Ci sono dei termini che mi stanno antipatici, sono quelli che ad un certo punto diventano, non si sa per quale ragione, abusati. Quello che mi risulta inviso in questi giorni è "moratoria". E' bastato che l'ONU approvasse quella contro la pena di morte, che subito l'ineffabile Ferrara, in cerca di idee che lo tengano costantemente alla ribalta, lancia il suo macigno sulla moratoria dell'aborto. Ed ecco che il termine diventa subito di moda. Nell'attesa di presentare al più presto la moratoria del Natale, dei compleanni e di tutte le feste comandate, mi accingo a parlare della Befana: della mia Befana. Allora: la Befana era davvero l'unica che mi portava i regali, ma che regali! All'inizio dell'anno si procedeva alla compilazione della lettera da lasciare sul tavolo di teak del tinello: la scrivevo sul foglio doppio del quaderno a righe che aprivo a metà, allargando le graffette che tenevano fermi i fogli, prelevandone uno e poi ricomponendole diligentemente . Iniziavo sempre con un disegno stilizzato dell'amata vecchina che poi coloravo molto generosamente con tinte vivacissime, mi rattristava vestirla , appunto, da befana. E allora, dagli giù con i rosa e i verdini e gli azzurrini e il cielo era sempre blu con le stelle.Poi partiva il testo che mi veniva rigorosamente suggerito dalla mia mamma. Io avrei voluto quella famosa bambola, quel simpatico set di pentoline, quella culla con bebè annesso, una giostrina con i cavalli? Ma no, quando mai, roba inutile! La mia mamma si metteva lì e mi convinceva che quello che desideravo di più era un cappottino che piaceva a lei, che aveva appena visto in vetrina, un cestino portalavoro con matassine di filo , e aghi e spilli annessi (ho sempre odiato cucire, a tutt'oggi non so attaccare un bottone) un astuccio per la scuola, un libro che dovevo assolutamente leggere, quei quaderni che mi mancavano. Insomma, i famosi regali utili: mai nessuna concessione al futile, al superfluo. La Befana avrebbe apprezzato la mia assennatezza e non mi avrebbe messo del carbone nella calza. Poi la stessa vecchina sarebbe passata a casa dei miei nonni, per lasciare anche lì qualcosa per me : calze, mutandine, canottiere, pigiamini e cinquantamila lire che venivano opportunamente preservate in banca in un apposito libretto al risparmio. Quando qualcuno mi disse che la Befana non esisiteva, non mi mancò l'idea di non ricevere più i regali, ma solo il fatto che più nessuno entrasse di notte a casa mia, mangiasse i biscotti che avevo messo nel portadolci di porcellana , bevesse il liquore che avevo versato nel bicchierino da rosolio e che, andando via, lasciasse, lungo il tragitto fino alla porta, le briciole dei biscotti a tracciare il suo percorso. Poi diventai una cattiva adolescente, ma questa è ancora un'altra storia.
P.S. Forse i soldini che la Befana lasciava dai miei nonni erano 5.000 lire, pensandoci bene 50.000 mi sembrano troppe,bohhh....sono passati talmente tanti anni: una Fiat 500 costava 500.000 lire!!!!!!!
17 commenti:
Brr stamattina fa davvero freddo qui a Bologna, spero che almeno smetta di piovere altrimenti la Befana il 6 si bagnerà parecchio.
Spero che non sia offesa con me per non averle lasciato mai nulla da mangiare...e in effetti adesso che ci penso spesso mi ha portato il carbone (di zucchero ma pur sempre carbone)
Buona giornata Anna!!!
Bei ricordi ma scritti con una puntina di tristezza mi sembra di capire ,che bello mi hai fatto ritornare indietro anche io aprivo il quaderno e prelevavo il doppio foglio richiudendo le graffette,un gesto che penso nessuno faccia più.
La Befana più bella che mi ricordo è quando mio Papà che era della Guardia di Finanza mi portò a Milano ad una festa organizzata per tutti i figli dei Militari della GdF,mi regalarono tante cose ma il dono più bello fu un fucile giocattolo che sparava un tappo di sughero rigorosamente legato allo spago.
Buona giornata Anna
Roberto
Che bei vecchi gesti! Anche per me prelevare il foglio centrale dal quaderno era un'operazione molto delicata.
A me alla Befana non arrivavano regali, che venivano a natale(anzi, IL REGALO, uno ad anno, ma solo carbone dolce, e un po' vero, caramelle, dolciumi).
Forte questa storia delle briciole!
Ciao cattiva adolescente
ti auguro tutto il futile ed il supefluo del mondo
ti abbraccio
marina
adesso se dai 5 euro ad un bambino te li tira in faccia :-)
Anna come sei dolce, ti dispiaceva solo per i biscotti non mangiati e il rosolio non bevuto.... Anch'io ti voglio bene! Comperata la giacchetta rossa?
Ho incontrato altri post sul tema questo con i tuoi ricordi d'infanzia è quello che più mi ha emozionato.
Che carina Anna da piccola!
Però scusate, a noi genitori di oggi ci danno addosso se minimamente pretendiamo di far fare qualcosa ai nostri figli che a loro non aggrada, e a noi i nostri genitori "suggerivano" persino i desideri!
Scusa, c'ho il dente avvelenato in questo periodo con la categoria figli.
Anche a me, come a Marina, la befana portava dolciumi.
Sul cosiddetto "tanto intelligente" Ferrara, leggi il post del grande Luciano Comida:
http://lucianoidefix.typepad.com/nuovo_ringhio_di_idefix_l/2008/01/ahi-la-binetti.html
Ciao, grande Anna!
Ciao Anna....!Io mi ricordo che avevo una paura tremenda della befana....a volte non riuscivo a dormire e stavo a sbirciare sotto le coperte se la vedevo.....!Mi avevano detto che portava via dentro il sacco i bambini che non si comportavano bene......!
Davvero bello questo tuo ricordo....!
Ti ho linkata anchio con molto piacere......!
Per quanto concerne questo Post, no, io non mi soffermo a ricordare...Io sto facendo di tutto per mantenermi aggiornata, cerco di comunicare "in tempo reale" e "con i mezzi attuali" con i miei nipoti (arranco un po' ma ce la faccio). Il mio pensiero va più che altro ad una Befana tecnologica per i prossimi (se verranno) figli delle figlie/i delle mie amiche e poi dei miei due nipoti.
P@ola
Pensando a Ferrara, io introdurrei una moratoria contro le persone obese... che ne pensi????
Anna...la mia mamma, da sempre...e ancor'oggi, quando mi capita di trascorrere l'epifania a casa, mi riempie una calza (vera) di cioccolatini vari..e nel fondo ci aggiunge un bigliettone da 50 (50.000 lire un tempo, e 50 euro oggi... insomma, è proprio vero che questo euro c'ha rovinati). Oggi che sono a Roma...niente calza...e niente cinquantone!!! Sigh... ;-) Dai che le feste son finite. Peccato che le cazzate di Ferrara non abbiano mai fine!!! Un abbraccioooo
ciao.per me la befana è sinonimo di tristezza.non mi porta piu il carbone.uffa!!!!!!voglio tornare bimbo.ciao!!!!!!
povera befana, ora arriva con una scopa laser !!!
ciao e tanti auguri... x tutto l'anno!
Anche a casa mia si parlava di regali utili, ma io amavo molto la befana anche se trovavo olo mandarini e noci nella calza... Era magica, simpatica, divertnte. Ero una bambina fantasiosa e familiarizzavo molto con questi personaggi. Forse avremmo voluto avere qualcosa di più, ma oggi cosa hanno? tante volte, troppe solo cose. Un abbraccio Anna. Sai che compio un anno? Giulia
Le nostre mamme sapevano convincerci perchè sapevano educarci con pazienza, non avevano fretta di depositare i figli in piscina o al campetto da tennis e non ci lasciavano da soli davanti al televisore o alla play station, noi siamo state fortunate e sinceramente tutti i giocattoli che non ho avuto in cambio del cappottino non mi sono mai mancati, mi piaceva tanto fare la vezzosa allo specchio guardando come mi stava un vestitino nuovo...mia cara Anna ti penso sempre...ciao...Carmela.
La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte il cappello alla romana, viva viva la Befana!! A me non è maipiaciuta molto come personaggio, forse perchè mi portava sempre un po' di carbone! Un bacio
Una moratoria degli imbecilli no? Dici che rischiamo di restare troppo soli?
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