domenica 20 dicembre 2009

Torno bimba

Caro Babbo Natale,

mai ti ho scritto, neanche quando ero bambina. Ai miei tempi scrivevo alla Befana. E chiedevo cose utili. L'inutile non poteva essere persino desiderato. E allora erano libri, e quaderni. E quel maglioncino caldo. O le scarpe, ché le vecchie erano rotte. E si prometteva, in cambio, di essere buoni. Non si chiedevano cose impossibili da ricevere. Non voglio chiederle a te. Neanche oggi che son grande. Non ti chiedo di ridarmi la mia città come era, so che non puoi farlo. So che non posso chiederti di svegliarmi, il 25 mattina, e di trovare tutto come prima. La mia casa calda ed accogliente. La mia città fredda e meravigliosa. Tutti che dormono ancora ed io a ravviare le ceneri ancora vive ed a rassettare i fasti del cenone. I regali scartati sotto l'albero e la vita che scorre tranquilla. Guardare dalla vetrata la fuga dei tetti intatti. E la città che si sveglia pigramente nel giorno di festa. E sentire i rumori. E le voci. Uscire con la spazzatura da gettare e far scivolare lo sguardo sui selci della mia L'Aquila. E assaporare l'aria carica dell'odore dei camini . E le luci della notte ancora accese. E le prime campane. E poi la gente. E la vita. Voglio, invece, chiederti una cosa possibile, ma difficile. Vorrei che gli Aquilani alzassero il capo. E scoprissero di essere quel popolo fiero che ci dicono di essere. Vorrei che sentissero che possono farcela. Non chiudendosi in se stessi. Individualmente. Nella disperazione.E nella rassegnazione di fronte a qualcosa che sentono più grande di loro. O, peggio ancora, nella ristretta visuale del proprio orticello da coltivare. Senza pensare a quello degli altri. Senza sentire che l'ingiustizia perpetrata sul vicino è un'ingiustizia perpetrata su tutti.Vorrei che capissero che solo insieme si può rinascere. Facendo progetti. Ed avendo sogni. Nei quali credere tenacemente. Credere che uniti si possa vincere su chi pretende di decidere per noi. Indicare vie di uscita, condivise. Partecipare. Ecco, Babbo Natale, ti chiedo di infondere negli Aquilani il desiderio profondo di partecipazione. Partendo dalle piccole cose. Anche dai bisogni primari. Partendo dal privato che diventa momento di condivisione. E preziosa esperienza da aggiungere a quella degli altri. Incontrarsi e parlare. E progettare. E crederci. E allargare pian piano le ali. Per poi, non importa quando, anche fra tanto, iniziare a volare.

35 commenti:

Elisa ha detto...

Anna,
torno bambina con te e faccio la stessa richiesta a Babbo NAtale... oggi è stata una giornata peggiore delle altre... gli sfollati hanno ricevuto un pacco con nutella e tartufone motta ecc ecc... ho sentito i miei genitori umiliati da quel pacco... e ciò che fa più male è sapere che in molti non diranno di aver provato miseria più degli altri giorni per se stessi davanti a quel pacco, si sentiranno in dovere di ringraziare... un po' più giù, sempre più in basso...

Federico D'Orazio ha detto...

La dignità purtroppo non si insegna. Non la si può nemmeno esportare, ma chi ce l'ha può mostrarla, e ricordare di cercarla a chi l'ha persa di vista. Brava Anna..

Anonimo ha detto...

X ELISA:
dovreste ringraziare Berlusconi in ginocchio perchè io il tartufone non ve l'avrei dato.

Marco Boccaccio ha detto...

mi associo alla tua richiesta natalizia, anna: vorrei anch'io che tutti gli aquilani alzassero il capo. sarebbero queste le vere buone feste.

paolo giannuzzi ha detto...

è una poesia, la più bella e struggente poesia che io cabbia mai letto, complimenti anna e tanti auguri , nonostante tutto ...

Spike ha detto...

Cara Anna,
spero che quello che tu scrivi si avveri... sarebbe davvero l'inizio della rinascita per tutti.
L'Aquila e' un grande, gigantesco segno di quello che sta succedendo o temiamo succeda a tutti: la catastrofe (perdita del lavoro, per esempio) individuale inserita in un disastro collettivo, la tentazione dell'egoismo e dell'isolamento, la gestione mediatica dell'emergenza e del dissagio. l'AQUILA, come io la ricordo, e' la citta' dello Spirito, l'Aquila non puo' morire, voi non la farete morire, e noi siamo con voi, siamo tutti aquilani, chi e' venuto anche solo una volta in qusta città non se la puo' scordare, non se la potra' scordare mai.
Auguri Anna, a te e e autti gli aquilani.

Unknown ha detto...

ciao anna, che bella la tua lettera, riesci ad esprimere con delle semplici e meravigliose parole i sentimenti più profondi del mio cuore che non so tirare fuori.Grazie. purtroppo però in questo momento non riesco ad essere ottimista e a pensare che babbo natale sia in grado di realizzare il nostro desiderio. intorno a me vedo tanto egoismo e tanta disperazione. chi è fondamentalmente egoista, tenta in tutti i modi di ottenere ciò che più può per se stesso, anche a discapito degli altri, e chi è profondamente disperato non ha la forza per alzare la testa...... sono tanto triste, anna......

Anna ha detto...

Raffaella, so bene cosa dici e senti. L'umanità è questa. Ma esistono persone diverse, e non sono poche. Da lì bisogna partire. Un abbraccio. Che l'anno nuovo ci renda tutti migliori. Almeno in questa disgrazia....

maryvaleriano ha detto...

Auguro che gli italiani si guardino in faccia come nazione e capiscano che bisogna aiutare gli aquilani a tenere la testa alta, perché sicuramente da soli è più difficile. L'Italia è tutta quanta a rischio terremoto e la politica atuale poggia su basi di pasta frolla perciò quello che accade oggi a voi aquilani, domani potrebbe accadere a chiunque.Auguro a tutti gli aquilani che questo prossimo anno porti pace e tranquilità per afrontare ogni difficoltà.

enzorasi ha detto...

Anna, Ti faccio i miei migliori auguri. Essi sono direttamente proporzionali al mio dissenso sulle tue posizioni di questi ultimi mesi. Ma io so per certo che è nella pace e nello sforzo di capire che nasce la vera comprensione e la vera civiltà. Tu sei ricca di queste doti, scaldaci ancora il cuore con la tua passione. Buon Natale bbedda.

Grazia ha detto...

Cara Anna,le tue parole mi hanno stretto il cuore. E il gelo che sento dentro è ancora più intenso di quello che c'è fuori casa in questi giorni. Penso a te e a tutti gli aquilani che, se scrivessero oggi una lettera a Babbo Natale, chiederebbero ciò che tu hai chiesto in maniera così garbata. Alle persone come te, e sono sicura che ce ne sono, che chiederebbero ciò che vi spetta di diritto e che qualcuno invece pensa di dovervi concedere come regalo. Penso però con rabbia anche agli aquilani rassegnati, a quelli che ringraziano per il tartufone. Nella lettera a Gesù Bambino che mi piacerebbe scrivere oggi, così come facevo da bambina, chiedo per loro un pizzico di orgoglio, una manciata di dignità e la consapevolezza che qualunque cambiamento comincia sempre da ognuno di noi.
Ti sono vicina, Buon Natale, Anna!

Anonimo ha detto...

@Anna Guerriera
"Facendo progetti. Ed avendo sogni. Nei quali credere tenacemente"...le Tue Parole!...
ricorderai che entrai in questo blog chiedendoti di sognare...la Tua Città come la vorresti di nuovo.....allora c'era così tanto lutto nel Tuo e nel Vostro Cuore, che mi rispondesti che nn era il tempo...ma che lo avresti fatto un giorno..Eccoci...la Forza dei Grandi Guerrieri sta nei Loro Sogni e nel credere di poterli realizzare(Strategia!).La Battaglia Inizia...La ricerca della Riscossa di Un Popolo nasce dai Suoi Guerrieri..non dai suoi mendicanti...
Purtoppo la Gens è composta anche di omucoli che indefessamente seguono il "capotopo" di turno...che accettano il suo tartufone natalizio(vedi Anonimo del 21 dic 3,28...chissà? sveglio per paura che a quell'ora gli crolli il culetto al fresco!)...che si accontentano di tante parole e di briciole...scarsissime e ammuffite ,ringraziando, venerando ed osteggiando chi si ribella...senza sogni,senza nessuna morale se non il brontolio della loro pancia...
Sai ..è bello sapere che ci sono ancora Guerrieri come Te...
Al Tuo Fianco Anna
Watka Yo Ota

guglielmo ha detto...

Ciao, i desideri sono ciò che muove la vita. Buon tutto. guglielmo

MOnSTEr ha detto...

Bellissimo post, mi fa sentire ancora una volta la mancanza di quello che ho perso, io che L'Aquila "mi piacerebbe andarci" ma poi non trovai mai il tempo se non per un passaggio fugace. E comunque mi rimase nel cuore il grande prato di Collemaggio d'estate, pur se visto per pochi minuti. Non oso nemmeno provare a immaginare cosa può essere perdere questo per chi lo viveva come proprio quotidiano. Speriamo. Abbiamo davanti giorni migliori.

Anonimo ha detto...

Grazie Anna per le magnifiche parole che hai scritto.

Nota per l'anonimo delle 3,28.
La mortificazione del panettone donato a chi intorno ha solo desolazione e sofferenza rappresenta l'ennesimo sfottò di una persona, un gruppo, che crede sia possibile comprare tutto: anche la serenità. I saggi sanno che non è così anzi, la serenità rappresenta la maggior ricchezza che si possa augurare ad una persona. Balza lampante che non hai minimamente idea della realtà in cui versa l'aquilano, ben diversa a quella tutta indorata che viene propinata al popolo bue.
Ti assicuro comunque che, se anche tu dovessi trovarti in analoga situazione, sarei ben lieto di regalarti non uno, ma due panettoni infarciti di ...... come meriti.
Valerio. Chieti

elenamaria ha detto...

Condivido. Pechè vivo, oltre al dolore, anche l'emarinazione di chi vuol rimboccarsi le maniche e poi si trova a doverle affonfare nella m***a dei silenzi. Auguri, Anna, da questa casa immersa nella nebbia. Da questa casa che mai sentirò mia.

karmen ha detto...

Anna ancora una volta esprimi con le tue parole i sentimenti di tutti.
Buon Natale e felicità a tutti gli aquilani

silvano ha detto...

Anna, nella tua bella lettera, chiedi a Babbo Natale che possano tutti gli italiani alzare il capo e che non si comportino più da sudditi.
ciao, buon natale.
silvano.

Nemo ha detto...

Cara Anna, spero che Babbo Natale esaudisca questo tuo (e penso non solo tuo) desiderio.

Sebastiano ha detto...

vorrei tanto essere Babbo Natale, cara Anna. Ma non lo sono. Però ti auguro e ci auguro che il tuo desiderio si realizzi, ché abbiamo davvero bisogno di volare.

tanti auguri e un caldo abbraccio,
Sebastiano (almostblue58)

SILVIO RE ha detto...

Un caldo saluto di Buon Natale e sereno Anno nuovo.

UIFPW08 ha detto...

Per te Anna i miei Auguri
BUON NATALE
Maurizio

io ha detto...

non so se le mie parole e quelle di chi mi ha preceduto possano fare qualcosa,ma spero che almeno ti/vi scaldino il cuore...un grosso abbraccio e auguri di cuore

stefano

Linus ha detto...

Un augurio sincero di Buon Natale e un anno nuovo che porti più certezze positive e tutele reali alla popolazione aquilana.

Linus

Martin ha detto...

Spero tanto che tutto ciò che chiedi si realizzi.
Tanti cari auguri, Martin

Anonimo ha detto...

Questa tua lettera, è un incitamento alla speranza. Dovrebbero appenderla in ogni muro della tua città, leggerla in chiesa a mezzanotte. Le tue parole fanno male. Ti abbraccio, anche se non ti conosco.

Anonimo ha detto...

bellissima e stupenda letterina a Babbo Natale
io mi unisco alle tue richieste e sono sicura che l'Aquila tornerà a volare alta, perchè questa sarà la volontà di tutti i suoi cittadini

Annarèèèèèè, tanti auguri perchè Babbo Natale esaudisca il tuo desiderio e da me un abbraccione forte

ronna Ndunetta. splinder

Arnicamontana ha detto...

è il desiderio più leggittimo che un babbo natale abbia mai ricevuto ...ti lascio i miei auguri Anna e un abbraccio

Carlo ha detto...

Ciao Anna. Prima di chiudere qualche giorno il PC ho voluto fare l'ennesimo "giro" tra i blog che raccontano della tua terra!! Vengo spesso, anche se non commento perché oltre la solidarietà espressa, credo sia importante informarsi e capire e il tuo blog ritengo sia perfetto per questo.

Ma oggi, leggendo questa tua "letterina" non posso fare a meno di esprimere la mia commozione, grande quanto lo sdegno che provo nel leggere le tante cose che si raccontano su l'Aquila e che solo qua in rete è possibile conoscere.

Mi associo agli Auguri a te espressi, con la speranza che il prossimo anno possa portare anche a voi un po più di serenità
(quella che, tuttavia, cercano tanti italiani).

Ti auguro, inoltre, che il prossimo anno non ti faccia mai mancare la forza fino ad ora espressa nei tuoi scritti (ma non solo in quelli) e che insieme a te, gli aquilani possano davvero tornare a volare. E' un'impegno che tutti gli italiani dovrebbero assumere.

Auguri e ciao. Carlo

Pico ha detto...

Anna, tu il capo lo hai alzato subito. La tua dignità non l'hai persa neppure una volta. Ti auguro di avere intorno sempre più persone così.
Credo sia l'augurio più "utile" a tutti gli Aquilani.
Ciao

cristiana ha detto...

Stamattina il B.BUFFONE,a radio24 ha detto che nessuno dei suoi inviati ha trovato qualcuno che non lodasse il suo governo,lì a L'Aquila,smentendo Annozero e tutti quanti lo criticano:cattivoni!
Il mese prossimo t'invierò il pacchettino.
Accetta i miei AUGURI,fatti col cuore.
Cristiana

Anonimo ha detto...

Complimenti per questo pensiero: è bellissimo. Speriamo che L'Aquila torni davvero a volare. Buon Natale!

Anonimo ha detto...

per il solito anonimo irriverente che si nasconde vigliaccamente volevo dire che la il succo della vita sono i sogni, le emozioni e le passioni. Per lui invece solo tartufoni, velini e gabibbi come per il l'amato presidente plastificato.
sono enzo anna cara, nonostante tutto...buon natale

Roberta ha detto...

Anonimo sei ridicolo, non poco.
Considerati parte della rovina di questo paese.
Anna, resisti. Babbo Natale non potrà non esaudire la tua dolce richiesta.
Ti abbraccio

Anonimo ha detto...

Bellissima lettera, cara Anna. La leggo solo oggi, dopo che mi è stato segnalato il tuo bel blog, che, a dire la verità, non conoscevo. Sono uno di quegli aquilani profondamente tristi e sfiduciati, che hanno avuto sempre chiaro però un nostro limite storico: la scarsa inclinazione alla condivisione, alla partecipazione, all'attenzione al bene comune. Vorrei tanto che questa brutta "lezione" che è stata il terremoto, ci insegnasse almeno a sollevare la testa, per renderci conto che il male comune è tanto e solo insieme lo si può affrontare. Ti abbraccio forte e da oggi ti seguirò, sei "grande"!
A presto,

Marco - L'Aquila