giovedì 23 agosto 2007

In volo verso la morte

Raccolgo l'invito di Ronna Ndunetta e parlo di Pegah Emambakhsh.
Pegah è una donna iraniana di quarant'anni : è lesbica.
L'unica sua colpa è quella di essere omosessuale dichiarata e di provenire da un Paese dove governa un regime integralista che ogni giorno calpesta i diritti degli esseri umani.
Fuggita dall'Iran nel 2005, in seguito all'arresto, alla tortura e alla condanna a morte mediante lapidazione della sua compagna, si è rifugiata in Inghilterra dove ha chiesto asilo perchè perseguitata in patria a causa del suo orientamento sessuale. Lo scorso 13 agosto la sua richiesta è stata rifiutata ; ne è seguito l'arresto a Sheffield, dove Pegah viveva, ed è stato avviato un precedimento di espulsione immediata dal Regno Unito. I civilissimi Britannici, per revocare l'estradizione,le chiedono un segno inequivocabile della sua omosessualità al quale Pegah, ovviamente, non può rispondere. Non so cosa si possa fare: tutto questo è atroce. Il rimpatrio sarebbe dovuto avvenire oggi, ma, all'ultimo momento, è stato posticipato al 28 agosto.
Vi rimando a questo link per saperne di più :




"LAPIDARE un uomo o una donna fino a farli morire può richiedere molto tempo, specialmente se coloro che scagliano le pietre desiderano di proposito prolungarne l'agonia. Il colpo di grazia alla testa, in grado di portare a uno stato di incoscienza o alla morte, può farsi attendere anche un'ora, mentre le pietre di piccole dimensioni che provocano contusioni sono rimpiazzate poco alla volta da pietre di dimensioni maggiori in grado di frantumare gli arti. Soltanto quando il corpo è in agonia in ogni sua parte può sopraggiungere la morte."

15 commenti:

Anonimo ha detto...

anch'io ho letto questa notizia su la Stampa e sono inorridita
la civile inghilterra fa proprio .... squallore, direi
ciao erica

Anonimo ha detto...

ioaspettote.splinder

grazie annarè e speriamo che vada tutto per il meglio

è inaudito , sepmplicemente inaudito

Anonimo ha detto...

...civile...Inghilterra...
forse, col tempo, sta cambiando il significato della parola "civile"!
Ritengo però che nessuno dovrebbe abbandonare la propria terra, rifugiarsi in un luogo che non gli appartiene...per poter essere libero di essere se stesso, senza rischiare la vita.
Bisognerebbe "utopisticamente" risolvere il problema alla radice. Ma...che lo dico a fare?
Ciao Anna...

Anna ha detto...

Gianni,
mi sa che tu , per quanto quasi impossibile,sei più utopista incallito di me :)
Un abbraccio

Anonimo ha detto...

e quanti problemi si dovrebbero risolvere alla radice, ma il fatto è che non si risolvono manco nell'aria, oltre la fine della pianta, altro che radice

salutamm annarèèèèèèèèè

Anonimo ha detto...

Anna, grazie per i complimenti che mi fai...li ho appena letti sul blog di Marina ;-)
Si, è vero...vivo e mi nutro di utopie. Ma sai, riguardo al fatto che bisognerebbe risolvere i problemi alla radice, mi son fatto prendere da un libro che sto leggendo in questo momento, IL CACCIATORE DI AQUILONI di Khaled Hosseini...la storia di padre e figlio afghani, che negli anni ottanta sono "costretti" a lasciare la propria terra alla volta degli USA..
Ciaoooooo :-D

Anonimo ha detto...

Sarebbe davvero atroce... Forse questa ragazza si salverà, ma pensa quante persone subiscono ogni giorno queste atrocità... :(

Anna ha detto...

Gianni,
è quello che penso, complimenti sempre sentitissimi :)

ugualeediverso,
grazie per il passaggio nel mio blog e per il commento che hai lasciato, mi piacerebbe conoscere il tuo blog o almeno il tuo nome: i commenti anonimi alimentano in me una curiosità devastante:))

Artemisia ha detto...

Penso che avrai già firmato la relativa petizione. In ogni caso:

http://www.secondoprotocollo.org/index.php?option=com_performs&formid=6

Ciao,

Franc ha detto...

Ciao Anna
ho fatto un copia incolla di questo tuo post, perché, a differenza di altre situazioni, nelle quali la vittima designata era già irreversibilmente nelle mani dei carnefici, questa volta qualcosa in più di un volerci essere, ragionevolmente, si può fare.
grazie.
francesco

Anna ha detto...

Francesco,
per favore, mandami il link del tuo blog perchè non riesco più a trovarti attraverso il mio.
Grazie!

cristina ha detto...

Gli omosessuali non scelgono d'esserlo ma scelgono d'accettare il loro modo d'amare

Franca ha detto...

Ho già sottoscritto la petizione

Anonimo ha detto...

Mi fa piacere che siamo sempre in sintonia, anch'io ho dedicato un post, e speriamo in bene... Un abbraccio, Giulia

Anonimo ha detto...

eccomi qui, finalmente hot rovato il tuo blog e lo seguo. molto interessante e grazie a donna rundetta ci siamo scoperti a vicenda