Sì, chiedevo aiuto. Sentivo che soli non ce l'avremmo fatta. E, invece, ce l'abbiamo fatta. Con sacrificio e tanta costanza.
Ieri pomeriggio, sedici mesi dopo il terremoto, sono giunti a L'Aquila quattro autobus bianchi. Recavano centoquaranta deputati del PD, la stragrande maggioranza dei quali erano all'Aquila per la prima volta dopo la tragedia. Tutti per la prima volta in veste ufficiale. Potete bene immaginare il mio stato d'animo. Ero arrabbiata. Arrabbiatissima. Anche se cercavo di celare il sentimento dietro il sorriso e l'indifferenza. Il timore che l'Assemblea cittadina possa divenire strumento nelle mani di chi arriva dopo così lungo tempo a cavalcare una visibilità che ci siamo guadagnati sul campo, con sacrifici inenarrabili e anche tanto dolore, era tangibile all'interno del presidio di piazza Duomo. I tavoli allestiti , con quattro microfoni,di fronte alle sedie che avrebbero dovuto ospitare la platea, facevano pensare che i deputati avrebbero tenuto una sorta di comizio di fronte agli Aquilani, dopo il tour fra le macerie della zona rossa. Noi ad ascoltare il loro verbo. E credo che questo fosse il programma stabilito. Ma quando il nostro Ettore Di Cesare ha preso in mano il microfono ed ha annunciato che avrebbe condotto lui l'assemblea, in quel luogo che è sede della nostra assemblea permanente, mi sono chetata. Ed ho capito che le cose avrebbero preso una piega diversa.
E i deputati, con Bersani e Franceschini in prima linea, altro non hanno potuto fare che star lì, ad ascoltare. Vari cittadini si sono succeduti al microfono. Ognuno con la sua storia. Ed è emersa la bocciatura che tutti hanno conferito ad un partito che era e dovrebbe essere del popolo e che, invece, dal popolo si tiene ben lontano. Pesavano come macigni le parole che erano di accusa per l'assenza dal luogo della tragedia, nel momento in cui avevamo maggiormente bisogno, e di duro rimprovero per le assenze e le astensioni alla votazione del Decreto Abruzzo, nonché al momento di dover sostenere la tassa di scopo per il nostro terremoto. I deputati presenti ieri erano, invece, assenti in Parlamentoo,quando si votò l'emendamento. Assenti in 54. E la bocciatura fu per una manciata di voti. I deputati hanno ascoltato, senza chiedere di parlare. Hanno dovuto incassare il colpo. Nulla c'era da controbattere. Gli Aquilani sono usciti vittoriosi dal confronto. Vittoriosi per coerenza e dignità. Una trasferta positiva, ha commentato Furio Colombo. Positiva senz'altro per loro, ché da noi hanno soltanto da imparare. Quindi si è passati, con la parola a Bersani, all'assunzione degli impegni: si faranno promotori di una legge speciale per L'Aquila e quella legge sarà scritta da noi Aquilani , sotto quel tendone, per l'iniziativa popolare che abbiamo deciso di intraprendere. Hanno assunto l'impegno di aiutarci a raccogliere le firme in tutta l' Italia. Resto scettica, amici miei. Ma un'immagine di speranza voglio lasciarvela. Eravamo in tantissimi. Il tendone era diventato improvvisamente piccolo. Piccolissimo.E quando è iniziato a piovere, a diluviare, le sedie predisposte all'interno hanno iniziato, all'unisono, a spostarsi in avanti, sempre più avanti. Sempre più le une vicine alle altre, sempre più a ridosso del tavolo con i microfoni. Per cercare di dare spazio a coloro che, numerosi, erano all'esterno.Erano gli Aquilani che si stringevano per fare posto agli altri Aquilani. E' stato un momento intenso e commovente. E simbolico. Insieme possiamo farcela. Proveranno a dividerci. Già lo stanno facendo. Dobbiamo resistere anche a questo.
Questo il link della registrazione dell'assemblea di ieri
10 commenti:
Grande Anna Guerriera...
ma occhi aperti...
Braveheart..nel film si fidò dei suoi troppe volte..fino ad essere catturato e smembrato...non ci servono solo Eroi...da ricordare...ci servono Guide da approvare e seguire...con il Cuore ,non con le chiacchiere..
Il Pd ha troppe colpe...ci vorrebbero anni perchè se ne facciano carico e se ne pentano..
dovete Stare Accortissimi...
con Te
Watka To Ota
Tra l'altro il bollettino del partito ha un titolo che già di per sè è una presa per lo deretano:
http://www.unita.it/news/italia/101793/bersani_agli_aquilani_mai_pi_in_silenzio_sul_dopo_terremoto
Che vuol dire?
Che fino ad ora avete taciuto?
E perché?
O la frase implica che al prossimo terremoto non starete zitti?
Ma nell'ufficio stampa di Bersani circolano partite di mescalina tagliata con lo strutto?
Il link va da schifo, comunque la frase è: "mai più in silenzio sul dopo-terremoto".
purtroppo il pd tace ogni volta che dovrebbe parlare.
e ogni volta ci si chiede se per caso non ne tragga un tornaconto a non fare opposizione, o se è solo stupidità.
Ciao Anna,
le parate propagandistiche delle varie forze politiche e il senso di abbandono che state provando ha probabilmente una notevole serie di precedenti. Primo tra questi la tragedia di Sarno, con famiglie che a diversi anni da quella catastrofe hanno continuato a vivere in container senza nemmeno il riscaldamento.
Vorrei chiederti se, e come pensi che la politica possa ricucire questo strappo con gli Aquilani, e se al momento esistono personaggi pubblici in cui riponete ancora fiducia, nonostante tutto.
Alessandro
Ho letto da Federico. Spero che almeno una cosa giusta i piddini la facciano
piccole battaglie che aitano a vincere la guerra ...
Grazie, come sempre, Anna, per i tuoi resoconti cosi' puntuali.
Complimente a te e ai tuoi concittadini per la vostra fermezza e determinazione.
bello il simbolismo degli aquilani che si stringono per aiutare altri aquilani. toccante.
Gia'. E' questo che mi distrugge. Che Berlusconi e i suoi camerati siano dei criminali fa incazzare, ma non stupisce.
Il fatto e' che finche' l'alternativa e' il PD siamo comunque fottuti.
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