martedì 20 luglio 2010
Odor di dimissioni
Il sindaco Cialente minaccia da tempo di dimettersi. Minaccia noi cittadini. Minaccia il consiglio comunale. Paventò di abbandonare il timone della città terremotata anche a me personalmente. Era gennaio scorso, ed ero andata in Comune per intervistarlo. E' tornato a farlo ieri. E scommetto che stavolta è la volta buona. Nell'ultimo consiglio comunale i consiglieri di centro destra hanno abbandonato l'aula al momento della votazione. Si dibatteva sull'individuazione dei dieci punti strategici per la ricostruzione del centro storico del capoluogo e delle frazioni. Punto nodale e decisamente in ritardo, a quindici mesi dal sisma.La minoranza ora chiede le dimissioni. La maggioranza lascia sempre più solo il primo cittadino. Con continue defezioni. I giochi sembrano essere fatti. Presto alle elezioni. Ma in città l'aria di campagna elettorale spira già da qualche tempo. Esattamente da quando la sinistra ha perso le elezioni provinciali. In aprile.Tutti sappiamo, non vi dico nulla di nuovo, che, improvvisamente, in campagna elettorale si iniziano a prendere in considerazione le richieste ed i bisogni dei cittadini. A farsene paladini. Anche se sono stati ignorati e calpestati, quando si era nelle stanze del potere.Cialente non dice ancora la parola definitiva. Conferma che sta valutando le dimissioni :"farò la cosa più giusta per la città ,come ho sempre cercato di fare sia prima del terremoto, sia subito dopo aver messo in salvo la mia famiglia. Dalle 4 del 6 aprile 2009". Posso sbagliare, ma a me queste parole sembrano il preludio alla dipartita. Politica, ovvio. E allora capirete bene che un'assemblea cittadina permanente, nella quale, dopo inenarrabili sacrifici di noi volontari, si è riusciti ad aggregare parecchie anime, sotto l' obiettivo comune della ricostruzione partecipata,diventa molto appetibile. In termini di consensi elettorali. C'est la vie, direbbe il saggio. C'è la vie, voglio dire io. E potrebbe anche essere un bene per la città. Candidati che si assumono responsabilità di rappresentanza vera in un luogo di democrazia partecipata. Se l'assemblea cittadina dovesse, in virtù delle probabili elezioni, divenire finalmente il luogo di confronto dei cittadini con i propri rappresentanti attuali e gli eventuali futuri, di tutti gli orientamenti politici, ed esprimere anche un nuovo soggetto politico, significherebbe che il lavoro che abbiamo fatto fin'ora non è stato vano. Se dovessimo, invece, diventare lo strumento ed il viatico di un unico partito, allora significherebbe che la pluralità di vedute e l'inclusività della popolazione che abbiamo fortemente auspicato da più di un anno, amici miei, è andata a farsi benedire.
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9 commenti:
potrebbe veramente dar via ad un momento politico nuovo, non lasciatevi sfuggire l'occasione.
se ve la danno ...
la combinazione di colori che usi è illeggibile!
Perche` non fate nominare un rappresentante dell'assemblea e vi iscrivete come movimento politico indipendente per concorrere alle elezioni?
Se vincete, la persona nominata diventa sindaco.
@Anonimo 11,58,
va meglio ora?
Ciao Anna, ho letto su Repubblica l'articolo degli "alberghi della costa" che non sono stati pagati e vogliono mandare via le persone. Beh, se serve per far passare la notizia e un pò di verità va bene: forse così qualche addormentato si sveglia e scopre che non è stato risolto tutto...
Ti abbraccio.
Miryam
Chiunque venga a governare a L'Aquila dopo Cialente avrà il vostro fiato sul collo. L'Aquila può essere finalmente un modo nuovo e diverso di fare politica in questo paese.
Io ho grandissima fiducia e troppa stima per te e per tanti altri miei fratelli aquilani per non crederci davvero fino in fondo.
Sono con voi se riuscirete a mandare a casa questi politicanti da 4 soldi e fare da soli rocostruirete l'aquila e sarete d'esempio x l'italia...siete grandi!
La Pezzopane è pronta a sostituirlo. Di certo gli aquilani non voteranno un berlusconiano o un finiano.
Scrivi "in città l'aria di campagna elettorale spira già da qualche tempo". Ieri, forse, si è aperta 'sta campagna. Più o meno ufficiosamente.
cristina
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