Un anno fa, oggi. Sto provando a ricordare, ma ho il vuoto. Sento solo un buco doloroso allo stomaco. Posso solo constatare quanto sia vero che io, da quel giorno, sono un'altra. Quella di prima è seppellita per sempre. E non vuole più uscire, se non nei ricordi più lontani. Quelli della memoria che deve restare. E oggi, e da oggi, voglio sempre più impormi la volontà di guardare solo avanti. Giorno dopo giorno. Per quello che ogni giorno può portarmi. Quelli appena trascorsi sono stati pesanti e mi hanno fatto male. La sensazione è stata come di una nuova malattia su un corpo che ancora soffre di quella vecchia. Su un corpo che si risolleva unicamente con la forza della volontà, ché le medicine sono inefficaci. E quando stai così male non riesci a vedere neanche il buono. Il bello di tante persone, tutte insieme, unite a ricordare. No, vedi solo gli sciacalli nostrani e forestieri. Gli sciacalli che si avventano su un dolore che andrebbe rispettato. Su una rabbia che andrebbe compresa. Perchè noi, con tutto il nostro bagaglio di sofferenza e ricordi, il 5 ed il 6 aprile avremmo dovuto esser lasciati soli. Per poi essere presi di nuovo oggi. Con la nostra vita da ricostruire. E aiutati a ricominciare. Invece solo retorica spicciola e bugie. E fotografi che passavano sopra al tuo dolore come treni in corsa. Avrei dovuto restare chiusa in casa. Non l'ho fatto. Ho sbagliato. Ma quei 308 rintocchi della campana, uno dopo l'altro, sono durati venti minuti e mi hanno convinta che era giusto che fossi lì. Nel buio. E ognuno di loro era un corpo. Che non c'è più. Un'anima andata altrove. Ho pianto, al freddo. Nascondendo il volto nella sciarpa, appoggiata ad un lampione della piazza di tutta la mia vita.
Piango ora. Perdonatemi.
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29 commenti:
Non sono riuscito ancora a scrivere nulla su questo anniversario. Tra il 9 ed il 18 Aprile sono stato lì, a Tempèra. Quando penso a quei giorni, ecco, penso tante cose, tante. Ma non riesco a scrivere nulla. Preferisco leggere le tue parole che mi fanno compagnia, rabbia, paura. Che mi danno un po' di speranza. Ti seguo da un anno e l'unica cosa che mi sento di dirti è che un po' capisco. Nient'altro.
Buona Strada,
Angelo
308 rintocchi sono veramente troppi
perdonare non è un problema, ma potrebbe diventarlo se dobbiamo farlo con tutti
Ieri mi ha chiamato mio marito dal lavoro per chiedermi se sapevo che giorno era. Vuoi che non lo sappia?
Grazie per esserci stata anche per me ad ascoltare quei rintocchi. E per esserci sempre stata, prima e dopo. e per averci detto, per aver guardato per noi, per aver aperto quelle transenne per noi.
Tu hai questo dono di vedere attraverso le cose con chiarezza, di percepire i passaggi che ci sono dietro e per non aver mai ceduto all'aquiescenza, nonostante il dolore e la rabbia e la fatica di quest'ultimo anno.
Anna tu mi hai dato tantissimo, e sei una guerriera. Ma se dovessi volerti appoggiare a un certo punto, sai che ci sono.
E comunque ci vediamo sempre di passaggio, a maggio voglio accettare il tuo invito e vederci con calma, per parlare o stare zitte, o farci un altro aperitivo.
in qualunque paese europeo - persino la Turchia - un governo che avesse gestito il terremoto come l'ha gestito questo sarebbe stato massacrato dai media. Che in Italia si sia riusciti a far passare per "miracolo" questa ignobile porcata ai danni degli aquilani dimostra solo come di libero in Italia sia rimasto ben poco. Forse appunto solo blogs come questo.
Comunque fai bene a non guardare indietro, rischi solo di rimanere di sale come la moglie di Lot.
Ancora una volta grazie per interpretare così bene lo stato d'animo di tanti, anche di quelli che vivono lontano...
Basta con vetrine e passerelle! Armonia e buoni sentimenti! vogliamo tornare a vivere la città come prima! (o quasi).
un abbraccio ed un fazzoletto per asciugare le tue lacrime... mi fa male per l'aquila che ho conosciuto e per le persone che non ci sono più... ma per favore "stato della televisione" concedi soprattutto ai bambini il ritorno alla normalità. La brava gente non ha bisogno di essere sensibilizzata, le immagini propinate e le iniziative mediatiche ingombrano gli occhi ed il cuore di macerie ancora più difficili da rimuovere.
barbara
lo so che non dovrei dirlo: sii forte per tutte quelle persone che hanno trovato in te una voce, una voce che non si arrende e continua a combattere, hai tutto il diritto di piangere e noi, quelli che ti vogliono bene, ti faremo sentire il calore di un abbraccio, e staremo zitti perchè non ci sono parole, ma tu non arrenderti
Cara Anna, lo so, non è assolutamente facile restare tranquilli e lucidi in situazioni simili soprattutto quando ci si sente assediati da sciacalli politico-mediatici come in questi ultimi tristissimi giorni.
Gente come me si chiede con sgomento perchè facciano parlare e diano credito ancora a Bertolaso e alla sua cricca. Per altri invece le parole di Bertolaso sono il verbo che si tramuta in costruzioni e felicità.
Gli italiani sono troppo divisi tra loro e sempre più troppo chiusi in se stessi per ponderare le situazioni che coinvolgono la collettività o parte di essa, come nel vostro tragico caso.
Mi ripeto ogni volta, come un pugile suonato, ma credo molto in ciò che dico e quindi penso che soprattutto in questo momento non dovete mollare perchè ne avete la capacità, la forza e soprattutto il diritto. Avete dimostrato di saper affrontare le situazioni con le giuste armi, di aver ottenuto una sufficiente visibilità che ha permesso a moltissima gente al di fuori dell' Aquila di cambiare opinione circa la gestione del dopo terremoto.
Penso che dopo aver asciugato le lacrime di profondo dolore rinnovato nelle commemorazioni del ricordo, non vi resta che continuare nella lotta che avete magistralmente iniziato.
Forza e coraggio.
Aldo
Un abbraccio grande
Manuela
Un forte abbraccio Anna.
voglio pensare che fra un po' ci si renda tutti conto di quello che hanno fatto all'aquila
avranno dato un tetto a tanti ma a me quelle case colorate fanno schifo FANNO SCHIFO...
se non fosse per persone come te molte cose non si sarebbero sapute
ed io da fuori posso solo dirti grazie per tutto ed invitarti a non cedere ora...
Il terremoto è stata una tragedia immane ma non è stato nulla rispetto a tutto quello che è successo dopo.
Dentro di me piango lacrime di incazzatura nera ogni volta che passo per L'Aquila.
Di tutte le cose pessime avvenute dopo il 6 aprile quella più brutta per me è che non si dia modo a chi vorrebbe fare qualcosa di farlo. L'ostracismo nei confronti delle carriole è uno schifo che si commenta da sè.
ci siamo Anna . qui. con voi. ieri a Ballarò Lupi onorevole e company suonavano le loro di campane...
un abbraccio grande e con tutto il cuore
si, solo la volontà con il suo enorme sforzo che trae la forza dal nulla,
YES, RESPECT!
sci, Anna, ncè sò voluto venì, come fù aju funerale de pà,
nn me sò sentit utile
che lo sapeo che c'è steano visioni da rispettare,
la mmatina presto sò jito a mamma e je sò ditt ch'è passat n'ann e stem ancor'ecc!
la minoranza della minoranza
Anna, tranquilla... per "loro" <308> sono numeri, ma per te e gli altri Aquilani sono e saranno sempre:"MARIA ANTONELLA ANDREAZZI,GIULIETTA ANTONACCI,JENNY ANTONINI,GIUSY ANTONINI, MAURIZIO ANTONINI,STEFANO ANTONINI,MARIA ASSUNTA ANTONUCCI....................................................................................................................................................................."
Come ha già detto qualcun' altro... continua a farci conoscere L' ALTRA AQUILA !
Arrivo tramite Barbara al tuo blog, in realtà ci sono passata spesso. Lascio solo oggi una traccia, perché L'Aquila rimane ancora una ferita aperta per tutti noi, che non abbiamo più dormito dalle 3:32 perché LO SAPEVAMO che qualcosa di terribile era successo a L'AQUILA. Insomma, il 6 aprile di quest'anno ho acceso solo la radio. La TV la lascio agli altri. Quaggiù, al mare, ma comunque in Abruzzo, conosciamo un'altra realtà. Continua a descriverla sul campo. Noi ti facciamo da megafono.
Cara amica Anna/Miss Kappa, dirti che sto cercando di diffondere a più riprese come posso questa tua importantissima voce, dirti che ho ascoltato con interesse quella vera, la tua voce, su Radio Popolare, e ne ho apprezzato molto l'asciuttezza quasi scontrosa, dirti che anch'io ho versato una lacrima di commozione nel leggere queste tue righe di dolore quasi soffocato, sobrio e intenso, terribilmente vero, ecco tutto ciò è ben poca cosa, per lenire una sofferenza, che ha origine dall'annientamento, che una terribile commistione di atrocità della natura e dell'uomo ha causato in te ed in voi nel corso di quei terribili attimi, e poi in tutto ciò che ne è seguito.
Tieni duro, stai facendo un lavoro prezioso, di cui potrai fregiare la tua intera vita.
Mannaggia a te che mi fai sentire un po Aquilano...
:)
Un abbraccio!
Purtroppo fin troppa gente si riempie la bocca di vane (e spesso autoglorificanti) parole fregandosene dei veri disagi, fisici e morali, delle persone. Persone che, purtroppo, vengono considerate non più che un "oggetto da scoop o da reportage".
Secondo me sono più utili iniziative "modeste" come quella de le "99 COLOMBE", cui sono onorato di aver partecipato, che tante "scese in piazza" pubblicitarie.
Coraggio Anna, so bene che voi aquilani siete "gente tosta" e che, spero molto presto, tornerete a vivere in questa splendida città con tutto il vostro orgoglio e la vostra dignità.
Un abbraccio, Jacopo.
Anna ...che dirTi...
in questo Anno Sei stata una Luce per tanta Gente...
Molti si sono appoggiati alle Tue Ire..ai tuoi Sogni...alle Tue Parole di Speranza e Dignità...Le Tue Lacrime sono Le Nostre...Le Tue Paure...Le Tue Incertezze...Le Tue Conquiste...e Le Sconfitte Ci appartengono...fanno parte di Noi..Del Nostro Cuore
Ti Vogliamo Bene
Con La Tua Semplicità e Forza Sei rimasta Una delle Ultime Speranze sopra L'inciviltà del profitto e del servilismo
Io Personalmente TI VOGLIO BENE
Watka Yo Ota
Ti sono vicina e ti abbraccio, per quanto può servire...
Quand'è tempo di piangere si piange. Un abbraccio.
CARRIOLE, CARRIOLE, CARRIOLE
Bertolaso: L’Aquila, cosa mi succede stasera,
ti guardo ed è come prima della scossa.
L’Aquila: che cosa fai, che cosa fai, che cosa fai
Bertolaso: Non vorrei parlare
L’Aquila: Cosa fai
Bertolaso: sei la ricostruzione mai cominciata e mai finita
L’Aquila: Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai.
Bert: Tu esistevi ieri, non oggi
Aq: Proprio mai
Bert: sesta magnitudo
Aq: Adesso ormai non ci provare
pensa a tuo cognato dai, già che ci sei
Bert: Tu sei l’evento che porta affari e risate
Aq: Passerelle non ne voglio più
Bert: Certe volte non ti capisco
Aq: appalti e bugie
questa sera raccontali a un'altra
quelle risate non le posso sentire
perché quella sera tremavo, si sa
Un’altra scossa tremenda
e tutto crollerà
Bert: Una carriola ancora?
Aq: carriole, carriole, carriole
Bert: Ascoltami
Aq: carriole, carriole, carriole
Bert: Ti prego
Aq: carriole, carriole, carriole
Bert: Io ti giuro
Aq: carriole, carriole, carriole
carriole, soltanto carriole
carriole per me..
Bert: Ecco il mio festino, costruire le new town
Aq: Che cosa fai, che cosa fai, che cosa fai
Bert: No, non dire nulla. C'è rete 4 che parla
Aq: Cosa sei
Bert: il romantico Fede
Aq: Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai
Bert: Tu sei la zona rossa proibita
Aq: Proprio mai
Bert: E' vero, proibita
Aq: Nessuno più ci può fermare
solo repressione dai, se ce la fai
Bert: Si spegne nei tuoi occhi la paura e si accende la gioia
Aq: passerelle non ne voglio più
Bert: Se tu non ci fossi bisognerebbe ricostruirti
Aq: spot e bugie
Normalmente mi fanno girare
mentre io voglio risorgere e tornare
la città' bella ch’ero già, quindi
parla meno
se vuoi far piacere a me
Bert: Una carriola ancora?
Aq: carriole,carriole, carriole
Parlato: Ascoltami
Aq: carriole,carriole, carriole
Bert: Ti prego
Aq: carriole,carriole, carriole
Bert: Io ti giuro
AQ: carriole,carriole, carriole carriole
carriole soltanto carriole
carriole per me
Bert: Che cosa fai
Aq: carriole,carriole, carriole
Bert: Che cosa fai
Aq: carriole,carriole, carriole
Bert: Che cosa fai
Aq: carriole,carriole, carriole
Bert: Che cosa fai
Aq: carriole,carriole, carriole carriole
carriole soltanto carriole
carriole per me
AI CARRIOLANTI VORREI RICORDARE CHE IN FRIULI SI SONO TIRATE SU LEMANICHE ED HANNO LAVORATO SENZA TANTI PIAGNISTEI .
IO NON RIMPIANGO IL MIO MODESTISSIMO AIUTO ELARGITO MA A CERTA GENTE CUI NON VA BENE NIENTE AUGUREREI DI STARE COME I TERREMOTATI DELLA CAMPANIA 1980 (TRENTANNI DICASI TRENTANNI)O QUELLI DI GIBELLINA.....
minkia, figho ! !
rotocalco delle ore 18.00
Signorina Rai estinta, voce da donna ed ebookkina nascosta da cui leggere eventuali brandellini di palinsesto dimenticati:
temperatura in aumento su tutta la penisola, si prevedono rovesci glaciali ad altitudini alte-basse, mare in burrascosa calma.
Farruga 18 gradi
L'Aquila, tempo fermo, non pervenuta
New Dasamco 18 gradi
New Mora 18 gradi
New Renzefi 18 gradi
New Varenna, occupata, zoccoli in restauro, Si avvicina il Natale, pensate ai vostri bambini,
per i collezionisti, asta a Veazzano:
Vengono offerte in edizione limitata e numerata, carriole commemorative, fate una buona azione, il 0xy % verrà devoluto per la ricerca sul panfilo,
qualcuno ricorderà le carriole di New Transegic Eagle Town, dopo il sapiente sequestro e stoccaggio, sono state sapientemente riqualificate con decorazioni rigorosamente controllate ed omologate, da artisti di fama interglobalizionale, non lasciatevi perdere capolavori di arte deathcontemporanylovethinklikeme
;)
;)
la minoranza della minoranza
@Anonimo, innanzitutto sei un gran maleducato perché scrivi in maiuscolo. Probabilmente le tue idee sono talmente flebili da aver bisogno di essere rinforzate in tal modo. Comunque, visto che nulla hai capito del movimento delle carriole, e che vieni qui a sentenziare senza sapere, quello che il popolo chiede è proprio di poter lavorare alla ricostruzione della propria città. In termini di idee e di fatti.
Auguro a certa gente come te di riuscire a far funzionare il cervello,o, in mancanza di ciò, di riuscire a tacere per rispetto delle sofferenze altrui.
bè caro Anonimo, mio simile Anonimo,
la tua è saccenza, supponenza, vanità, ma sopratutto pragmatismo, la via più facile da percorrere, sempre, che cazzo ci vuole ad essere pragmatici, troppo facile! ovviamente la cosa non ti ha toccato fisicamente e quindi parli ma non ti rendi conto, ma è facile trovare capri espiatori su cui riversare le proprie frustrazioni, dovute anche a chi richiede 100 e ne spende 30, 70 scompaiono e sei tu, io, noi, se non abbiamo quel 70, con gli occhi chiusi ad averglielo dato, pensa un po' a questo, e sopratutto cerchiamo di avere un pensiero positivo e non facilmente comparare il peggio per giustificare ed accontentarci, pragmatismo, facile della peggior specie,
hanno gestito tutte le risorse in costruzioni costose, definitive, brutte e deturpanti, che saranno mal servite o per niente, sottraendo i fondi da destinare ad un minimo riavvio del salvabile, poco, ma c'è, in modo da rallentare inesorabilmente, bloccare, congelare, occupare militarmente, anche dove invece di costruire un solo c.a.s.e. costosissimo per accogliere 10 15 famiglie, dare la possibilità di rientrare a quelle stesse 10 15 famiglie nella propria casa.
la minoranza della minoranza
Amo l'Aquila e vi abbraccio.
Bruno
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