domenica 29 luglio 2007

Storia di un cane


1° SETTIMANA
Oggi è una settimana che sono nato. Che allegria essere arrivato in questo mondo!!!!!

1° MESE
La mia mamma mi accudisce molto bene, è una madre esemplare!

2° MESE
Oggi mi hanno separato dalla mia mamma. Era molto inquieta e con i suoi occhi mi ha detto "ADDIO", con la speranza che la mia nuova "famiglia umana" mi sappia accudire come lei ha fatto con me.

4° MESE
Cresco rapidamente, tutto richiama la mia attenzione. Ci sono dei bei bambini in questa casa e sono per me come dei "fratellini". Sono molto gentili : si fa festa con una palla che io mordo solo per gioco.

5° MESE
Oggi la mia padrona mi ha castigato, si è molto arrabbiata perché ho fatto pipì in casa, ma nessuno mi ha mai detto dove poterla fare. Comunque io sono bravo, ed imparerò a non sporcare più.

6° MESE
Sono proprio un cane felice. Ho il calore di un focolare, mi sento sicuro e protetto. Credo che la mia "famiglia umana" mi ami molto. Quando sono a tavola invitano anche me e il cibo che mi danno lo sotterro in giardino come hanno sempre fatto i miei antenati lupi.

12° MESE
Oggi compio un anno. Sono un cane adulto e i miei padroni dicono che sono cresciuto più di quello che speravano. Devono essere molto orgogliosi di me!

13° MESE
Oggi sono infelice, è accaduta una cosa tremenda. Uno dei miei "fratellini" ha deciso di giocare con la mia palla. Nessuno può toccare i suoi giocattoli, non vedo perché lui debba toccare i miei, così gli sono andato alle spalle e l’ho morso. I miei denti sono molto forti e, senza volere, credo di avergli fatto male. Dopo questo spavento, mi hanno preso e legato ad una catena che non mi permette nemmeno di muovermi o di poter prendere un po’ di sole. Mi hanno detto che sono un ingrato e che mi devono tenere sotto osservazione (finalmente mi vaccineranno). Non riesco proprio a capire cosa stia succedendo, o cosa abbia fatto di male.

15° MESE
Tutto è cambiato, ormai vivo prigioniero nel cortile, alla catena, mi sento molto triste e solo. La mia "famiglia umana" non mi vuole più. A volte dimenticano che ho fame, sete e, quando piove, non ho un tetto che mi ripari.

16° MESE
Oggi mi hanno tolto la catena. CHE BELLO!!! Che mi abbiano perdonato? Sono così contento che salto dalla gioia e la mia coda sembra la pala di un elicottero. Vedo l’auto, mi porteranno a passeggio con loro. Ecco...saliamo... ma quanta strada! Ci siamo fermati, mi hanno fatto scendere, finalmente posso correre felice, però non capisco come mai abbiano richiuso la portiera e siano ripartiti. Speriamo che non si siano dimenticati di me! Comincio a correre dietro l’auto, ma dopo parecchia strada, non si fermano. Ho capito: MI HANNO ABBANDONATO!!!!!

17° MESE
Ho cercato, invano, la strada per tornare a casa, ma ormai sono convinto di averla persa. Alcune persone di buon cuore mi guardano con tristezza e mi danno qualcosa da mangiare. Li ringrazio dal profondo dell’anima, ma vorrei tanto che mi adottassero, sarei leale e fedele come nessun’altro. Mi dicono solo "povero cagnolino, devi aver perso la strada di casa! "

18° MESE
L’altro giorno sono passato vicino ad una scuola e ho visto tanti bambini, molti ragazzi come i miei "fratellini". Mi sono avvicinato ad un gruppo di loro e quelli,ridendo, hanno cominciato a tirarmi una pioggia di pietre per vedere chi aveva la mira migliore. Una di quelle pietre mi ha colpito in un occhio e da quel momento non ci ho visto più.

19° MESE
Sembra quasi impossibile, ma quando ero un bel cane le persone avevano compassione di me. Ora che sono debole ,con un aspetto poco raccomandabile e senza un occhio le persone non mi calcolano o, peggio ancora, mi prendono a calci e mi lasciano nell’ombra.

20° MESE
Quasi non riesco più a muovermi . Ho attraversato una strada dove passavano delle auto e una di queste mi ha investito. Pensavo di essere in un posto sicuro,ma così non era. Non posso dimenticare lo sguardo indifferente dell’autista, ha proseguito come nulla fosse stato. Il dolore è terribile, le mie zampe posteriori non rispondono più e con difficoltà mi sono trascinato in uno spiazzo dove c’è dell’erba, vicino al ciglio della strada. Sono già dieci giorni che vivo nascosto , senza cibo. Non riesco a muovermi, i miei unici compagni sono freddo, pioggia e questo dolore insopportabile. Mi sento molto male, sono in un posto umido e mi sembra perfino che il mio pelo stia cadendo. Alcune persone mi passano vicino, ma è come se non mi vedessero; altri ,per paura, mi dicono "non ti avvicinare". Sono quasi incosciente , ma una forza strana mi fa aprire l’occhio: sento una voce dolce che mi fa reagire "povero cagnolino, come sei ridotto!" Vedo l’ombra di una donna accompagnata da un uomo in abito bianco che inizia a toccarmi e, rivolgendosi alla signora, dice: "sono spiacente, ma per questo cane non c’è rimedio, la cosa migliore è che smetta di soffrire." Con gli occhi pieni di lacrime, la mia benefattrice acconsente. Con enorme sforzo agito la coda in segno di ringraziamento: mi stanno aiutatando ad abbandonare questa vita con dignità. Sento solo il pungere dell’iniezione e mi addormento per sempre, pensando a perché sono venuto al mondo se nessuno mi ha voluto.


*Questa storia è un piccolo contributo alla campagna di sensibilizzazione verso il problema dell'abbandono dei cani, diffondila se puoi.

2 commenti:

Artemisia ha detto...

Ciao Anna, bella e commovente questa storia. Mi ha ricordato subito "Abbaiare stanca" che ho letto recentemente su consiglio di mio figlio piccolo, grande amante degli animali. Forse lo avrai letto anche tu. E' un libro per ragazzi ma e' molto carino. Narra il mondo visto dalla parte di un cane esattamente come la tua storia anche se, al contrario, ha un lieto fine.
Segnalo il tuo post a mio figlio.

enrico ha detto...

PUBBLICATO SU FACEBOOK NEL GRUPPO : stellina e gingomma - Eboli- cani di quartiere.

grazie!
enrico visconti