lunedì 31 dicembre 2007

Buon anno!


Ci sono nuvole, nebbia, a tratti il sole; non è freddo, alle ore quindici, sette gradi, incredibile per una città polare come la mia, ma il gelo arriverà con il buio, ne sono certa.Cena tranquilla a casa : io e il Bepi, la carabiniera in gonnella, l'amata sorella ed una splendida nipotina di quattordici anni. Un solo uomo fra quattro donne : il Bepi gongola, ed anche noi; lo coccoleremo e saremo coccolate. Fra poco inizierò a praparare la cena, non un cenone, ma cose buone : una bella selezione di formaggi, da accompagnare con mostarde e miele, la zuppa di lenticchie, come da tradizione, il famoso roast beef, mio piatto forte, con patate e verdure. Poi i dolci delle feste, fra cui spiccherà il panettone irrorato dal mio altrettanto famoso "squaglio" di cioccolato. Roba da cardiopalma, ma chi se ne importa, dal sette dieta ferrea. A mezzanotte ci saranno i fuochi, i nostri. Un marito napoletano non può esimersi ed esimerci dai botti, ma non quelli pericolosi, solo le luminarie : un fuoco d'artificio in piena regola, dove il regista è lui e noi gli spettatori entusiasti. Torniamo tutti bambini, sul terrazzo, infagottati in piumini, sciarpe, guanti e cappelli, a guardare il cielo illuminato dai nostri colori. Battiamo le mani e gridiamo "ohhhhhhhhhh", ridendo alle nostre luci.
Buon anno cari amici, tanta felicità. Vi sento un po' miei.
La vostra.
Anna

venerdì 28 dicembre 2007

Anno nuovo


Buoni proponimenti per l'anno nuovo che arriva (già so che saranno tutti disattesi) :
1. Iniziare una dieta ferrea a partire dal giorno 7 gennaio p.v.
2.Iniziare una frenetica attività fisica che prevede corsa, palestra,piscina e chi più ne ha, più ne metta.
3.Fumare meno con metodo a scalare.
4.Dedicare più tempo alla carabiniera in gonnella (leggasi mamma ottantasettenne)
5.Non arrabbiarmi più per gli eventi sui quali non posso intervenire personalmente per modificarne il corso.
6.Trovare il tempo e la voglia per dedicarmi alla lettura di almeno un libro al mese (ne ho tantissimi, comprati e mai letti)
7.Organizzare il mio lavoro con metodo e seguire alla lettera il programma attentamente studiato senza ridurmi sempre all'ultimo momento, disperata e affranta con l'unico desiderio di sbattere la testa contro il muro.
8.Portare pazienza con i miei clienti senza introiettare i loro problemi
9. Smetterla di pensare che, sul lavoro, devo sempre essere super efficiente e deus ex machina della situazione: anche io sono un essere umano e posso avere le mie defaillances.
10. Fare un check up completo.
11.Acquistare quello splendido piumino rosso fuoco che ho puntato in vetrina e che conto di portarmi a casa a prezzo di saldo.


domenica 23 dicembre 2007

Gli auguri servono sempre, anche se è Natale.

Auguri a tutti voi, di serenità e di voglia di sperare, sempre.
Con tutto il mio affetto.
Anna

venerdì 21 dicembre 2007

Peace and love


Stamattina ho iniziato la giornata ridendo, e questo non è poco, visto il periodo natalizio e le varie ambascie. Scopro su internet, e mi rincresce vivamente di comunicarvelo solo all'ultimo momento, che per domani è stato indetto il Global Orgasm Day. Trattasi di una giornata mondiale volta ad auspicare la pace nel mondo. Le intenzioni sono senza dubbio ottime, ma il modo di manifestarle quantomeno inusuale. Orbene, domattina, 22 dicembre, alle ore 06.08 tutta la popolazione mondiale è invitata ad avere un orgasmo sincronizzato per donare pace e serenità all'umanità ed energia positiva alla terra. E' importantissimo, però, per la riuscita dell'evento, concentrarsi intensamente e pensare alla pace proprio nel momento culmine della nostra performance.
Pare che l'orgasm day sia alla sua seconda edizione e che quella dello scorso anno abbia avuto un enorme successo.
Come giustamente mi facevano notare, è già tanto difficile sincronizzare un orgasmo all'interno di una coppia : 'sta cosa mondiale, proprio tutti insieme, mi sembra un'impresa teutonica.
Per tacer del fatto di dover raggiungere l'acme del piacere pensando a Madre Teresa, Ghandi, la Benny XVI e così discorrendo o ai raid aerei degli amici Americani.
La vedo dura: in genere la mattina mi sveglio molto presto, domani guarderò mio marito e decideremo il da farsi, ma sono sicura che opteremo per il "mega colazione day", di quelli con cornetti, torte, spremute di arance e altre meraviglie. Anche quello è un orgasmo, ci sincronizzeremo sulla brioche!

giovedì 20 dicembre 2007

La mia città


Mi è giunto l'invito a parlare della Fontana della Rivera, monumento simbolo e vanto della mia città, L'Aquila.

Si tratta indubbiamente di un'opera originalissima ed unica nel suo genere. La sua costruzione è databile al 1272, come ci informa una lapide di chiara fattura trecentesca inserita nella parte centrale, ad opera dell'architetto aquilano Tancredi da Pentima su commissione del governatore regio. Per noi aquilani sono Le 99 cannelle, luogo magico. Diagonalmente, incassata nella terra, coronata da alberi e vigneti, si dischiude verso l'infinito nel suo spazio introverso. Immaginate un grande sito cinto da mura perimetrali, erette nel XV secolo, nei colori bianco e rosa della pietra che si sposano con l'azzurro terso del nostro cielo. Una scalinata di ciottoli vi conduce nel piazzale ai bordi del quale sorgono i vasconi in pietra sormontati da 99 mascheroni in pietra anch'essi, tutti diversi tra loro, che rappresentano uomini, donne, satiri, guerrieri ed animali che si alternano alle tipiche formelle abruzzesi scolpite in rosoni circolari a quattro foglie o a girello. Quei volti sono ora seri, ora beffardi, ora grotteschi, ora ironici : una realtà nella quale perdere la propria immaginazione.
L'originalissima forma trapezioidale ne esalta la particolarità : fu costruita per essere un lavatoio e tale rimase fino agli inizi dello scorso secolo. L'acqua, sempre gelida, anche in piena estate, fuoriesce dai mascheroni per confluire nei vasconi sottostanti in un perenne festoso gorgoglio. Circoscritti in questo luogo, comprendiamo che abbiamo varcato la soglia di un sito che è un territorio artistico, mistico e atemporale dove l'acqua coniuga ed armonizza sapientemente le volumetrie.


Con le sue 99 Cannelle essa richiamerebbe il numero dei castelli del contado che contribuirono alla fondazione della città e che edificarono ciascuno una piazza con una chiesa e una fontana. I volti sarebbero quelli dei Signori chiamati a raccolta da Federico II di Svevia. Il monumento, quindi, assurge a simbolo dello sforzo comune dei fondatori e del loro sodalizio


La misticità dell'opera, nella città dei Cistercensi, grandi conoscitori dei segreti della scienza, dell'astronomia, dell'ingegneria e dell'architettura e del loro braccio armato, i Templari, è accresciuta dal fatto che nessuno, ancora oggi, conosce la sorgente principale che alimenta la fontana. La leggenda continua narrando dell'uccisione e successiva sepoltura al centro del pavimento della fontana del Maestro Tancredi da Pentima, monaco cistercense e grande architetto,il quale fu così punito quando affermò, una volta conclusa l’opera, di poterne riprodurre delle altre.

La fontana si presta alla visione da due punti di vista differenti e meravigliosamente dissociati: il primo è quello unitario , di tipo aereo, a volo di uccello, tanto che é proprio dal di fuori della sua struttura che se ne conosce la visione compatta, il secondo è quello interno dove si entra in contatto con un centro fissato dentro lo spazio che ci permette di ruotare di 360° all'interno dell'opera. Questa possibilità di osservazione ,che mette in relazione la terra e l'aria attraverso un rimando di punti, ne definisce, come per magia ,il volume: una forma totalmente e volutamente aprospettica.












lunedì 17 dicembre 2007

Qualcuno era comunista

http://www.youtube.com/watch?v=emoFu3iejiQ

Come non amare Gaber! Se avete dieci minuti, cliccate sul link ed ascoltatelo : lì ci sono io, ci siamo noi e le nostre illusioni e disillusioni. Noi, gabbiani ipotetici. Questo è senso di appartenenza.

Buon inizio settimana a tutti, suvvia... il Natale passa presto.

venerdì 14 dicembre 2007

Quando Babbo Natale non c'era


Va bene, mi faccio male? Parlo del Natale? Ma sì, affondiamo il dito nella piaga. Detesto il Natale, credo che lo abbiate capito: mi intristisce in maniera spropositata, potrei conoscere anche i motivi di tanta avversione, anzi, li so, ma non è di questi che voglio parlare. Parlerò invece di Babbo Natale, questo sconosciuto. Sicuramente i miei lettori più giovani scorgono in lui una figura familiare: il caro vecchio pancione che porta i regali ai bimbi buoni. Ma, ai miei tempi, quando io ero bambina, del succitato vecchietto qui in Italia, per lo meno in quella del sud, non se ne ravvedevano tracce. Il Natale arrivava senza regali per i bimbi, nessun brav'uomo scendeva dal camino con una pesante gerla ricca di doni. Il Natale era la festa della famiglia : ci si riuniva, si mangiavano cose buone che normalmente non si trovavano sul desco quiotidiano, si giocava a tombola, segnando i numeri sulle cartelle di cartone con le bucce dei mandarini, frutto natalizio per eccellenza, e si vincevano caramelle e torroni. Poi a mezzanotte si andava a messa e si cantava. Di regali neanche l'ombra. Noi bambini scrivevamo una lettera ai genitori , vergandola su bellissime "letterine" (così si chiamavano, nulla a che vedere con le odierne veline ed affini) ricoperte di fantastici brillantini che facevano tanto festa. Si compravano in cartoleria con i soldini messi da parte durante tutto l'anno. Facevamo grandi promesse su queste missive: riconoscevamo i nostri errori e promettevamo di essere più buoni, senza aspettarci nulla in cambio. Il Babbo Natale inaugurò, più tardi, l'era del consumismo, quella dei regali inutili diventati, anno dopo anno, pesante incombenza alla quale difficilissimo sottrarsi. I regali per noi bambini arrivavano il giorno dell' Epifania, ma questa è un'altra storia, della quale parlerò il 6 gennaio, forse.

lunedì 10 dicembre 2007

Non toccate gli intoccabili


Ah, ecco, ora ho capito. Mi sembrava strano che il programma di Daniele Luttazzi fosse stato sospeso perchè citava un Giuliano Ferrara dentro una vasca, coperto di escrementi. Ferrara forse è intoccabile, ma c'è un altro vero intoccabile. Nulla di nuovo sotto questo cielo : la santa Benny XVI si agita fra i suoi ermellini e lo Stato italiano si genuflette, come sempre.

domenica 9 dicembre 2007

L'araba fenice

Ricordate Marianne Faithfull? La bellissima sacerdotessa del rock eccessivo nella Londra degli anni '60? La compagna di fumo, droghe e sbronze di Mick Jagger? Quella di "Sister Morphine", scritta insieme con Jagger e Keith Richards ? Da allora Marianne è morta e risuscitata molte volte: amante di questa o quella rock star, drogata, redenta, poi di nuovo drogata,poi redenta di nuovo, comunque e sempre maledetta.. Una donna coraggiosa, in sfida perenne con la vita, un oracolo della controcultura di sempre.
Ultimamente ne avevo perso le tracce, fin quando ieri me la sono ritrovata così,inaspettatamente, al cinema, protagonista del film IRINA PALM, del quale nulla avevo letto, diretto da Sam Garbarski, regista a me sconosconosciuto fino ad ieri.Irina Palm è uno di quei film che, quando esco dalla sala cinematogratica, mi fanno affermare che non ho sprecato il mio tempo,che sono stata bene: un film che mi ha lasciato qualcosa. Non è certo un capolavoro, ma è da vedere. Eccola Marianne, fuori da quella vita maledetta, donna sessantenne, donna vera, ma ancora e sempre diversa. La pellicola fonde mirabilmente la tragedia alla commedia, si ride, si piange, si riflette. Il personaggio è affascinante, tutto affidato ai primi piani, più che alle parole: donna semplice, rassegnata e scontata, che, per esigenze contingenti e tragiche, entra in un locale di Soho , il "Sexy World" e si avvicina, con stupore inizialmente rassegnato, poi con pervicacia ed, infine, con amore ad un mondo lontanissimo da lei.Se potete, gustatevi questa Maggie, insospettabile Irina, in una stanzetta nuda : un buco in una parete, una luce da accendere per dare un segnale di disponibilità, del denaro che scende come in un juke box di altri tempi, un flacone di gel, dei fazzolettini di carta e le sue mani calde e morbide come il velluto che iniziano le danze, regalando piacere a uomini sconosciuti. Un film delicato e dolcissimo, nonostante il tema scabroso, che ci regala sorrisi e lacrime con una lievità impareggiabile. Maggie troverà , alla fine, se stessa, dando un calcio all'ipocrisia ed alle convenzioni.
Brava Marianne Faithfull, mi piaci perchè sei un'Araba Fenice ed in questo mi sento vicina a te.


http://www.youtube.com/watch?v=qVd75mpTTk8

venerdì 7 dicembre 2007

Non dimentichiamo!

Makwan Mouloodzadeh, venti anni, gay, è stato ucciso, in Iran , la mattina dello scorso 5 dicembre. Non più di dieci giorni prima le autorità gli avevano concesso la sospensione della sentenza, ma è stato ugualmente giustiziato senza che la famiglia, nè gli avvocati difensori fossero avvertiti. Il ragazzo aveva commesso "lavat" (sodomia) con un coetaneo all'età di tredici anni. Il suo non è che l'ultimo anello di una lunga catena di morte : dal 1979 ad oggi in Iran sono stati giustiziati 10.000 omosessuali.
Questo è un vergognoso oltraggio che fa scempio dei diritti umani, la comunità internazionale non può e non deve restare indifferente, unendosi all'assordante silenzio della Chiesa e delle istituzioni.
Non arrendiamoci, non dimentichiamo! Deve sollevarsi una ferma protesta a livello internazionale che imputi ad Amadinejad e al suo Governo una condanna per crimini contro l’umanità.





mercoledì 5 dicembre 2007

E il cielo è sempre più blu

Vi voglio mostrare alcune immagini della mia città, L'Aquila.


La Basilica di Santa Maria di Collemaggio: splendido esempio di medioevo abruzzese con uno dei rosoni fioriti più belli d'Italia







Il Forte Spagnolo: mirabile architettura militare del XVI secolo. Per noi aquilani "Il Castello"











Porta Bazzano: uno dei varchi di accesso alla città fortificata.





Io abito sull'erta gradinata........




La Basilica di San Bernardino: chiesa rinascimentale del 1520-1540















La Fontana Luminosa, esempio di architettura fascista. Sullo sfondo i nostri monti innevati.
La città è davvero bella e questi non sono che piccoli esempi degli splendidi monumenti che racchiude, ma ciò che vorrei invitarvi a guardare è il cielo.
Quello è il nostro cielo, quello è il cielo che vedo oggi, il mio cielo : l'essenza del blu.
Come non essere felici?

lunedì 3 dicembre 2007

Eccomi qui, Artemisia!

La cara Artemisia http://artemisia-blog.blogspot.com/ (ho un'invidia pazzesca per tutti voi che fate quella cosa miracolosa :nome del blogger, clicchi su e si apre il suo spazio. Bah, ci ho provato, non ci sono riuscita, me ne sono fatta una ragione) la cara Artemisia, dicevo, mi ha invitato a rispondere ad alcune domande che fanno parte di quelle "interviste itineranti", come le chiama lei, catene insomma. Inutile dire che le catene non fanno per me, spirito libero per definizione ed autocompiacimento, ma risponderò ugualmente perchè credo che possa essere interessante sapere il perchè dell'esistenza di un blog. Nessuno è invitato a raccogliere l'iniziativa, se volete farlo sarà solo per vostro piacimento, come enuncia anche la succitata carissima Artemisia nel suo post.
Allora, si inizia.

Chi o cosa ti ha spinto a creare un blog?
Confesso che fino allo scorso marzo frequentavo pochissimo il mondo dei blog, li trovavo poco interessanti. Mio cugino Lello, che vive a Londra, ne aveva uno, visitavo il suo per sentirlo più vicino. Attraverso quello conobbi Rita, prima virtualmente, poi di persona. Il nostro incontrarci su internet era occasione di rilassamento, scambio di battute,puro divertimento insomma. Rita mi invitava spesso ad aprire uno spazio mio ed io, puntualmente, rispondevo : "bella, non so farlo, non saprei da dove iniziare, non ho tempo". Una notte,era marzo appunto, io e lei su Messenger a ridere e scherzare, piano piano, con una pazienza infinita, l'impareggiabile amica mi aiutò, guidandomi come una bambina, a dare vita al mio blog. Ecco, Rita mi ha messo in mano questo strumento. Ora,ironia della sorte, sia lei che Lello hanno abbandonato i loro blog e partecipano nulla o quasi al mio. Avrà un senso tutto questo? (Rita, grrrrrrrr.....rispondi!)

Il tuo primo post?
Un vero disastro,non riuscivo ad entrare su blogspot, non sapevo cosa scrivere, mostravo solo l'entusiasmo notturno di possedere un blog.(http://miskappa.blogspot.com/2007/03/miss-kappa.html)

Il post di cui ti vergogni di più?
Per natura non sono portata a vergognarmi. Diciamo che non amo i post dai quali traspare la malinconia che a volte mi assale. Mi piace essere allegra e non coinvolgere le persone nei miei stati d'animo negativi.

Il post di cui sei più fiero?
Oddio, fiera mi sembra una parola grossa. Mi piacciono i miei post sull'arte, è un argomento che mi rilassa molto e che affronto sempre con gioia.

Per quanto pensi che continuerai a scrivere sul tuo blog?
Fin quando mi andrà, fin quando mi divertirò, fin quando avrò qualcosa da dire. Senza affanni. Ma poi che domanda? Non so cosa sarà di me domani, figuriamoci se posso rispondere su dopodomani.

P.S. Dopo aver risposto, mi sembra che 'ste domande non siano granché, ma ormai l'ho fatto. Pubblico all'istante, senza pensarci più di tanto.



venerdì 30 novembre 2007

La libertà di Mark Rothko



"Un quadro vive attraverso la compagnia altrui,espandendosi e prendendo vita negli occhi dell'osservatore sensibile"
Questo è quanto scriveva Mark Rothko nel 1947. Questo è quello che ho esattamente sperimentato ieri ,davanti alle sue opere, in mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Il pittore ha sempre ribadito di non considerarsi un astrattista. Mi riusciva difficile compendere la cosa, avendo ammirato le sue opere solo sui libri. Ieri ho capito cosa intendesse significare.
La sua arte non può essere interpretata, è impossibile. Ci si può solo fondere sensorialmente con essa e trasporre su di lei i nostri stati d'animo: solo sensazioni ,quindi, non spiegabili ed esemplificabili. La forza emozionale del colore, e non l'azione gestuale e quindi evocativa, costituisce la grandezza di questo artista.
"L'apprezzamento dell'arte è un vero matrimonio dei sensi. E come ogni matrimonio, se non viene consumato, si giunge all'annullamento". Concordo in pieno.
Ieri ho percepito tragedia ed estasi, anche nell'esuberanza, nella luminosità e nello splendore delle tinte dei suoi dipinti più colorati. Soni quadri intimi e senza tempo: ci attirano, circondano, avvolgono, abbracciano, ma non ci imprigionano, ci lasciano liberi di interpretare a nostro piacimento. La mia conclusione è questa : egli non voleva imbrigliare il suo "io" nei suoi dipinti,voleva bensì che restasse difficile da cogliere, mantenendo se stesso libero e garantendo ai fruitori della sua arte la stessa libertà nell'interpretarla a loro personale ed insindacabile piacimento. E questo non è poco. Soprattutto per uno spirito libero come me.




Autoritratto, 1936

martedì 27 novembre 2007

Ricordi


Sono riemersa!
Acciaccatella, ma parcepisco la lenta risalita.
Grazie amici della vostra solidarietà nei post di commento.
Siete deliziosi.
Grazie grazie, inchino.

Parlerò di cantanti e canzoni del cuore. Ognuno di noi ha una canzone legata ad un amore.
La mia è "Buonanotte fiorellino" di De Gregori. Quella sera, in auto, mio marito aveva l'audiocasseta "Rimmel" e , su quella canzone, ci baciammo per la prima volta. Era il 1975, io avevo diciannove anni ed ero davvero un fiorellino, ci stava bene. Poi di canzoni ne sono passate tante altre, ma quella è rimasta nel cuore, appunto. Ogni volta che la danno alla radio o in televisione c'è un sussulto e, se siamo insieme, ci guardiamo e ci sorridiamo. De Gregori era proprio un bel ragazzo, lo ricordo con i suoi jeans, il suo eskimo, i capelli lunghi. E poi è un artista che non si è mai sovraesposto, sempre parco nelle apparizioni, sempre schivo. Quando ascolto "La storia siamo noi" mi vengono i brividi. Insomma, è uno come me, come noi, di quelli che guardi e ti riconosci: il famoso spirito di appartenenza. L'altra sera era da Fazio a "Che tempo che fa", una delle poche trasmissioni che seguo in TV. Anche lì trovo persone che parlano la mia stessa lingua, gli stessi valori, le stesse icone: senso di appartenenza, appunto. Quando è apparso De Gregori però, era tanto tempo che non lo vedevo, mi è venuto un colpo. Nella mia mente era rimasto quel ragazzo spettinato in jeans ed eskimo: ho visto un anziano signore con la barba bianca ed un tristissimo maglione bordeaux con altrettanto triste camicia a quadri e cravatta. Il tempo passa, non lo vediamo su noi stessi, ma passa eccome. La sua conversazione però è stata piacevole e sommessa : una chiaccherata fra amici. Non ha cantato la nostra canzone, ma io e mio marito ci tenevamo per mano mentre lo ascoltavamo. Noi eravamo , davanti al televisore, ancora quei ragazzi del '75.




sabato 24 novembre 2007

Che fare?


Cosa c'è di peggio della depressione pre-natalizia che avanza? Di quella morsa che mi prende allo stomaco e che mi fa contare i giorni che mi separano da gennaio?

C'è l' ex famiglia reale che chiede risarcimenti impensabili in milioni di euro allo Stato italiano per violazione della Convenzione europea dei diritti umani. Come se i discendenti della nobiltà francese chiedessero a Sarkozy danaro per gli antenati decapitati durante la Revolution.

C'è la "scoperta dell'acqua calda" : mediaset e rai che sistemavano l'informazione politica ai tempi del precedente governo. Come se non lo sapessero già tutti, come se non fosse già lampante, anche agli occhi dei più semplici.
C'è il cavaliere nano che dice a gran voce, in risposta a Fini e Casini che chiedono programmi, che i programmi li lascia a loro, lui hai i voti. E questo è davvero sconvolgente : pensare che esistono persone, tante, che lo osannano su nessuna base, su nessun fondamento.
Cosa fare in questi casi? Armarsi e sparare? Fare finta di nulla? Pensare solo al proprio orticello? Fuggire in Papuasia? O solo resistere, come sempre?

Se non mi leggete per un po', è perchè sono andata in letargo. Se ci sarò, è perchè anche questa volta sarò sopravvissuta.

Per la serie : "anche i duri si rompono le palle e piangono".........

lunedì 19 novembre 2007

Pazza idea.........

Il popolo della Libertà si sgancia da Alleanza Nazionale con una manovra repentina ed inattesa.
Ora reclama a gran voce la nuova legge elettorale ed il ritorno alle urne.
Il partito democratico si è sganciato dalla Sinistra. So bene di essere una folle, ma......... ma non è che ce li ritroviamo tutti insieme alla guida del Bel Paese? Finalmente moderati e felici?
Signori, tutto è possibile, pensateci!

martedì , 20 novembre
P.S. Mio marito, che è un rivoluzionario della prim'ora, quando gli ho esposto la mia idea in proposito, mi ha guardata e mi ha detto : "Anna, almeno qualcuno governerebbe questo Paese".
Dopo essermi accertata che non si fosse fumato di tutto, l'ho guardato basita ed ho iniziato a dubitare che Che Guevara sia veramente esistito. Stasera vado a cena fuori, si festeggia l'anniversario mio e dell'ex rivoluzionario : 32 anni, mica si scherza!!

domenica 18 novembre 2007

Però i test ci azzeccano, a volte!


Non amo fare i test, li trovo noiosissimi, ma oggi ho raccolto la segnalazione di Roberto (http://robertoattimi.blogspot.com/) e mi sono sottoposta ad un fuoco di fila di domande banali, tante! Devo dire che il risultato, il profilo "psicologico" che ne è uscito fuori, è sorprendente: mi ritrae a pennello. Pubblico quindi il testo perchè io non avrei saputo descrivermi in maniera migliore.


Eccomi qua!

Giotto - Cielo stellato, 1303 - Cappella degli Scrovegni
Questo tipo è motivato dalle novità e dalle possibilità che la sua intuizione riesce a cogliere. E' curioso, entusiasta e pieno di interessi. Ha molti amici che lo apprezzano per le sue doti. E' empatico, spesso divertente, capace di capire le motivazioni delle persone. E' anche sensibile ai bisogni e ai sentimenti degli altri che spesso riesce a captare o a anticipare. Generalmente ama circondarsi di persone piuttosto che rimanere da solo. Attribuisce molta importanza al calore dei sentimenti ed è molto leale nei confronti dei suoi amici. E' una persona sensibile che rischia a volte di prendere le cose in maniera troppo personale. E' sensibile agli elogi di cui ha occasionalmente bisogno. Cerca di evitare le situazioni che comportano delle tensioni: fa fatica a sopportarle, a meno che non riesca a vederle come un problema interessante da risolvere. Ama infatti, come tutti i tipi intuitivi, affrontare e risolvere i problemi. Ai suoi occhi non c'è niente che non abbia una qualche soluzione! E' dotato di molta fantasia e immaginazione e riesce spesso a trovare delle soluzioni brillanti e originali. E' indipendente e non è un conformista. Difficilmente si lascia impressionare dall'autorità e dalle regole. Anzi, spesso usa la sua creatività per aggirare le regole se le considera inutili o superflue! La sua funzione inferiore è la sensazione. Questa situazione lo espone al pericolo di non avere i piedi per terra. Ha una gran quantità di idee ma non può essere in grado di valutare se sono realistiche e realizzabili. La sua incuranza nei confronti dei dettagli e dei fatti concreti può portarlo a essere disordinato e a non trovare quello che cerca. Non è generalmente una persona precisa. Detesta la routine e le procedure complicate. Appena una cosa diventa ripetitiva, ha tendenza ad annoiarsi. Ha quindi bisogno di variare le sue attività. Appoggiandosi più al sentimento che non al pensiero, questo tipo rischia di non dedicare tempo sufficiente all'analisi dei problemi, saltando troppo rapidamente alle conclusioni e andando incontro a degli errori. Sul piano del lavoro è più adatto ad avviare dei progetti che a stabilizzarli o consolidarli. E' comunque spesso una persona molto dotata, in grado di fare bene quello che le interessa. Sul piano delle relazioni di lavoro non incontra particolari difficoltà. E' un entusiasta, è interessato ai rapporti interpersonali e sa trattare con le persone.


Per chi volesse scoprire il sui tipo "piscologico" :

Nudi a confronto

Pompei - Casa della Venere in conchiglia - II secolo a.c. Tiziano - Venere di Urbino - 1535 Manet - Olympia - 1863 Tamara de Lempicka - La bella Rafaela - 1927









venerdì 16 novembre 2007

Al peggio non c'è mai limite

Stasera sparo sulla Croce Rossa, me la prendo con Daniela Santanchè.
Eccola qua la bellona, in tutto il suo splendore fresco di chirurgo facciale. Forse non lo sapevate, ma la Signora si ritiene una rivoluzionaria .Dopo essere passata alla Destra di Storace, ha tuonato, con fare mussoliniano, in un'intervista a "Panorama": "Noi siamo l'unico vero partito della destra. Siete voi giornalisti che ingigantite Fini dipingendolo come uno statista, ma sarò io a fare la rivoluzione in Italia".
La novella passionaria non se la sente di buttarsi tutto alle spalle e di condannare il fascismo come "male assoluto", come ha fatto il suo ex ed ora tanto vituperato Gianfranco, impegnato al momento a pregustare le gioie di una matura paternità. "Non siamo un partito moderato, siamo un partito incazzato, con la bava alla bocca, che non darà tregua a chi tradisce», afferma l'esaltata pulzella e riconosce come sua musa ispiratrice, nonchè faro illuminante, la Signora Assunta Almirante che pare l' abbia sempre spronata nel suo cammino.
Il Cavaliere nano ha benedetto il tutto , ponendo il nascente partito sotto la sua ala protettrice e, rivolto ai transfughi, ha affermato "Mi avete fatto venire caldo al cuore, il mio batte all'unisono con il vostro e sono orgoglioso di dirvelo" ."Ti vogliamo un mondo di bene" ha risposto Storace in un turbinio di amorosi sensi. Il partito che vanta cotanti esemplari si attesterebbe intorno al 2%, ma è invitato ad entrare dalla porta d'onore nella coalizione del centro destra. Ciliegina sulla torta è il complimento che Storace ha rivolto alla Signora in questione : "Che grande uomo sei, che uomo di valore, una che le palle ce le ha e non di velluto. Se hai avuto coraggio? No, il coraggio ci vuole a restare in An..." e qui scatta la standing ovation della platea.
Mi domando se questo è quello che ci aspetta quando scoccherà la fatidica ora delle nuove elezioni.
Brrrrrrrrrrrrrrr......mi percorre un brivido di raccapriccio !
Vado a letto.

sabato 10 novembre 2007

Non ditemi che sono pazza, tanto già lo so!


Vorrei parlare dell'emendamento al Senato per l'introduzione dell'Ici sugli immobili della chiesa adibiti ad uso commerciale. Vorrei, vorrei, ma nn lo farò. Lo ha fatto così bene il valente Finazio nel suo ultimo post (http://finazio.blogspot.com/). Vi parlerò allora di parotite purulenta. Spaventati? Meglio la parotite purulenta o i senatori comunisti che si astengono? La risposta a voi. La succitata malattia mi perseguita tra alti e bassi dallo scorso agosto e, in questi giorni, sta dando il meglio di sé con dolori lancinanti, curabili con iniezioni altrettanto lancinanti. Non voglio comunque tediarvi con i particolari , non lo meritate, siete così pazienti a leggermi. Vi parlerò invece del mio rapporto con medici e malattie. Il discorso è molto lungo, ma io, come vi sarete accorti, non amo i post lunghi, quindi cercherò di sintetizzare. Ogni volta che sono malata , e questo è capitato spesso nella mia lunga vita, non vedo il medico subito,ma rimando di giorno in giorno. Nel frattempo, pur non avendo rudimento alcuno di medicina, mi faccio la mia dagnosi che è sempre esiziale. Doloretto al basso ventre? Tumore alle ovaie. Bollicina in bocca? Tumore al cavo orale. Faccia gonfia? Tumore alle ghiandole lacrimali o salivari ,a scelta. Singhiozzo persistente? Tumore all'esofago. E così discorrendo. Dopo giorni in cui mi sono macerata in tali valutazioni, mi decido ad andare dal medico e, a quel punto, sono terrorizzata. Entro distrutta e lì lui, allarmato, mi chiede "cosa c'è?". Io colgo nella sua domanda chiari segni di conferma alla mia supposta malattia e mi siedo sconsolata. Inizio e raccontare e, mentre lo faccio, scruto il suo viso . Ovviamente su quel viso leggo di tutto. Magari il poveretto sta pensando alla pasta e fagioli che troverà al rientro a casa, o alla moglie che lo stressa o a qualunque suo accidente, ma io no, io penso che lui già sa che dovrò morire di un male incurabile. Se malauguratamente mi dice di sottopormi a delle indagini, lì è la fine. Mi vedo già dentro macchinari tubolari nei quali restare ferma ferma, o con delle sonde inserite da qualche parte, e altre facce di medici da scrutare, altri temuti responsi da dover ascoltare, dove le pause di nanosecondi mi sembrano eterne. Quando poi mi dicono che la malattia è risolvibile e che presto guarirò, dopo un attimo in cui non riesco a non pensare "sarà una pietosa bugia?", allora tocco il cielo con un dito e sono pronta a darmi alla pazza gioia. Quindi muoio e rinasco ogni volta che sono malata. Non so se leggerlo come un segno positivo o no, perchè morire è brutto, ma rinascere è meraviglioso. Vi prego caldamente di non considerarmi una folle insanabile, abbiate pietà di me: la prossima settimana dovrò sottopormi ad una TAC ed ad un'altra indagine con sonda nelle ghiandole salivarie e so che sarà una dura prova, ma ,quando mi diranno che non ho nulla di quello che temo, allora brinderò alla salute ritrovata. E' troppo bella la vita per non esserci attaccata così tanto!

giovedì 8 novembre 2007

Io comunista

Si fa un gran parlare di sinistra radicale. Già l'aggettivo mi infastidisce, perchè implica un qualcosa di estremo con un'accezione negativa. Insomma, la si demonizza questa benedetta SINISTRA ed a demonizzarla non è solo l'opposizione che, si sa, fa il suo lavoro, ma anche i rappresentati ,così detti moderati, della coalizione al governo del nostro Paese che la vedono come un fardello duro da portare. Allora io mi domando : ma davvero così estremisti siamo? E pensare che a me sembra addirittura una sinistra all'acqua di rose. Qualche osservatore esterno potrebbe immaginare questi estremisti come agitatori di masse che se ne vanno in giro con i pugni chiusi a gridare "viva Marx, viva Lenin, viva Mao Tse Tung". Ma così non è. Analiziamo cosa vorrebbe, e non riesce ad ottenere, tale estrema propagine di disturbatori . Chiede cose elementari , basilari , universali : dignità e sicurezza nel lavoro, no al precariato e salari giusti; pensioni che consentano di poter vivere decentemente; diritto al reddito ed alle abitazioni; accoglienza,integrazione, cittadinanza e diritti sociali per gli immigrati; pace e tagli alle spese militari; diritti civili e laicità dello stato; tutela dell'ambiente; legalità democratica , con leggi uguali per tutti; lotta alla mafia e alla collusione di quest'ultima con la politica, lotta all'evasione fiscale. Devo sentirmi tacciata di estremismo inconcludente e di attaccamento ad ideologie sorpassate perchè propugno tutto questo? No, ditemelo!

martedì 6 novembre 2007

Addio


"Dire sempre la verità e dare voce a chi non ce l'ha" : questi i principi fondamentali ai quali si è ispirata la Sua opera giornalistica.

Buon viaggio dottor Biagi!

domenica 4 novembre 2007

Paul Gauguin: artista di mito e sogno

Paul Gauguin "Les Parau Parau o La conversazione" 1892

Volevo parlare di Rom e Romeni, ma ho deciso di desistere: molti di voi lo farranno meglio di quanto potrei fare io. La mia posizione mi è chiara : detesto le generalizzazioni e credo che operare sull'integrazione sia la strada più giusta, tenendo ben fermo il concetto di legalità. Ritengo che chi sbaglia debba pagare e che la sicurezza vada garantita a cittadini e minoranze.
Taccio sull'atto di rivalsa punitiva di alcuni smidollati, forse fascisti, perchè voglio pensare alle cose belle e non arrabbiarmi.
Parlerò, quindi, della mostra di Gauguin che ho visto ieri a Roma, al Vittoriano.
E' una bella operazione, riuscita nel suo intento. Consente un viaggio esaustivo attraverso la complessa personalità dell'artista,ci aiuta a conoscere e penetrare il vissuto, l'indole e l'anima del pittore. Gauguin il selvaggio, il primitivo,il ribelle, il sognatore,il vizioso,il genio: nella mostra c'è tutto, attraverso centocinquanta opere non conosciutissime, ma molto esplicative.
Fuggito dallo schema repressivo della famiglia occidentale di stampo borghese, Gauguin approda in siti lontani ed esotici, assurti a simbolo di libertà. Tale liberazione si avverte tangibilmente nei dipinti esposti, attraverso un escursus che ci accompagna dalle opere di maniera dei sui esordi di pittore della domenica, fino a quelle più significative della maturità. Avvertiamo chiaramente lo svanire graduale del senso della prospettiva, fino a sfociare nella piattezza, segno ritrovato di ritorno alle origini, all'animalità,al piacere sensuale,alla celebrazione dell'attimo fuggente. Insomma, si coglie il simbolismo in tutta la sua intensità: facile da leggere, anche per il profano.
La sua ultima casa, ad Autona, nelle isole Marchesi, da egli stesso decorata e resa opera d'arte insieme al giardino, pieno di girasoli importati dalla Francia, si chiama "La casa del Piacere". Lì muore per sifilide ed abuso di alcol: agitatore, ribelle,straniero e rinnegato, Paul, il visionario.

P.S. Se una mostra lascia qualcosa, ha colto nel segno: da qui inizia il mio periodo rosso Gauguin!

mercoledì 31 ottobre 2007

Un trattore fa sempre comodo


Benedetto, la Benny, ha ricevuto in regalo un trattore con tanto di stemma papale in bella vista. Pensavo fosse un velato invito ad andare a lavorare nei campi, mantellina e copricapo bordati di ermellino, invece servirà per spostare la pedana montata per i suoi comizi. Pensavo lo donasse a chi non può comprarlo, invece se lo tiene. Intanto invita i buoni cristiani a pagare le tasse, ma lui non le paga.

lunedì 29 ottobre 2007

Si potrebbe vivere senza test?

Fate questo test, se vi va, è lungo e noioso ma potrete finalmente scoprire a quale religione appartenete e c'è anche l'opportunità di risultare Satanisti, come quel diavolaccio dell'amico Sebastiano (http://almost58.splinder.com/).
Io sono solo agnostica, e questa non è che una conferma, se mai mi fosse servita, ma le conclusioni alle quali arriva il test sono quanto meno spiazzanti, per non dire comiche.

Comunque sto studiando per migliorare, voglio diventare diavola pure io!








venerdì 26 ottobre 2007

P.S.

Non parlo di politica perchè sono sgomenta, come credo tutti voi. Percepisco il baratro: dalla padella alla brace, e questo mi destabilizza.
Perdonate il piccolo sfogo in preda ai fumi dell' alcol :))

giovedì 25 ottobre 2007

Rosso emergenza


Una volta tanto, l'unica fino ad ora, sono d'accordo con Sgarbi e, starò invecchiando, non riesco neanche a condannare il gesto di un fascista, ma si parla di arte e su questo argomento sono come in amore, assolutamente vulnerabile.
La fontana di Trevi tinta di rosso, che meraviglia!
Sono a Roma in questi giorni, ma, purtroppo, non ho avuto modo di vederla dal vivo: devo accontentarmi delle immagini in tv e delle foto.
Fermo restando che, a mio avviso, le motivazioni del gesto non sono condivisibili, resta il fatto in sé che giudico assolutamente sorprendente e clamoroso.
La modificazione percettiva di uno dei luoghi simbolo di Roma, il rendere inusuale un posto che è di tutti e che è universalmente riconosciuto come luogo d'arte, cambiandone la natura ed il modo di essere guardato, è senz'altro un'impresa coraggiosa e di grande impatto. Un monumento illustre manipolato e trasformato in opera d'arte contemporanea in una perfetta commistione di neoclassicismo, barocco, futurismo e follia dei nostri tempi.
Non riesco a cogliere l'atto vandalico: come tutti sanno,l'anilina scompare, non lascia tracce ed è biodegradabile.
Christo impacchetta monumenti e spazi naturali ed è acclamato, anche da me,come un grande artista. Impacchettò le Mura Aureliane a Roma, anni fa, e nessuno reclamò: si poteva non apprezzarne l'arte, il modo di esprimerla, ma nessuno gridò allo scandalo e men che meno lo definì un vandalo.
Ho ascoltato un'intervista rilasciata da Graziano Cecchini, l'autore del misfatto: ammette e non ammette,ma dice che il rosso indica da sempre l'emergenza. Ebbene, come dargli torto ? Le mie valutazioni saranno diverse dalle sue, ma il fatto che viviamo in un momento di emergenza, quello, è incontestabile.

mercoledì 17 ottobre 2007

Ah, l'America!

Un prigioniero nel carcere di Guantanamo.
Notizia di quelle che, dopo averla letta, non sai se metterti a ridere o a piangere.

Un giudice federale di Los Angeles, in California, lo stato governato dal nerboruto e monoespressivo Schwarznegger, con una sentenza emessa lo scorso 11 settembre, ha negato l'estradizione in Italia al Sig. Rosario Gambino, rappresentante di spicco dell'omonima famiglia mafiosa americana. Il signore in questione ha già scontato ventidue anni nelle galere statunitensi per traffico di eroina. In seguito alla richiesta di estradizione da parte dell'Italia, è stato trasferito in un centro di detenzione per immigrati a San Pedro. La cosa incredibile di tutta la vicenda è la motivazione della decisione , espressa in questi termini : se istradato in Italia, suo paese di origine, Gambino sarebbe probabilmente arrestato e sottoposto al regime carcerario regolato dal 41bis, disegnato apposta per esercitare pressioni fisiche e psicologiche su criminali del suo stampo, affinchè rivelino informazioni sulla mafia siciliana. "Tale coercizione, che viola la convenzione dell' Onu, non appartiene ad alcun tipo di sistema legale e pertanto costituisce tortura", ha scritto il giudice.

Il principio, in sé, potrebbe anche trovarmi d'accordo, ma, espresso nel paese di Guantanamo e della pena di morte, mi lascia quanto meno perplessa.

Lo ha capito persino Mastella che si è dichiarato sdegnato.

martedì 16 ottobre 2007

Bellezze di Ischia

Il bagnino.

Ogni promessa è debito: Lello, Rita, la foto è per voi!
Ronna Ndunè, se volessi gradire pure tu..........
Fare click per ingrandire.

lunedì 15 ottobre 2007

Blog Action Day

Aderisco all'iniziativa del BLOG ACTION DAY e pubblico un post sull'ambiente.
(per quello che so e posso fare)

In realtà io sono un ambientalista più di nome che di fatto : armata di buonissime intenzioni, a volte commetto imperdonabili manchevolezze. Parlerò solo delle cose buone, quelle cattive le ometterò, con l'impegno, però, di porvi gradualmente rimedio.

Non guido per scelta (pur possedendo un'auto assolutamente non ecologica, ma che non ha mai visto le mie mani sul suo volante) e raggiungo tutti i posti con i piedi o con i mezzi pubblici, raramente mi affido al buon cuore di qualche volontario che mi offre un passaggio, ma solo quando non riesco proprio a fare altrimenti.

Differenzio diligentemente la spazzatura, sottoponendomi a frequenti visite ai cassonetti, molto lontani dalla mia abitazione e che posso raggiungere unicamente a piedi.

Pur vivendo in una città freddissima, cerco di non eccedere nell'uso del gas metano, coprendomi bene anche quando sono in casa. Durante la notte il termosifone è sempre spento: anche se si raggiungono temperature polari, me ne sto sotto le coperte, con le bottiglie di acqua calda.

Cerco di non usare tantissima acqua, non sempre riuscendoci, ma, ad esempio, riciclo quella usata per lavare le verdure per innaffiare le piante o lavare a terra.

Tengo sempre le luci molto basse in casa, ma questo non mi costa nessun sacrificio, perchè le preferisco di gran lunga a quelle abbaglianti.

Non uso mai piatti, bicchieri e posate di plastica, ma anche questo mi torna facile, in quanto li detesto con tutta me stessa.

Uso e faccio usare i detersivi con molta parsimonia.

Quando passeggio nei boschi, in montagna o sulle spiagge cerco di non dimenticare di portare con me un sacchetto nel quale raccolgo eventuali tracce lasciate da visitatori poco attenti.

Rispetto gli animali, li amo, li aiuto e mai indosserei una pelliccia.

Mi pare che il mio impegno si fermi qui, se ometto cose scontate come quelle di non dare fuoco ai boschi, di non commettere abusi edilizi e di non uccidere gli animali, ma questa è una precisazione superflua, hoibò.

Pubblico una foto che ho reperito su internet e che trovo assolutamente deliziosa, quasi commovente.

Si chiama Happy ed è un FUV, avete letto bene, non un SUV, ma un Farm Utility Vehicle : un carretto trainato da due asini, usato negli ambienti rurali africani. La particolarità di quello che vedete illustrato è che è dotato di pannelli fotovoltaici, capaci di ricaricare i cellulari, le luci anteriori e posteriori del veicolo stesso ed una lampada al neon che può sempre tornare utile nelle tenebre. Sto pensando seriamente di acquistarne uno : sarebbe l'unico mezzo di locomozione che potrei guidare. A parte il fatto che tutti potrebbero prendermi per pazza, ma questo non ha importanza alcuna, farei davvero follie per possederne uno.

Mentre penso a dove poter ricoverare gli asinelli, vi lascio con un video di Massimo Toisi che parla dell'ambiente, con la sua consueta lievità. Cliccateci su, dura tre minuti : è carino.

http://it.youtube.com/watch?v=sIC0MFiW8Fw

domenica 14 ottobre 2007

Tormento


Allora, domenica trascorsa nell'ambascia!
Oggi, come tutti ben sapete, si vota per le primarie (che poi primarie "dde che", visto che non ci saranno secondarie? bohhhhhhh) del nascente PD.
Fino a ieri non me ne sarebbe potuto importare di meno, visto che da tempo ho deciso che mai voterò per questo partito nel quale non mi riconosco. Come si dice? Fattacci loro.
Ieri, però, sono stata a Roma per divagarmi un po' e sono incappata, me tapina, nel traffico bloccato dalla "festa del popolo", come l'ha chiamata lui, l'on Fini. Insomma, quando vedo queste cose, esce di nuovo fuori tutta la mia anima comunista combattiva e combattente. Signori, mi sono sentita male, e pensare che ero andata a Roma per festeggiare! Vedere tutti quei giovani avanzare, armati di bandiere e striscioni, tracotanti, brutti, ignoranti,ottusi (e fermatevi voi ,altrimenti continuo) ha fatto tremare il mio proposito di non voto. Rapidamente questo pensiero ha attraversato la mia mente,cercherò di illustrarlo al meglio, anche se la rabbia mi induce alla poca chiarezza. Io non voglio che queste persone, con i loro valori, possano andare al governo del nostro Paese. Fini ieri ha parlato chiaro, ha elencato le parole d'ordine tradizionali: patria,sicurezza, legalità,contrasto all'immigrazione clandestina e alle droghe,ordine a tutti i costi.
Io ho paura di tutto ciò, quindi alle prossime elezioni politiche voterò comunque a sinistra.
Ora, inevitabilmente, il leader della sinistra che dovrò votare sarà quello che uscirà da queste così dette primarie, perchè sono sicura che la sinistra estrema, radicale come fa chic dire oggi, non si presenterà sola, ma comunque si attaccherà al carro. Allora, se devo andare a votare, 'sto benedetto candidato me lo devo scegliere. E non voglio che sia Veltroni, questo lo so per certo, non voglio che sia l'apparato a decidere,come ai tempi migliori del vecchio P.C.I. ,usando una copia vergognosa della legge elettorale in vigore, unanimemente riconosciuta come la famosa "porcata". Quindi mi sono detta : va bene, voto una donna, vado e voto la Bindi, preferisco lei. A quel punto la mia coscienza,la mia anima,il mio corpo hanno vacillato. La Bindi????????? Ma come faccio? E' una donna ,una vocina mi ha detto, e con gli attributi, ha aggiunto. Ma è cattolica, ex democristiana, ho tentato di dire io. La stessa vocina ha replicato : e non hai votato sempre ex democristiani ultimamente? Mamma mia, ero spiazzata. Mi sono aggirata per la casa come una belva in gabbia, combattuta, nervosa: vado? non vado? Ora sono esattamente le 19 e 56, i seggi chiudono alle 20: non sono andata!!!!!!
Vabbè, mi apro una bella bottiglia di vino rosso e cerco di non pensarci.

P.S. Scusate l'immagine che ho scelto, ma mi ci voleva per tirarmi un po' su.


P.P.S. Scrivo alla luce dei risultati sull'affluenza, tre milioni e mezzo: lo so, è gravissimo, ma sono contenta.

sabato 13 ottobre 2007

Gioia!

Quando il dolore fisico scompare, sembra di tornare a vivere.
Hurràààààààààààààààà....................... :) ................................ sono felice!
Il sabato sera mi aspetta: gozzoviglierò.
Baciiiiiiiiiiiiiiiiiii......................

P.S. In condizioni normali non gozzoviglio mai al sabato sera, non mi piace la confusione, ma stasera faccio festa, me ne vado a Roma!!!!

venerdì 12 ottobre 2007

Michelangelo Merisi





Tre autoritratti di Caravaggio: la sacralità del divino calata nel realismo terrreno.
Quando non mi sento in perfetta forma, mi rifugio nell'arte, é una splendida ancora di salvataggio.
Caravaggio è uno dei miei pittori prediletti. Amo la sua capacità straordinaria di cogliere e rappresentare la luce, il suo accostare il sacro al profano in una miscela di mito e quotidianità,il suo donare ai santi, a Cristo, alla Madonna il volto delle prostitute, dei malandrini, dei diseredati . Era anch' egli un diverso. Uno che , tra quelli tutti uguali, cercava e rappresentava i diversi : in questo mi sento vicina a lui!


lunedì 8 ottobre 2007

Sassi


I sassolini, che belli quelli che si trovano al mare,sulla spiaggia: colorati, di forme spesso affascinanti, da bimba li collezionavo. A volte li raccolgo ancora, li conservo per un po', ma poi li lascio, per non appesantire ulteriormente i bagagli. Poi i sassi grandi, quelli che si trovano in montagna: mi soffermo spesso ad osservarli, coperti di fossili, mi trascinano in viaggi immaginari, come su una macchina del tempo. E i famosi "sanpietrini", quelli che negli anni della contestazione ci servivano per imporre un'idea di libertà che inseguivamo disperatamente ed a tutti i costi. Poi le pietre dure, splendide, da infilare per collane e bracciali da sfoggiare sull'abbronzatura estiva. E le rose del deserto? Rocce levigate dal vento, di un incredibile colore arancio-giallo ocra. Insomma, avrete capito che i sassi mi sono sempre piaciuti, li trovavo affascinati. Li trovavo affascinanti fino a qualche giorno fa, ora li odio, da quando ho scoperto che si sono formati dentro di me e vagano indisturbati tra i miei reni e la mia vescica,procurandomi dolori lancinanti che mi impediscono di fare qualsiasi cosa. Domani andrò in ospedale per decidere il da farsi. Mannaggia, sarei capace anche di dare un bacio a Mastella, con il rischio che mi si trasformi in principe azzurro, pur di non avere a che fare con questi maledetti!!!!!!