Passione

Il lino bianco è disfatto, spiegazzato; il tutto è stato consumato. Mi metto comoda ,guardo il soffitto e sospiro. Non mi va di pensare a nulla, voglio solo godere dell'attimo, riprendere fiato. Accendo una sigaretta. Ho voglia di caffè. Mi giro alla mia sinistra: lui è lì che mi guarda con aria sorniona ed interrogativa al tempo stesso. "Ti è piaciuto?" Che domanda del cavolo! Ti pare che, se non mi fosse piaciuto, lo ammetterei qui, ora? E poi, dico , servono conferme? Non hai visto che ero felice, come in trance? Non hai visto come ho gustato insaziabilmente il tutto, come non riuscivo a reprimere spasimi di piacere? Hai coinvolto e travolto i miei sensi: il tatto, l'olfatto, la vista, l'udito. Sono appagata. Questi uomini hanno sempre bisogno di sentirsi rassicurati. Lo guardo con aria indulgente, ché qualche piccolissimo appunto da fare lo avrei, ma ,con il migliore dei miei sorrisi, gli dico "Tesoro, sei stato bravissimo ed ho gradito tutto, dall'inizio alla fine. Dai sapienti preliminari, al momento clou,all'acme, fino all'epilogo, conclusosi con tanta dolcezza. Sono assolutamente soddisfatta, ma ora non chiedermi di sparecchiare e lavare i piatti" Mi alzo da tavola e vado ad adagiarmi mollemente sul sofà.