mercoledì 16 aprile 2008

Oggi come ieri

Son passati due anni, ma stamani mi sembra come se il tempo fosse tornato indietro. Silvio incontra di nuovo l'amico Vladimir a Villa Certosa, tra feste, bevute e vulcani finti. Tremonti è ancora il nostro amministratore di condominio. Abbiamo dei leghisti in più in lizza per i posti di comando, questo sì. Forse Bossi sarà il nostro vice primo ministro. Scusate, lo so che c'è da piangere, ma a me viene quasi da ridere. Uolter, il carnefice della sinistra, prepara un governo ombra. Roba da pazzi, qui si torna indietro di parecchi anni. Chi fu che lo fece prima di lui? Occhetto? Noi , invece, qui a fare il mea culpa. Tristi, sdegnati, qualcuno combattivo. C'è ancora chi crede che Rutelli possa essere qualcosa di importante in questo panorama. Rutelli? Io mi dissocio per un po'. E mi sento anche un po' patetica. La rivoluzione, non quella con le bombe, ma quella della manifestazione tangibile e visibile del dissenso, non si fa con la pancia piena. La sinistra non ha bisogno di persone come me, il mio voto lo avrà a vita. Ha bisogno degli operai e della gente del popolo. Quella che ha perso. Io, noi, quelli come noi, dovremmo fondare un partito tutto nostro che è quello , diciamocelo, dei politicanti da salotto. Di quelli dell' "armiamoci e partite". Le idee, quando restano confinate nel chiuso delle nostre stanze, anche se belle e nobili, non servono a nulla.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Sento tanta amarezza, cara Anna. Amarezza che capisco e che condivido.
Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Annaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!
Non sono i "politici" che bisogna cambiare...ma le "persone" ;-) Bisogna mostrarel e alternative, per permettere una scelta vera, fatta con coscienza. Oggi è un boun giorno per ricominciare ;-)

erasmo ha detto...

gli italiani hanno scelto, nonostante tutto hanno scelto. Viviamo in democrazia, vivaddio. Ed anche se il risultato elettorale non mi rende affatto felice (tanto per ribadirlo, sono un "veltroniano" convinto), sono convinto che questa drastica diminuzione dei partiti sia a tutto vantaggio di una politica "moderna", senza i duopoli operai-imprenditori e "non credenti"-cattolici (in linea, tra l'altro, con l'idea portata avanti dal PD). E' vero, l'Italia sembra aver perso la storica "Sinistra": io credo che sia una questione fisiologica poichè, anche se si faceva portavoce delle idee di una classe ben precisa, tuttavia non aveva posizioni precise sulle nuove tematiche che (a mio parere) vanno necessariamente i vecchi concetti di "destra" e "sinistra".

A voler essere un po' cattivo, poi, lo psiconano non è mica immortale!
:)

un saluto,
ilpiccoloLord

cristina ha detto...

Salottiamo politicando ma intanto ci facciamo le nostre idee e ci scostiamo da quelle di massa che guardano solo al proprio interesse. Forse come dici tu le nostre chiacchere da salotto servono a poco, io credo invece che servano a noi per non entrare nel gregge; servono ad offrire a noi e agli altri un altro punto di vista. Chissà Anna, magari un giorno davanti ad un te fumante potremo salottare politicando. Un bacio

stefanodilettomanoppello ha detto...

io avrei una proposta urgente!
per carita facciamo una colletta e regaliamo una calcolatrice funzionante a tremonti poi si puo vedere tutto il resto

Damiano Aliprandi ha detto...

Cara Anna io condivido in pieno quello che dici! La dobbiamo finire di parlare, è ora di agire. Gli operai, le persone che lavorano duramente, il lavoro che li aliena non riescono più ad organizzarsi. Bisogna che lo faccia chi ha un piccolo spazio di tempo, intanto bisogna ripartire da zero e cominciare a rileggere Gramsci che predicava fi fare una rivoluzione culturale. A noi manca la cultura, la conoscenza, e chi non ce l'ha bisogna andargliela a sbattere in faccia. E mi dispiace bisogna levare il pensiero che i mass media(perchè è cosi che la gente si "istruisce") hanno inculcato alla gente. Leviamo l'idea che Veltroni e Berlusconi siano portatori di idee nuove, queste sono idee vecchie quanto il mondo! Non a casi si parla di NEOliberismo porcamiseria.
Non fatevi ingannare, l'idea della cancellazione della sinistra rientra perfettamente in un programma piduista, che poi è di importazione americana.

Cosa fare? Cominciamo ad organizzarci sul serio, non cadiamo più negli stessi errori, allertiamoci quando ad esempio vorranno fare una legge elettorale che taglieranno i partiti di vera opposizione.
Ora vedi l'aspetto positivo, abbaimo un nemico evidente come questa destra, alla prima legge ingiusta che lederà i diritti dei lavoratori, degli stranieri, dei Gay, delle donne, usciamo subito in piazza. E per favore non seguite più il sogno americano del PD. NON FACCIAMOCI PIù INGANNARE NE DA CHI PREDICA L'ASTENSIONISMO NE DA CHI PREDICA IL FOTTUTO VOTO UTILE.

rudyguevara ha detto...

condivido la tua amarezza,anna,ma nn contare troppo nemmeno sugli operai e affini.io ho lavorato nelle fabbriche,sarà che erano piccole,sarà quel che sarà(nn c'entra niente,ma faceva rima!scusa,ho un po' il cervello fuso),ma nn sentivo discorsi tanto di sinistra,nè tantomeno di coscienza di sè.piuttosto litigi,piccole meschinità,spiate ai danni dei nuovi arrivati x figurare davanti al boss,e voglia di fare tanti straordinari infischiandosene se nn venivano fatte nuove assunzioni.e cosi' tra gli impiegati,quando sono stata in ufficio.ora sono un po' privilegiata,posso nn lavorare e l'ho scelto nn perchè voglia fare la casalinga,ma perchè se posso evitare,nn voglio farmi sfruttare in un call center,già dato.il fatto è che manca sia la coscienza dei propri diritti che la solidarietà,e questo è trasversale.ognuno pensa al proprio orticello,sogna il suv e di avere i privilegi degli altri,nn di condividere con tutti dei diritti.come vedi sono ancora più pessimista di te.ma penso che la sinistra abbia bisogno di noi,di tutte le persone,indipendentemente dalla classe sociale,che hanno il cervello aperto e nn ragionano in minimi termini,ma possono ambire a qualcosa di grande.coraggio!

newyorker ha detto...

non voterò mai er piacione!!!

Artemisia ha detto...

Anch'io spesso mi sento radical chic. A quanto pare e' il linguaggio della Lega che ha piu' presa sull'Italiano medio.

Donna Cannone ha detto...

Quanta amarezza. Ma in fondo è vero. Non credo però, nell'esclusione: serviamo entrambi, possibilmente uniti.
Utopia?
Ci sconfiggono se ci tolgono tutti i sogni e le speranze. Non mollare!

marina ha detto...

Qualcuno di voi ha ascoltato Nichi Vendola o ha letto Paolo Ferrero?
Se no, molto male!
Questi hanno cervello oltre che passione. E sono onesti. Non scaricano su altri le responsabilità delle loro sconfitte.
Io ho ripreso speranza dopo averli sentiti. Non come Diliberto che pensa che basti rimettere falce e martello sul simbolo per avere il voto degli operai!
Se non ci diamo una svegliata diventeremo dei residuati!Marginali nella società.
Il paese ha bisogno dei nostri principi e dei noostri valori ma noi dobbiamo saperli applicare al mondo di oggi. Se non lo sapremo fare non ci sarà nessuno a rappresentarli. Non certo veltroni!
Quanto a Rutelli, piace a me forse meno che a te, Anna, ma ti posso garantire che farei carte false per non avere come sindaco Alemanno con la sua schiera di fascisti dichiarati. Non facciamoci prendere da un cupio dissolvi.
reagire significa prima di tutto capire perché siamo stati sconfitti. E' inutile dirsi che è stato Veltroni. E' una ricostruzione piagnona e nemmeno vera che può farci solo male. Bertinotti ha scaricato il Governo Prodi, dandogli del morente, MESI prima del gesto di Mastella. Ha pensato che liberandosi del legame con il governo i simpatizzanti e i militanti gli avrebbero restituito quel sostegno che in più di un'occasione gli avevano negato, arrivando a fischiarlo.Gli operai hanno votato LEGA! E' colpa degli operai o nostra?
Ragazzi non possiamo dimenticare le cose accadute sotto i nostri occhi. Così non ricostruiamo proprio niente!E il povero Ferrero che si batteva al governo per spostare l'asse della sua politica è stato trattato da imbelle e traditore! Quello si è fatto il culo e i militanti puri e duri dalle loro postazioni blog gli davano del socialista riformista!
Abbiamo intelligenze egregie, basta saperle ascoltare.
scusate la veemenza, ma io sono preoccupata da quest'aria di vittimismo. Il PCI sapeva fare le analisi delle sue sconfitte. Almeno questo lo abbiamo imparato?
marina, pronta a ripartire

Anna ha detto...

Marina,
il P.C.I. avrebbe dovuto aprire gli armadi e tirare fuori i suoi di scheletri quando cadde la prima Repubblica, anche se si era "ripulito" indossando l'abitino nuovo del PDS. Non lo fece.
Ma non serve recriminare.
Sono d'accordo con te, bisogna ripartire. Prima di tutto da noi stessi. Valutare gli errori serve ad evitarli. Spero anche io in una nuova e moderna Sinistra, con volti diversi e non attaccata ai posti in Parlamento. Se mi vorranno, io sarò con loro.