sabato 20 febbraio 2010

Anno Zero

E' sconsolante sentir parlare un Belpietro, ad Anno Zero, di new town in centro storico, a L'Aquila. E' sconsolante perché si comprende che si parla dei nostri luoghi senza conoscerli. E si riceve spazio senza contraddittorio, poiché le persone che dovrebbero avviarlo non conoscono la nostra realtà. E noi, cittadini responsabili, che potremmo illustrare i nostri problemi, conoscendoli molto bene, ci vediamo ridotti a cornice pittoresca. La troupe di Anno Zero è stata qui. Ha visitato con mio marito e me il centro storico. Ore ed ore di riprese. Senza i permessi necessari. Abbiamo rischiato nell' accompagnarli. Siamo stati anche fermati dalla polizia ed identificati. Ma le immagini erano talmente forti che andavano riprese, e gli stessi operatori erano sconcertati. E turbati. Si chiedevano come mai nulla di ciò che i loro occhi increduli vedevano mai fosse stato mostrato in televisione. E noi, qui, con i nostri problemi di sopravvivenza, con lo scempio degli appalti pilotati, percepito subito e nettamente, con la militarizzazione che sconvolge persino la Busi di Minzolini, arrivata per un servizio di TV7,a sentir parlare di centri benessere e di fisioterapiste. Noi che patiamo l'oscuramento dei media e che speriamo che, ora che i buoi son scappati, si riesca almeno ad individuare chi non ha chiuso la stalla, noi che chiediamo giustizia, verità, trasparenza, soprattutto nel futuro della ricostruzione vera,veniamo tacciati da Santoro quali esasperati dal terremoto. Noi siamo esasperati da chi ha gestito in maniera vergognosa il post terremoto. E dalle istituzioni locali che continuano sulla medesima falsa riga. Santoro ha gettato via le nostre parole. Tante. Ed avevamo profuso grandi energie per cercar di dare visibilità al dramma aquilano. Noi dovremmo avere il diritto di parlare alla pari con chi pretende di pontificare sulla nostra disgrazia. E di avere in tasca soluzioni che non esistono. Noi sapremmo cosa rispondere.

Vi allego il link per leggere una lettera aperta che Federico D'Orazio, giovane aquilano, ha scritto a Santoro http://stazionemir.wordpress.com/2010/02/20/in-che-mani-siamo/

20 commenti:

digito ergo sum ha detto...

garbata amica, è sconcertante che belpietro parli. a prescindere.

l'italia (nessun s'offenda) è a un bivio. essere ripresi dalle telecamere, avere la stampa a favore o contro, conta un casso. ed è questo il pericolo. in altri paesi (inghilterra su su tutti, e mi duole dirlo) se la stampa vuole ottiene. in italia i mass media non hanno peso, esplode la bomba sui giornali, studio aperto ci si fionda sopra, si fa una gran cagnara per qualche tempo, poi ritorna tutto come prima.

non c'è solo l'aquila da ricostruire. agli italiani con cuore e cervello, tocca rifondare l'italia.
un abbraccio

silvano ha detto...

Ho visto annozero e ti ho vista ad annozero, credo che fossi tu, anche se eri parecchio infagottata per il freddo. Ti assicuro però che le immagini e le tue/vostre parole hanno bucato la televisione e tutti (tranne i falsi e gli ipocriti) hanno capito come è ridotto il centro dell'Aquila. ciao Anna e stai sempre in gamba.

Artemisia ha detto...

Anch'io ti ho vista, Anna. Non ti demoralizzare. Penso che la puntata di Presa Diretta di domani vi dia molto più spazio. I salotti televisivi purtroppo sono quelli che sono.
Un bacio

MFM - bummi ha detto...

Dentro L'Aquila come sai ci sono stato varie volte da quel giorno di aprile in poi. Santoro è un giornalista di potere, come tutti gli operatori del settore in Italia.
Però siete stati bravissimi a bucare il video per una volta, le immagini della nostra città le hanno viste tutti. Nessuno potrà più dire non sapevo.

Anna ha detto...

@MFM,
tutti????
Non credo, visto che c'era in contemporanea il festival di Sanremo. Gli Italiani preferiscono le canzonette, si sa.
Se solo quel vile servo di Vespa desse spazio ai suoi concittadini. Riuscirei anche a superare la ripugnanza che ho per l'individuo, pur di parlare. Ma so che questo non accadrà mai. E' venuta la Busi, di RAI1, ma si è guardata bene dal chiamare noi.

San Toro ha detto...

Delusi dai “Giusti”
San Toro: dall’eskimo di Samarcanda ai contratti Mediaset e successiva carriera parlamentare e mega-contratti RAI: come non ricordare la sua intervista sull’Espresso del settembre ’93 al Papi, che quasi giustificava il fatto che in regime craxiano il Berlusca avesse dovuto sottostare a “’o sistema”

Travaglio (interiore): come non ricordare, oltre alle sue difese dei massacri sionisti, il fatto che, stranamente, spari sempre e solo sul BerlusKa, dimenticando altri poteri forti, a lui forse più vicini

Beppe Grillo: come non ricordare la Casaleggio & C che gli sta dietro

Antonio Di Pietro & C (De Magistris etc): interessante sentire qualche giorno fa le dichiarazioni di Elio Veltri ad omnibus su La7 (sembrava parlasse della cricca cui si riferisce MissKappa in un suo post!); onestà intellettuale ha avuto Paolo Flores d’Arcais a “nutrire qualche dubbio” sui personaggi

Come hanno osservato Ciprì e Maresco – richiamati in alcuni commenti in questo blog - >> Nutriamo un profondo disprezzo per il popolo italiano. Bisogna smetterla con la retorica del tipo «italiani brava gente». Cosa si può pensare di un popolo che ha scelto di farsi governare da gente come Bossi e Berlusconi? Un paese che ha accettato il lodo Mondadori, Previti, la legge fatta su misura per evitare che il Premier e i suoi accoliti finissero in galera come sarebbe stato giusto. L'italiano è fondamentalmente, dentro di sé, un piccolo mascalzone, che disprezza profondamente chi è onesto perché, come si dice dalle nostre parti, è «babbu», cioé fesso; e invece nutre ammirazione per l'uomo di potere, non importa come l'abbia ottenuto. Berlusconi è ciò che l'italiano medio vorrebbe essere<<(intervista a L’Unità)

"hai bucato il video", "tutti hanno capito", "coraggio,.è solo un po' lento il risveglio. Ma ci sarà. Abbi fede"...

…è’ inutile continuare a postare le solite litanie: è la repubblica delle banane, è l’itaGLia

Violinistapercaso ha detto...

Ti ho vista in "differita" (non ho la tv) nella puntata di Annozero. Ho visto le immagini, che per una volta, sono passate in televisione. Accanto a me la mia bimba tredicenne che guardava dicendomi "mamma, anche così l'Aquila è bellissima!"
Ho visto la mia bimba indignarsi alle parole di belpietro (il minuscolo è voluto); concordo con te che Santoro poteva fare di più e meglio, però almeno qualcosa è passato. Io spero che molti abbiano visto, spero che qualcuno abbia aperto gli occhi.
E spero di poter un giorno portare la mia bimba a vedere la tua bellissima città, che in questo momento è una metafora dell'Italia intera, e che da dieci mesi sento come fosse la mia.
Un abbraccio

Bruna ha detto...

Mia cara. Che amarezza! Capisco quella che devi provare tu perché anche io ne sono afflitta! Cosa si può fare per evitare queste cose? Non si può richiedere la pellicola per intero e farla girare? Ci siete anche voi e credo che possiate! Facciamo girare quelle immagini con la tua presentazione!

Anna ha detto...

@San Toro,
burlone dei mie stivali,con me sfondi una porta aperta. Non vedevo da anni la trasmissione di Santoro. Credo che l'ultima volta sia stata quando cantò Bella Ciao, perché cacciato dalla RAI. Patetico. Travaglio, uomo di destra, poco mi piace. Idem per Grillo. Credo di conoscere i poteri ai quali fanno capo.Ciò non toglie che continuo ad indignarmi per lo schifo che vedo in questa Italia che non riconosco. E la colpa non è certo di Santoro, né degli altri che citi.Di Pietro è l'unico che denuncia il problema dei nostri giorni, l'illegalità dilagante. A tutti i livelli, ed in maniera assolutamente trasversale.
In quanto ai commenti dei miei amici qui, credo che siano dettati dall'affetto che provano per me. So che il mio intervento è stato tagliato, tanto da essere reso inefficace.Come quelli degli altri Aquilani.
Credo che tu sia un degno rappresentante di quella Italietta della quale vai cianciando. E' facile dire sono tutti uguali. Denunciarlo come se fosse inevitabile.

Anonimo ha detto...

Cara Anna, ho seguito la trasmissione e pur non volendo consolarti, dico che Santoro ha ben specificato il concetto che della tua città, L'Aquila, bisognerà riparlare e molto a fondo. L'altra sera la puntata doveva entrare nel merito della schifezza Protezione Civile e futura S.P.A. Ti ho vista e riconosciuta e mentre la trasmissione avanzava io pensavo a voi che stavate ad aspettare il collegamento che è arrivato solo per brevi minuti e poche volte. Ma ripeto: la trasmissione doveva portare in luce l'aspetto schifoso che ormai ha assunto la protezione civile. Vedremo la puntata di Iacona come si svilupperà, dato che come mi sembra di aver capito,sarà proprio su L'Aquila e basta. In seguito mi aspetto anche da Santoro una puntata solo sull'immenso schifo commesso ai danni della vostra/nostra città.
Un bacio Anna

che c'azzecca ha detto...

Di Pietro è l'unico che denuncia il problema dei nostri giorni, l'illegalità dilagante. A tutti i livelli, ed in maniera assolutamente trasversale

Gionata Cerasuolo ha detto...

Diciamo che Santoro aveva altro di cui parlare, in modo tale da da mantenere lo share a certi livelli. La cosa non mi sorprende troppo. La gente crede a ciò che i telegiornali dicono: alle mezze verità, al presidente, alle cose promesse e mai fatte. Il problema è che ci abbiamo fatto l'abitudine.

San Toro ha detto...

Io faccio parte dell’italietta di cui vado cianciando tu, col tuo fiero impegno (e puzza sotto il naso, tipicamente aquilana - posto dove, se non cambiavi Timberland ad ogni struscio serale, non potevi uscire di casa) – a proposito, qualcuno (senza ottenere risposta) ti ha già chiesto il perché del reindirizzamento dal tuo sito a pagine pubblicitarie, come mai? - di quest’altra itaGLia impegnata, che crede nel futuro e nella giustizia

E’ stato un piacere seguire (e commentare) saltuariamente il tuo blog, insieme a tanti altri analoghi; mi ha dato il polso dell’altra itaGLia “impegnata” - quella dei paladini dell’antisistema di Barnard o, più propriamente, quella della canzonetta: avete quello che meritate (avrai capito che non mi riferisco solo al BerlusKa/Bertie & C: i personaggi sguazzano tranquillamente da sinistra a destra e viceversa, con politiche e obiettivi comuni) e penso che non ve lo scrollerete di dosso tanto facilmente.

Adieu!

Anonimo ha detto...

Belpietro ha detto 'Il entro storico dovrebbe essere distrutto e ricostruito'. Dopo 2 minuti aveva pure il coraggio di negare e insultava chiunque, ha pure deriso quell'architetto.
Sinceramente anch'io son rimasto un pò deluso dalla puntata.

Marco P. ha detto...

Il problema non è il contraddittorio. Non può esistere contraddittorio sui fatti, e un giornalista (così si presenta Belpietro) dovrebbe saperlo. E' come se uno dicesse "Il sole è verde, è una mia opinione e devi rispettarla". Niente affatto. Il sole è giallo e chi dice che è verde è un matto.
Belpietro non è un matto, tanto meno un giornalista; è un servo che mente, dice bugie, baggianate e bisognerebbe sbugiardarlo facendo capire che non è contraddittorio, è dovere di dire la verità contro le bugie vergognose che propinano da quasi 12 mesi. Dopo un anno non è cambiato niente. Così si prendono in giro (eufemismo) gli abruzzesi e gli italiani tutti.

Anna ha detto...

Burlone dei miei stivali,
già ho risposto ampiamente, in merito ai pop up, che non so da cosa dipendano. Ho poca dimestichezza con il mezzo, e non so come ovviare al problema. Non posso, per altro, permettermi un tecnico.Alcuni hanno provato a darmi delle indicazioni, ma l'esito è stato negativo. Non guadagno con questo blog, purtroppo.Ché se così fosse, visto che sono senza lavoro, non sarebbe male. Se tu, onnisciente, sai come fare per eliminarli, potresti aiutarmi.
In merito alle Timberland, noto che hai dei malcelati preconcetti verso gli Aquilani. Li hai anche verso i negrie i gay? :-)
Se non tornerai, è per tua scelta. Nessuno qui ti ha cacciato.

Anonimo ha detto...

Cara Anna, purtroppo, c'è da prendere atto che, se non fosse stato per questo scandalo, delle vostre vere vicissitudini si sarebbe continuato a non parlare, come d'altra parte si è fatto da un anno a questa parte. I presupposti sono assurdi. Le loro colpe legittimano le vostre richieste. L'indrottinamento dell'opinione pubblica, nemico mortale della verità, improvvisamente è diventato un vostro potenziale alleato. Sono d'accordo nel ritenere che questo modo di fare informazione non sia leale, però credo che, nonostante tutto, si sia ottenuto qualche risultato. Oggi in tv ho visto la vostra seconda "presa della città", toh, c'erano anche i noti politici locali, stavolta erano loro a chiedere appoggio a voi. Cavalcare la tigre, è questa l'unica cosa che, al momento, si può fare, e non è poco, visto che fino a ieri quella stessa tigre scorrazzava impunemente per la città.
Ciao, Simonetta

Anonimo ha detto...

".....è sconcertante che belpietro parli. a prescindere"...
Si, sono d'accordo. E' sconcertante e tristissimo che, in questa Italia, figure del genere, che sono soltanto servi, vengano invitate a parlare in tutte le trasmissioni.Così come il sentire parlare, fino alla nausea, di Sanremo, di Pupo.... Emanuele Filiberto, del festival, per non parlare del grande fratello e di altre schifezze del genere. Tutto ciò è servito, e serve ancora, per plasmare e addormentare le coscienze e le menti degli italiani, di quelli che lo hanno voluto. E per non parlare (e non far vedere)delle immense macerie e del grande dolore della Città di L'Aquila e dei veri motivi per i quali il povero alluvionato bertolaso (si, la b minuscola ci vuole) è indagato. Anche io non mi riconosco in questa italia e non so più cosa guardare in televisione.
Però, Anna, ti assicuro, giovedì sera scorso io ho visto con il cuore devastato come è ancora L'Aquila, ho visto quello che c'è ancora, dopo le 3,32 del 6 aprile 2009, l'ho visto e, è vero, anche così, l'Aquila è ancora molto bella e mi è sembrato che stesse parlando, mi è sembrato di sentirli quei ragazzi che affollavano il centro fino alle 3 di notte.
Altro che demolita,caro signor piccolo belpietro, L'Aquila deve tornare a vivere.
Ciao Anna, ti abbraccio e ti seguo.
Pina.

Anonimo ha detto...

L' Audience

L' Audience
la raccolta pubblicitaria,
la tv è uno show

evidentemente ci sono delle linee di condotta da seguire per soddisfare i conti, di chi paga (noi)la pubblicità ad un format,
c'è una tabella da qualche parte su internet dei costi al secondo per le aziende, e questi costi variano a seconda dell' orario e della trasmissione o format

se si sformat! dalle linee sicure di audience (mutandine sex sex sex)
diminuisce l'audience, le ditte vendono di meno e si incazzano con i / il responsabile che ha deviato da quanto preconfezionato..
se poi pensiamo che ad amministrare la pubblicità è qualcuno in particolare... tutto più o meno torna...

noi terremotati possiamo fare la disdetta al canone, ma attenzione, non la richiesta di suggellamento, ma quella di disdetta per distruzione dell'apparecchio "radio-video audizioni" il mio è impattato sul pavimento col cristallo, quando ho tolto le macerie, non ho pensato che poteva essere un rifiuto speciale ed è andato via con tutto il resto...

II opzione per la disdetta
info da aduc

ovviamente sono esclusi gli ospiti
dei c.a.s.e. dove la televisione è stata servita nel menù...e non credo che siano esentati dal dazio.... gli hanno regalato una tassa.... ah ah ah!!


Berea Dor

Gio ha detto...

Ti ho lasciato un commento sul precedente post. Da disincantato non mi meraviglio del "taglio" (prendilo anche nel senso letterale del termine) che la trasmissione ha fatto su ore di riprese. In effetti non credo minimamente che una trasmissione tv possa, ormai, rappresentare fedelmente la realta', basterebbe leggere qualcosa di Giorgio Bocca a proposito del mezzo televisivo per rendersene conto. Se mai, con le dovute cautele, e' vero quello che dice Grillo, che la vera informazione ormai si trova in rete perche' e' li trovi i partecipanti alla realta' e ci puoi parlare, come ora io sto facendo con te. Cio' nonostante, non bisogna lasciare mai nulla di intentato per essere visibili, solo... non crediamoci troppo. La TV serve principalemnte per vendere pubblicita' e le persone che raccontano la loro vita per cosi' com'e' non credo che ne facciano vendere tanta.
Non mollate...
Gio