche i cinema hanno padroni!

maryvaleriano ha detto...

Wow! Questo è un film che serve. non vedo lò'ora di vederlo. Ci sonno tante, troppe cose che non sapiamo affrontare e che magari ci tocherano, come è accaduto a voi.

Anonimo ha detto...

Anna, vorrei tanto vedere il film della Guzzanti, ma, vivendo in Australia, vorrei sapere dove potrei comperare - via internet - il dvd.
Grazie e ... all the best!
Roberta da Sydney

Anonimo ha detto...

Ieri non so se hai visto Annozero. Hanno mandato in onda degli spezzoni della Guzzanti che faceva la parodia del nano nel centro storico. Grandissima!

Rebelde ha detto...

Cara Anna, sono felice di leggere che ti sei stabilita in una casa che ti permette di ricominciare da lì la ricostruzione della tua vita. E' un gran passo.
Per quanto riguarda la Guzzanti mi fa piacere che ti sei ricreduta sul pregiudizio a cui accennavi perchè è un' artista e una persona molto intelligente e mai sarebbe caduta in un egoistico tentativo di spettacolarizzazione della vostra tragedia, trasformandola finalmente nella tragedia di tutti gli italiani. Speriamo che il film possa essere visto da moltissimi.
Un caro saluto e un immenso in bocca al lupo.
Aldo

carlo di figlia pignatello ha detto...

SONO CARLO DI FIGLIA PIGNATELLO,ABITO A VIAREGGIO,SONO NATO A MISTRETTA.-NON E' LA PRIMA VOLTA CHE NON PUBBLICATE I MIEI COMMENTI. VI CHIEDO COME MAI?
GRAZI PER UNA VOSTRA RISPOSTA.
carlo di figlia pignatello viareggio-mistretta

Anna ha detto...

Bah, Carlo....
Innanzitutto mi chiedo perchè ti rivolgi a me dandomi del voi.
I commenti vengono pubblicati automaticamente su questo blog, se in riferimento a post pubblicati nell'ultima settimana. Diversamente, ho attivato la moderazione, unicamente per essere avvisata e non perderne alcuno. Posso garantirti che pubblico tutto quello che arriva. Probabilmente sarà un tuo problema.

Anonimo ha detto...

Mi spiace che v'abbiamo dato anche i soldi per la ricostruzione... ingrati, farabutti comunisti

Prof. Acquisto ha detto...

Che rabbia, cara Anna, quei sorrisi volgari, quelle parole taglienti, quella superficialità che rende l'uomo un mostro. Un abbraccio forte. Miryam

Anonimo ha detto...

@ Roberta da Sidney,

intanto aspetta che esca il DVD, e speriamo che esca con codifica 0 (zero),
se esce con la 2 è inutile che tu lo compra, voi siete regione codifica 4,
ma puoi comprarlo lo stesso, però devi farti una copia personale con codifica o 0 o 4, per fare questo,
cambia la regione prestabilita nel tuo personal computer con la due (intanto te lo vedi) con un programma di masterizzazione serio, acquisisci "l'immagine DVD" , poi reimposta la tua regione e masterizza, attenzione non puoi fare tanti cambi di regione...(MAX 5) il masterizzatore poi ti rimane fisso su di una codifica.....
per comprarlo... ...dai!... cerca un po' nei siti e-commerce italiani dedicati, e!...




boomerang

Anonimo ha detto...

@ anonimo dispiaciuto,



bè, arruolati, e vieni a dare il cambio ai presidi militari con blindati che abbiamo tutt'intorno alla città occupata di cui non è stato ricostruito niente, almeno servi a qual"cosa" per cui lo stato sovrano ne paga i servigi,





quello di sopra (spero)

thepolloweb ha detto...

Complimenti per la dichiarazione sul comunismo odierno che hai a lato nel blog
Mai letto nulla di piu sensato , vero ed attuale sul comunismo di oggi e sopratutto espresso in na sintesi eccezionale.

La pubblichero sul mio blog e spero non ti dispiaccia
Ancora complimenti
Grazie Ciao Max

Anonimo ha detto...

regime.exe

fascismo 2.0

while ugly old men fuck under age teens, our lives are worth nothing....

chinaski

Ahmadinejad ha detto...

@imbecille delle 15:06 Mi spiace che v'abbiamo dato anche i soldi per la ricostruzione... ingrati, farabutti comunisti

CHI HA DATO I SOLDI E PER COSA?

i soldi li hanno dati i contribuenti (Pantalone), che lavorano e pagano le tasse; non certo i ruffiani papiminchias evasori, intrallazzatori e tangentari

questi soldi – doverosi - non sono stati dati agli aquilani per la ricostruzione delle proprie case, ma per mandarli in comodato d’uso, sradicandoli dal loro tessuto, in quartieri ghetto in costruzioni di cartapesta, per antisismiche che siano, dallo scandaloso costo (pagato sempre dai pantalone contrapposti ai papiminchias) di € 2.600/mq, che ha fatto tanto la felicità di quella cricca di banditi (così definita in intercettazioni telefoniche) che ben abbiamo conosciuto (i media di regime, pur volendolo, non hanno potuto nascondere l’evidenza); quella stessa cricca che ne otterrà fra qualche tempo ulteriore vantaggio quando per stare nei lager/dormitori si dovrà pagare per un affitto/riscatto.

Svuotati la bocca dallo sterco e connettile il cervello, prima di parlare

Anonimo ha detto...

Ho vissuto in tendopoli dall'8 aprile al 10 ottobre e ho bevuto caffè tutte le mattine. Nella mia tendopoli c'erano distributori automatici di bevande e la mensa distribuiva tè caldo dopo cena e caffè la mattina. Non ho mai incontrato "l'onorevole" Lolli in tendopoli, perché immagino che stesse a farsi servire cocacola con ghiaccio in un albergo. Ho molta stima di Serena Dandini, ma in questa occasione ha sentito solo una versione dei fatti, quella che le faceva più comodo sentire

Anna ha detto...

@Anonimo,
sono contenta che nella tua tendopoli ci fossero caffè e coca cola.
In molte non c'erano, e questo te lo dico perché l'ho visto. Il tutto era a discrezione dei capi campo. Più o meno duri. Più o meno inflessibili.Le immagini di molti video che riporto qui ne danno testimonianza. Il nostro territorio è stato militarizzato. Per mesi e mesi abbiamo avuto solo ordini da rispettare. Sulla nostra terra. Nelle nostre case.E, come sai bene, è ancora così. Io non posso accedere a casa mia poiché le camionette di militari sono a presidio del centro storico. Dicono di farlo per la nostra sicurezza. Di certo non per quella dei ladri che impazzano dappertutto. Credo che tu sappia anche questo. Comunque questo spazio è aperto per raccogliere la testimonianza di tutti.
Se vuoi raccontarci la tua, sarò felicissima.

Su Lolli mi trovi pienamente d'accordo.C'è da dire, però, che è stato l'unico che in parlamento ha speso parole per la nsotra causa.

Anonimo ha detto...

eh eh...per far capire...leggete un po' questo commento preso dal gruppo fb http://www.facebook.com/group.php?gid=125567127456798#!/group.php?gid=125567127456798&v=wall


Sono lucano di potenza. Negli anni 80 abbiamo avuto anche noi un terremoto devastante che ha colpito la provincia di potenza e l'irpinia- provincia di avellino. I nostri terremotati sono rimasti nelle tende e poi nelle baracche di lamiera per 15 anni. Ma la guzzanti non l'abbiamo mai vista....

bibliomatilda ha detto...

Difficile parlare di un evento talmente drammatico senza averlo vissuto mai, per questo, non posso, né voglio dir nulla sull'evento in sé. E' molto chiaro, invece, il tuo discorso e il rifiuto, da parte delle persone pensanti, di subire passivamente l'invasione del protettore-padrone e la sua dannata abitudine di nutrirsi del dolori altrui, di farne alimento per sé, per la sua smisurata fame di potere, di fama, di consenso.
Amaro e triste, eppure, io credo, tragicamente vero, constatare che sono molti, troppi, coloro che reagiscono, se non approvando, tacendo, per paura, per conformismo, per pigrizia o esagerata tristezza. Sabina Guzzanti è brava, intelligente e acuta, non da oggi.
Nel mio blog, alla pagina:
unabiblioteca.splinder.com/archive/2009-04,
avevo chiamato "Avvoltoi" lui e il suo entourage di protezione civile con a capo il Bertolaso, il "risolutore di problemi".

Sono contenta di aver letto il tuo intervento, dall'interno, diciamo così, e ti esprimo ammirazione per la chiarezza delle tue parole e solidarietà. Ciao, Tiziana.

Anonimo ha detto...

W DRAQUILA!

ulivinico ha detto...

Ho visto ieri il film,
davvero ben fatto. Non mi ha deluso; pensavo che la Guzzanti fosse un pò troppo strafottente come quando fa satira, invece il film è davvero "ben pesato". Anche se per me, grazie a blog come il tuo, erano cose già note...eh beh, le facessero vedere ai tg delle 20...ma allora non saremmo in un paese del 5° mondo come l'Italia.

Alligatore ha detto...

Ho visto il film e l'ho trovato strano e onesto. Sembra di essere su Marte, invece è l'Italia di oggi.

Anonimo ha detto...

'Lei ce l'ha una madre?'
'Si'
'Eh, mannace mammeta!'

Quella parte è troppo forte, in sala è scoppiata una risata corale ed un applauso come se la signora fosse lì. Il film mi ha toccato, ho scoperto cose di cui ignoravo l'esistenza

astrid ha detto...

ho visto ieri il film e sono uscita dalla sala con tanta rabbia, rabbia impotente purtroppo. in alcune scene ho anche pianto. vorrei che lo andassero a vedere quelli che so già che non lo andranno a vedere.