Quando aprii questo blog non avevo idea di cosa farne. Rita, la mia adorata amichetta, mi invitava a scrivere da tempo, dichiarando che ne sarebbe venuto fuori qualcosa di buono. Io ero scettica e nicchiavo, ma una notte lei mi incastrò e il blog prese vita. Mi buttai, come sempre nelle mie cose, con incoscienza e con tante idee confuse, e, soprattutto, mettendo in conto che avrei potuto chiudere il giorno dopo o continuare, affezionandomi. Il blog è cresciuto e siete arrivati tutti voi; non so come, non so quando, non so perché, ma siete arrivati. Forse vi ho cercati, forse mi avete cercata. Fatto sta che ci siamo incontrati. Qui mi capita più facilmente che nella vita di tutti i giorni. Mi sento più disposta ad interloquire, a prendere in considerazione altre realtà, a sentirmi rinfrancata dalle affinità. Insomma, non mi sento una diversa. Bene intesi, della mia diversità ho imparato a farmene una bandiera, per sopravvivere, ma qui avverto quello spirito di appartenenza che mi aveva abbandonata da tempo. Nella vita di tutti i giorni, quella fatta di conoscenze in carne ed ossa,sono un’integrata part time o, forse, una finta integrata. Per il lavoro che faccio, fingo di essere una di loro, ma mi sento solo una dei miei, pochissimi fino a poco tempo fa. Sorrido, sono espansiva, comunicativa, anche trascinante ed aggregante, ma, in realtà, sono un orso. Me ne starei rinchiusa nella tana dei miei pensieri e delle mie fantasie. Perché gli altri, da sempre, mi sono sembrati marziani, o meglio, io mi sento marziana in mezzo a loro. Credo si chiami senso di inadeguatezza. Gli altri non mi piacciono, cosa posso farci? Hai voglia a dirmi “sei di sinistra, sei democratica, sei aperta”: la maggior parte delle persone che incontro non mi piace. Voi, invece, mi piacete tutti. Sarà perché vi conosco poco? Ma conosco poco anche le persone che incontro ad una cena, o ad una festa, o sul lavoro, o al bar, e quelle non mi piacciono. Insomma, qui sono riuscita a circondarmi di entità con le quali sono in sintonia, verso le quali provo un moto istintivo di simpatia, affetto, fratellanza. Vi bacerei tutti. Quando visito un nuovo blog, sono bendisposta, curiosa, avida di conoscere. L’esatto contrario di ciò che mi accade usualmente: qui sono fiduciosa, nel quotidiano, invece, sfiduciata.
Non so se interpretare il tutto come un segno positivo o come un’ulteriore allontanamento dalla realtà , e dalle persone.
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38 commenti:
Nei blog ESAGERATISSIMI si fa la gara ad arrivare primi nei comments ....... beh... PRIMAAAAAAAAAA ..... :)))
Davvero interessante quello che hai scritto.
Sicuramente merita attenzione, anche facendo la banale considerazione che dietro ai commenti al tuo blog, dietro ai post degli altri blog, si 'nascondono' persone in carne e ossa, dello stesso tipo che non ti piacerebbe incontrare 'fisicamente'.
Non riesco a fare mente locale sul mio passato. Penso di avere attraversato anche io qualcosa di simile (anche se non così estremo), e immagino denunci proprio quello che hai scritto tu: senso di inadeguatezza e allontanamento dalla realtà.
poi hai conosciute me e non puoi più farne a meno....capita, fattene una ragione
La cosa che hai scritto mi fa venire in mente la mia svolta "moderata".
Avevo anch'io il mito della lotta proletaria, l'amore per l'umanità intera, etc... Poi ti accorgi che dentro ogni operaio o dentro ogni uomo si nascondono istinti che non hanno nulla a che fare con l'altruismo e con gli ideali di solidarietà. E allora ho cominciato a chiedermi se ne valesse davvero la pena battersi per loro. Ho cominciato a concentrarmi sul mio orticello che ha tanto bisogno di cure.
E' molto bello quello che dici. Io credo che quando si scrive, si ha più coraggio di svlare i propri pensieri e i propri sentimenti ed è un'ocasione per capire che se lo facessimo anche nella vita reale forse tutto andrebbe meglio. Ma l'incontro con glia altri in carne ed ossa ci fa più paura, siamo più difesi... Un abbraccio, giulia
Sei una persona sincera, Anna, come può esserlo qualsiasi essere umano “in libertà”, cioè solo in parte, ed è già molto. Ti rappresenti pescando con facilità nel paniere dei tuoi gesti verbali e non; dopo un po’ è normale mettere insieme una zuppa con la ricetta segreta. Io assieme agli altri annuso e disquisisco ma se non compio un atto di fede non potrei mai commentare e così, incredibilmente, questa accozzaglia di bytes diventa più umana di una stretta di mano “organica”. Ti dirò che il tuo essere di sinistra non mi sposta più di tanto: io per es. lo fui…e allora? Preferisco immaginarti solo tua con un po’ di appendici carissime e amate oltre misura, credi di essere l’unica “impiegata part time”? Anna ci raccontiamo spesso un sacco di minchiate, ce le raccontiamo così bene che, alla fine, ci crediamo anche. E’ che per quelli che hanno vissuto una certa generazione ci sono troppe schizofrenie da gestire, il rischio di restare soli con l’orso che è in noi diventa immanente. Chi se ne frega se ci siamo scelti o cercati, se la nostra bandiera è sopravvivere; guarda che è un lavoro difficile sai, sì che lo sai, e secondo me tu sei una campionessa. Credo che tu pianga spesso, di un pianto silenzioso e profondo perché al profondo di te attiene, che tu pianga veramente perché sei sola ed emozionabile…picchì si ‘na picciridda ca un voli invicchiari e li vecchi sempre suli stannu, si sa firanu scrivunu sogni e li spartunu ai quattro venti.
Quando hai inziato non sapevi che farne del blog, adesso invece lo sai: ti ci rifletti dentro. E se caschi dentro? Sei un incosciente. Salutiamo Annuzza.
capisco perfettamente quello che dici. Come sai è pochissimo che ho aperto il mio blog anche se ci pensavo da molto, ma poi alla fine accantonavo sempre l'idea visto che per motivi vari non mi ritenevo all'altezza. Mi ha colpito quello che hai detto rispetto a chi hai conosciuto grazie al blog.Tirando le somme sono felice di questa nuova esperienza che mi ha dato la possibilità di scambiare opinioni con persone che magari normalmente non avrei o non mi avrebbero neanche considerato.
Quanto sono prolissa ultimamente ;)
un bacione Fra
Il fatto è che nessuno di noi è un'entità. Siamo tutti persone, e forse il virtuale è la nostra oasi, la nostra domenica, la pausa caffè in cui interagire con l'altro è una scelta e non una necessità quotidiana. E qui, in questo angolo di web, scegliamo veramente chi ci piace e chi no...
V
p.s.: bellissime le parole di Enzo. Come sempre.
Cara Miss K, condivido molto quello che scrivi, ma nel tempo ho rovesciato le posizioni, e se un tempo mi sentivo più impacciata, mi sono allenata e fortificata al punto da sentirmi a mio agio quasi ovunque mi capiti di stare, semmai saranno "gli altri", quelli che non mi piacciono, a stare a disagio accanto a me.
Non è solo senso di inadeguatezza o conclamata diversità. Da un lato, i blog consentono una idealizzaizone, un rapporto rarefatto - rispetto al contatto reale. Chissà che vedendoci senza sapere chi siamo, non ci cogliesse subitanea antipatia, per esempio.
L'altra considerazione generalista è, secondo me, che la razza umana in genere è abbastanza repellente, solo che tutti stanno lì a cantare quanto siam belli quanto siam bravi e pochi lo ammettono.
Niente paura. Solo guardando in faccia la realtà, riconoscnedo che siamo stronzi egoisti vigliacchi cattivi perfidi gelosi invidiosi brutti sudati e spesso bifolchi e ignoranti, ci è dato un margine per migliorare.
Buon weekend!
a me MI sa che la tua amica rita ha fatto bene un bel po' a incastrarti, una notte in cui nicchiavi. ti leggo sempre. commento meno, perché leggere mi piace, scrivere no. parlare, poi... non ne parliamo proprio...
io mi ritengo fortunata o forse come dice qualche mia amica non sono poi così selettiva come dovrei, a me la gente piace, quasi sempre o quasi tutta, ovviamente stringo amicizia e frequento solo quelli che mi piacciono di più e con i quali trovo più affinità, non so se dipende dal fatto di aver sempre vissuto in "comunità" (collegi, colonie, scout, squadra di pallavolo, famiglia numerosa) e quindi il mio rapportarmi con gli altri è stato facilitato dal fatto che da sempre sono abituata a convivere necessariamente con gli altri, sicuramente anche il carattere mi ha aiutato in questo.
Il blog è diventato una droga, come già raccontato alte volte, l'ho aperto perchè non potevo più scrivere all'uomo amato e il riversare su mail emozioni, sensazioni, sentimenti mi mancava, allora come terapia ho provato a scrivere questo diario online. Ho incontrato anche io come te, persone che mi incuriosiscono e mi affascinano per quello che scrivono, certo seguirvi tutti è faticoso, dovrei avere una giornata di 48 ore
nemmeno io mi ricordo come sono arrivata da te, ma sono contenta di averlo fatto
Carissima Anna,
io penso che sia un fatto positivo quello che descrivi e che condividiamo in molti. Ti riporto il commento che mi hai lasciato tanto tempo fa:
Mi vengono i brividi quando leggo "non mi riconosco nelle persone che incontro tutti i giorni....sento che non condividono le mie irrequietezze ed io non condivido il loro modo di pensare": mamma mia , ma questa sono io!!!!!!!!
Beh, come vedi siamo sulla stessa lunghezza d'onda.
Ti chiedi perche' tra blogger ci apprezziamo? Semplice: perche' ci cerchiamo e ci scegliamo. Sara' capitato anche a te di approdare in un blog e di non sentirti in sintonia. Beh, allora non ci ritorni. Non mi dire che tutti quelli che sono entrati in contatto con te sono diventati amici!
Invece quelli che ci circondano (colleghi, parenti, vicini di casa) spesso e volentieri non gli scegliamo, ce li troviamo.
Un abbraccio,
Io sono tuttavia convinto che la scrittura non rispechi in tutto l'essere vero. Alle volte siamo in un modo nello scritto, ma poi, personalmente?
Scusa????
hai letto il titolo del mio blog???
Se c'è qualcuna che si sente un'aliena qui, sono io...
Nella vita ho il tuo stesso "problema" però penso anche che chi sta bene da "orso", da solo, poi sa anche apprezzare di più la gente nel momento giusto. E comunque gli alieni sono sempre di più, mi pare...
;)
Come ho già scritto io nella vita di tutti i giorni sono timida, introversa e alquanto asociale. Orso è dire poco.
Nel blog riesco ad esserlo in modo differente, forse do più possibilità alle persone, forse ho meno paura di rimanere delusa o di deludre. Non lo so esattamente. So che è così.
come va l'allergia?
Bacio
beh io penso che sia perchè nella blogosfera è molto più semplice trovare persone con le quali si è in sintonia con un occhiata al blog, con le parole, con i banner... c'era una canzone che diceva "ci piace circondarci di gente che ci da ragione" e, in maggiornaza direi che è vero, è naturale...
e poi tu non sei una diversa non integrata, felice di esserlo? e allora!?
qui sei integrata e felice di esserlo, cosa vuoi di più?
qui è più facile che le affinità emergano. qui ci si sceglie. nella quotidianità - specie sul lavoro - è raro, da privilegiati potersi scegliere.
un abbraccio :)
Che bel post.
Beh credo anche io che la gente si senta più a suo agio in internet, dove riesce ad essere finalmente se stessa, senza maschere e senza trucchi.
La vita quitidiana ci costringere a tenere dei comportamenti solo apparenti. La vita quotidiana è simile ad una scena teatrale... sono tutti attori che recitano. Ciò lo disse Erving Goffman
ciao
Concordo con tutto ciò hai scritto.Vedi anche adesso mi ritrovo a scrivere ad una persona che non conosco e che probabilmente non conoscerò mai, ma che stranamente ha messo per iscritto ciò che penso. Benvengano i blog.:-)
Anna anche io a volte ho queste sensazioni,mi trovo in mezzo a delle persone con cui non riesco a comunicare come vorrei,cosa che nei blog mi succede meglio.
Io di questo non riesco a darmi una spiegazione o forse non me la voglio dare,sta di fatto che io scrivendo e girando tra i vari blog mi sento libero di fare e dire quello che voglio naturalmente sempre nei limiti.
BUON WEEK-END ANNA
Invece, senza esagerazioni, dobbiamo considerare ottimo questo strumento che abbiamo in mano. Ottimo per dialogare con gente come te che non è accecata dall'ignoranza. ottimo perchè magari non è facile trovare persone che hanno una determinata sensibilità e si rimane in silenzio.
IO SPERO CHE TUTTI NOI UN GIORNO POTREMMO INCONTRARCI E GUARDARCI TUTTI NEGLI OCCHI, NON NASCONDO CHE SE AUMENTIAMO TUTTI NOI I CONTATTI POTREMMO VERAMENTE ORGANIZZARE UN GRANDE INCONTRO.
"GLI INVISIBILI CHE EMERGONO"
ALTRO CHE IL V DAY DI GRILLO!
INCARCERATO,
LA TUA IDEA E' SEMPLICEMRNTE MERAVIGLIOSA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non credo che sia allontanamento dalla realtà. Credo solo che in un ambito così vasto e con un blog ben connotato verso un target di qualità come il tuo, sia facile che le persone che incontri qui siano più simili a te e ti stimolino maggiore empatia.
Ciao Anna
Daniele
...e se invece del blog fossi proprio tu la cosa più bella? :)
c'è sempre bisogno di gente positiva..
un abbraccio ;)
un po' come succede a tutti, credo.
Che bello, però!
:D
un saluto,
ilpiccoloLord
Grazie alla tua amica Rita che ci ha permesso di conoscerti, di frequentarti, di riflettere su quello che posti, di interloquire.
Di scambiare opinioni, battute, un sorriso.
Grazie a te per questa realtà.
Menomale che Rita c'era!
Nominotti per un CAB.Fai come credi.
Cristiana
Problema comune a quanto vedo....è così anche per me. Non so se è un bene o un male, so però che è più facile aprirsi con le persone che hai scelto di frequentare nel blog piuttosto che nella vita di ogni giorno.
Spero che tramite i blog prima o poi arriverò suonare in un posto a portata di mano tua, è già un dare senso
Pienamente d'accordo..non dipende solo dal virtualema qui si può essere se stessi..e piano piano rimangono intorno a te le persone che apprezzi e che ti apprezzanoo..certe volte scriviamo cavolate..ma sappiamo che saremo perdonati...ciao con affetto
Ciao Anna, sono arrivato sul tuo blog dopo aver letto un tuo commento su quello di Holden. Ho letto, per ora, solo il tuo primo post e direi che ho avuto la sensazione del colpo di fulmine. Forse hai descritto qualcosa che tutti pensiamo di noi stessi, di non essere mai capiti dagli altri, di non capire gli altri, di considerarli altro da noi. Però è vero quello che dici. Spesso trovo più affinità sul blog che non nella vita reale. Forse perchè appunto qui posso essere più me stesso, incontrare persone altre, trasversali culturalmente, socialmente, e poi protetto da un semianonimato riesco a dire cose, pensieri che normalmente tengo per me o riservo ad una ristrettissima cerchia di intimi. Grazie per il bel post, ti verrò a trovare regolarmente.
ciao, silvano.
Ti piacciamo perché siamo belli e fichi!
Scherzi a parte poni un vero problema. Ci devo riflettere. Anche io ho una finta cordialità. Qualche volta penso che tutti, ma proprio tutti fingiamo sempre..
marina
E come blog è riuscito benissimo
Ci sono anch'io fra coloro che ti corrispondono per "amorosi sensi":
grazie di esserci!
gg
tu sai che lascio commenti leggendo solo il finale dei post se lunghi una quaresima come i tuoi....fattoti il complimento aggiungo che non c'azzecchi 'na mazza col mio post di oggi, il tuo è senz'altro più bello e profondo, lo sai...io scrivo solo...canzonette ;)
be', Anna, qui ci possiamo scegliere, nel resto della vita lo possiamo fare raramente...
io ti scelgo, bellezza!
Tereza
Se cercassimo quotidianamente solo leggerezza, forse la nostra vita sarebbe ben peggiore...
grazie del post!
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