lunedì 3 novembre 2008

Aspettando Obama


Aspetto Obama perché non voglio perdere la speranza in un mondo migliore. Di democrazia, di uguaglianza di diritti, di giustizia sociale, di pace e di solidarietà.
Lasciatemi vivere questo sogno, almeno fino a domani.....

48 commenti:

dario ha detto...

Ecco. Obama simbolo di tutte quelle belle cosine li'.
Solo simbolo, pero'.

Anna ha detto...

Dario, non fare il disfattista! Ti ho chiesto di lasciarmi sognare..... :-)

Damiano Aliprandi ha detto...

Ti lascio sognare Anna...però come ho sempre detto, questo non basta. Bisogna pretendere!

silvano ha detto...

Brava Anna. Cominci a venire dalla mia parte :))
A parte gli scherzi ce la deve fare e ce la farà. Ci voglio credere con l'ingenuità e la fede assoluta di un bambino.

Anch'io domani farò un post su di lui.

zefirina ha detto...

piccolo tarlo: sono contenta se obama vince le presidenziali, ma siamo proprio sicuri che a noi ne verrà qualcosa????
nel senso che pensi che la situazione in italia migliorerà???

Nemo ha detto...

Forse ci sono fin troppe aspettative su Obama. Penso, ahimè, che si tratti pur sempre di un politico.

dario ha detto...

Boh... io forse sono un dietrologo in anticipo, ma a me pare che Obama aveva gia' vinto mesi e mesi fa. Che c'e' un complotto dietro che ha pilotato l'opinione pubblica per far vincere quel che gli veniva piu' comodo alle multinazionali. Dai... sembra proprio che la campagna elettorale dei repubblicani l'abbiano fatta apposta per perdere di proposito! Guardalo in faccia, a McCain. E soprattutto alla Palin. No, non ci credo, la battaglia dei democratici era vinta prima ancora che cominciasse!

dario ha detto...

e poi io non voglio fare il disfattista ne', ma perche' Obama e' cosi' bello e bravo? Perche' smette di fare la guerra al mondo? Non si direbbe, visto che nel suo programma c'e' un aumento della spesa militare. Per ragioni ecologiste? Mah, in effetti non vuole trivellare l'alaska ne' uccidere le balene, come sembrerebbe vogliano i repubblicani. E allora, per che cosa Obama e' cosi' desiderabile?

Ecco, invece in questo periodo amo gli Americani, perche' voteranno per il cambiamento. Per la loro speranza. Cambiamento che non avverra' e speranza mal riposta, ma loro questo ancora non lo sanno.

Anna ha detto...

Non crediate che sia così ingenua da pensare che Obama possa essere il salvatore dell'universo mondo. No.
Ma mi piace pensare che la ventata di cambiamento che porterebbe la sua elezione possa addolcire il comportamento del capitalismo sempre più prepotente, nonostante i crolli e le recessioni, renderlo meno aggressivo,meno egoista, più attento alle esigenze degli ultimi del mondo e, soprattutto, meno guerrafondaio.

silvano ha detto...

Per Nemo:
Beh grazie a Dio che Obama è un politico. Cosa vogliamo un imprenditore, un uomo che viene dalla trincea del lavoro? non ne abbiamo abbastanza di quello che abbiamo in casa?
C'è un gran bisogno di buoni politici, ovunque.

Per Dario.
Ciao, ti lancio solo una provocazione a prposito dei complotti e dei piani delle multinazionali.
Ma lo sai che hai le stesse opinioni di questi signori qui?
http://vsg.altervista.org/index.php?option=com_frontpage&Itemid=1
Questi sono l'ala destra della lega, sono i cattolici tradizionalisti del Veneto e la pensano come te su Obama, Obama è il figlio delle multinazionali...
Questo è quello che dicono su Obama e Mc Cain:

Il fattore K nelle elezioni americane
sabato 01 novembre 2008
il punto di Germano Battilana sulle elezioni USA


Mancano poche ore alle elezioni presidenziali americane, e ci si chiede: quale sarà la reazione che tutto il mondo avrà se la vittoria andrà a McCain oppure a Obama?
Ci sembra abbastanza evidente che gli USA sono in un periodo di decadenza, pur essendo in un mondo unipolare, ed essendo gli USA la potenza che guida questo mondo.
Pare che gli USA ricalchino la decadenza dell’impero britannico tra le due guerre.


Bisogna dire senza timore che grande responsabilità dell’attuale situazione ricade su G. W. Bush il quale non è riuscito a mobilitare tutti quegli Stati che avevano interesse a lottare contro il terrorismo islamista, e non solo. Il terrorismo non può essere buono se commette stragi contro i nostri avversari, e criminale se queste stragi colpiscono noi. Questo errore strategico è costato e costerà caro agli USA. Esisteva ed esiste una necessità di costruire una forte alleanza anti-espansionismo islamista, sulla scia di quanto ha fatto Roosvelt durante la seconda guerra mondiale: questa è la base da cui bisogna partire.
Ritorniamo a due candidati: da una parte McCain, con l’appoggio di “macellai” e “birrai”, e i settori meno abbienti (anche negli USA si sono trasformate le basi elettorali su cui si reggevano sia i repubblicani, sia i Democratici). La vittoria di uno dei due sarà basata sulla loro capacità d’intercettare i voti dei latino-americani e della classe operaia, tradizionalmente vicini ai Democratici; se McCain riuscirà a fare suoi questi settori la vittoria non potrà sfuggirgli.
Andiamo ad esaminare sommariamente questo Barack Hussein Obama: emerito sconosciuto che si presenta come candidato alla Presidenza degli Stati Uniti. Lo abbiamo trovato alle primarie Democratiche carico di milioni di dollari, costringendo Hillary Clinton a dilapidare il patrimonio del Partito Democratico e il suo personale; più andava in rosso il conto di Hillary Clinton più quello di Obama era florido. Dopo questa campagna per le primarie Obama si è presentato per la corsa alla Casa Bianca con vagonate di dollari, il suo staff non sa neanche come fare a spenderli tutti. C’è da aggiungere che Obama non ha neanche usufruito dei fondi federali che i candidati hanno a disposizione per la campagna elettorale. Solo i creduloni possono pensare che le vagonate di dollari di Obama siano raccolte attraverso le sottoscrizioni popolari. Dietro Obama c’è George Soros , noto criminale speculatore, finanziatore delle più importanti reti di traffico di droga, a cominciare da Robert Vesco, braccio destro di Carlos Lehder Rivas del cartello di Medellin. Soros istigatore di tutti i gruppi terroristi, dall’UCK al tagliagola Saakashvili, ha creato tensioni in Kosovo, in Ucraina, nei Balcani, ha messo in ginocchio la sterlina, la moneta della Malesia e della Thailandia. Lo stesso Soros ha dato al partito Radicale transnazionale 50 miliardi di lire per la campagna “Bonino for President”. Va inoltre ricordato che Soros “ha donato” allo staff di Kerry, nel 2003-2004 per la campagna contro Bush, 23.581.000 di dollari: queste sono state noccioline rispetto a quanto sta investendo su Obama. È chiaro: se Obama dovesse vincere non sarebbe che un pupazzo nelle mani di Soros.
È facile prevedere che una politica estera ispirata da Soros farà scattare tutti i meccanismi per guerre prima localizzate nei Balcani, nel Caucaso, in Medio Oriente e successivamente una cascata di guerre in tutto il Pianeta; certamente non si tratta di essere degli sciamani per immaginare questi scenari.
01/11/2008
Germano Battilana


Ecco allora che rinfrancato dopo averli letto prego in greco che Obama vinca, lui è l'unica possibilità di giocarsi ancora una carta di speranza.
VIVA OBAMA.

CIAO, SILVANO.

intrigantipassioni ha detto...

Non mi inoltro in cose politiche. Non oggi... pero' voglio dirti una cosa con il cuore: se Obama per te significa speranza, io desidero crederci e ti auguro che il tuo sogno possa avverarsi.

dario ha detto...

Silvano, a botta calda (poi torno a rileggermi l'articolo che mi citi)...

Quindi tu pensi che Obama sia un politico di quelli che sono in grado di fare politica a prescindere dagli interessi economici che gli stanno alle spalle? Pensi che le multinazionali che hanno finanziato la sua campagna elettorale sono per lui solo dei benefattori che non pretendono niente in cambio?
Pensi inoltre che Obama non si adoperera' per rilanciare o quanto meno mantenere la supremazia coloniale economica degli stati uniti sul resto del mondo?

E poi, guarda che io non e' che sia molto di parte, sai? Secondo me e' abbastanza evidente che ci sia un compromesso tra repubblicani e democratici per far vincere questi ultimi, data la palese impresentabilita' della squadra repubblicana. I repubblicani non mi piacciono per niente, ma non li ritengo cosi' stupidi da proporre un candidato come McCain o addirittura un vice come la Palin.
E questa pero' e' pura dietrologia. La verita', che e' anche piu' palese, secondo me, e' che chi vincera' le elezioni (cioe' Obama) non fara' gli interessi della povera gente contro i potenti della terra. Non risolvera' il problema della fame nel mondo contro una recessione. Non fara' una politica di uguaglianza globale contro la supremazia economica americana. Non rinuncera' a fare le guerre per mantenere la leadership mondiale nei confronti dei competitors asiatici.

Certo se avesse vinto il candidato repubblicano avrebbe fatto altrettanto, condizionato anche lui da altre multinazionali. Anzi, da alcuni sponsor che sono gli stessi che finanziano l'altra parte. (lo sai che parecchi sponsor, tipo, per citarne una, la Microsoft, finanziano entrambi gli schieramenti? Perche'? Per amore della dialogia? Oppure perche' forse vogliono qualcosa in cambio?)

No, silvano, con tutta la buona volonta' non credo che riuscirei mai a crederci. Il mondo dei democratici e' un po' piu' presentabile e fascinoso, ma non e' piu' morale di quello dei repubblicani.

Ciao
dario

dario ha detto...

Ecco, piu' o meno la penso come descritto in quell'articolo, salvo il fatto che quel tipo di finanziamenti sostengono anche McCain, avrebbero sostenuto anche la Clinton, e, se vogliamo anche guardarci in dietro, hanno sostenuto anche Bush II, oltre che Kerry, Bush I e anche Al Gore, che ha prudentemente aspettato di uscire dalla politica per diventare ecologista. Guarda caso.

silvano ha detto...

Un politico non può prescindere dal governare gli interessi di un paese, altrimenti potremmo farlo anche tu ed io davanti ad una buona birra al bar. Ma da dove arriva questa idea che i politici debbano essere scevri da interessi e poi dagli interessi dei paesi e della gente che rappresentano? Un buon politico deve governare tutti questi interessi, in modo democratico e trasparente, deve governare gli interessi delle persone che lo hanno votato. Lo deve fare nel rispetto delle leggi, della costituzione, e nell'interesse del popolo (deve trovare dei punti di equilibrio all'interno di questo tracciato).
Bush è stato un pessimo presidente non solo e non tanto perchè ha fatto esclusivamente gli interessi delle lobbies, ma perchè li ha fatti ignorando e manipolando la maggioranza delle persone, ignorando le leggi e la costituzione americana.

Ora non è un appunto a te Dario, che sei coriaceo ma onesto e simpatico, quanto un appunto ad una parte della sinistra radicale: ma non trovate preoccupante che l'analisi di questa porzione della sinistra coincida nei fatti con l'analisi dell'estrema destra e dei fuori di testa come quelli che ho succitato?

Io sono di sinistra ...ma questa gente, questi compagni che ragionano vedendo complotti giudaicoplutodemocratici (vi rocorda niente?) ovunque, mi spaventano.

ciao, silvano.

Anna ha detto...

@Dario,
ripeto che non credo che Obama sia la panacea a tutti i mali del mondo e so anche bene che dietro di lui c'è senz'altro un discorso di "pulitura" dell'immagine americana. Ma credo altresì che sia un segnale di cambiamento della politica statunitense.Un'inversione di rotta. Insomma, il capitalismo con un volto più umano. E se le cose cambiano per l'America, cambiano per tutti noi.

Damiano Aliprandi ha detto...

Però Silvano io un po' il tuo lo definirei un colpo basso. La stessa cosa riguarda l'altra sinistra, cosiddetta riformista. La pensa ugualmente come la aprte avversa, il centro destra( e non acaso si definiscono riformisti pure loro).

Mi dispiace ma siamo alle solite, a me non interessa un fico secco se l'estrema destra la peensa come me su alcune cose, se anche loro sono per la difesa dello Stato Sociale come me, se non sopportano l'arroganza imperialista degli USA come me. Ma sai benissimo quanto siamo diversi.

Il discorso di Dario lo condivido, purtroppo le lobby hanno sempre vinto rspetto agli interessi della gente. E sia i democratici che repubblicani ne sono stati servi.

Detto questo, è ovvio che preferirei un Obama(ma non perchè afroamericano, purtroppo pure la Rice lo è, ma posso definirla una stronza?) ma perchè si vede che è più interessato per la classe debole.
Anche se so già in partenza che deluderà molto il suo elettorato.

Come si dice? Vedremo...

Lello ha detto...

Bellé, ma insomma, ogni post cha fai vedo che crea un uragano, brava!! Personalmente Obama ha tutto il mio appoggio, uno perché un voto alla brigata cristiana di McCain & Palin proprio non lo darei.. e poi perché, finalmente, uno di colore come presidente... evviva!!

dario ha detto...

Allora, premesso che se io fossi americano non voterei di certo McCain. E forse non voterei nemmeno uno dei candidati minori (quello che piu' mi piace e' Nader), per la solita solfa del voto utile, da qui a dire che Obama sara' un bravo presidente ce ne passa.
Una volta ho preso una infezione e il dottore mi ha consentito di scegliere tra supposte e iniezioni. Ho scelto le iniezioni perche' non sopporto le supposte (nessun doppio senso!). Pero' le iniezioni non mi sono mica piaciute affatto sai?

Per quanto riguarda la politica interna americana boh... non e' che sono molto informato, ma mi pare davvero strano Obama che promette di tagliare le tasse e di fornire istruzione e sanita' per tutti. Sembrano quasi quasi le promesse del nostro Duce. Pero', a parte 'ste apparenze infondate, non so che dire. Sara'...

Pero' uno dei miei valori piu' importanti e imprescindibili e' la Pace, e Obama e' un guerrafondaio. McCain lo e' peggio di lui, ma se McCain e' una supposta, Obama e' una iniezione. Preferirei che l'infezione venisse curata con la diplomazia, francamente.

E poi penso che la pace debba essere realizzata attraverso il sostegno dei deboli, e pare che Obama non abbia affatto intenzione di sovvertire l'ordine mondiale, ma anzi di proseguire secondo la stessa filosofia di Bush, che poi era la stessa di Clinton e di tutti i presidenti americani di cui abbia memoria. Cioe' proteggere il capitalismo liberista americano per dominare il mondo. Anche se si smettesse di fare la guerra, e non e' affatto nel programma di Obama, a queste condizioni non si realizzerebbe nemmeno la pace.
McCain e' peggio? Si', anche un calcio in culo e' peggio, se ben assestato.

Infine ti vorrei far notare che e' compito del politico fare l'interesse del popolo che rappresenta, e non delle lobby che lo sponsorizzano. Poi puo' darsi che gli interessi degli uni e degli altri coincidano incidentalmente. Ma poi mi vienne anche da aggiungere che non mi sta bene nemmeno che il presidente americano faccia gli interessi degli americani se cio' per caso significasse compiere stragi paragonabili alle guerre di Iraq e Afghanistan. Forse rendere gli americani un po' piu' poveri per investire nella pace e nell'uguaglianza degli esseri umani, per essere la potenza dominatrice, sarebbe l'ideale.

McCain farebbe un disastro anche da questo punto di vista, credo. Ma Obama non somiglia neanche lontanamente a un piccolo passo in quella direzione.

Detto questo, sono d'accordo con Anna, cioe' Obama, pur non essendo nessuna panacea, rappresenta il simbolo del cambiamento. E mi piace, questo, un cambiamento nelle coscienze americane sara' dimostrato nella vittoria di Obama. Ma non sara' affatto un cambiamento effettivo della politica americana, perche', come diceva l'incarcerato, la politica americana e' sostanzialmente asservita al potere economico e finanziario delle lobby.

In questo non mi pare proprio che la mia idea coincida con quella che hai riportato dell'estrema destra, per quanto se anche lo fosse, be', significherebbe solo che loro hanno copiato da me ;-)

Diciamo che la pensiamo uguale per ragioni totalmente diverse.

ciao
dario

silvio di giorgio ha detto...

ok, anna: fino a domani neanche io dico niente su obama..in fondo illuderci per un giorno non può farci poi così male. ne riparliamo mercoledì...:-)

Nessuno ha detto...

Anna, sognare sempre, a prescindere.
P.S. Leggevo stamane che questo sarà il 44esimo Presidente in più di 200 anni di storia democratica!!!
Se penso che in 60 anni in Italia ci sono stati quasi 50 governi...

Obama, il sogno per un'America piena di contraddizioni ma sempre e fortemente democratica.

Anonimo ha detto...

Io intanto...attendo un papa nero!!!! Ciao Annaaaaaaaaaaaaaaaa...

Anonimo ha detto...

Preferisco Obama e spero di non esserne troppo deluso.

clauds ha detto...

interessante la discussione che si e' innescata.

premetto che penso che Obama sia 100.000 volte meglio di McCain e che fin dall'inizio (prima del risultato delle primarie democratiche) e' stato il mio candidato preferito (tra quelli dei due partiti maggiori).

pero' personalmente concordo in pieno con quanto detto da dario e L'Incarcerato.
e poi mi ha deluso molto la sua visione della politica estera emersa durante il tour mediorientale: praticamente nulla.

altra piccola chicca su Obama: dove ha tenuto il suo primo discorso da candidato alla presidenza degli stati uniti per il partito democratico? all'AIPAC (american israel public affairs committee, ovvero la lobby americana pro-israele)... come inizio non c'e' male!

comunque ripeto che lo preferisco a McCain e, visto che sognare fa bene al cuore, spero che ci riservera' delle sorprese piacevoli.

un caro saluto

clauds

Fabioletterario ha detto...

Anna, io ho cercato di fare un post simile al tuo, senza averlo prima letto, ma da un'altra angolatura, forse un po' più spigolosa... :-)

Artemisia ha detto...

Confesso: appena ho letto il tuo post, Anna, mi sono detta: "Chissa' quanto avra' avuto da ridire, Dario"
Dario, il presidente USA no global purtroppo non l'hanno inventato!

Anna ha detto...

@Arte,
possiamo presentarci io e Dario per le prossime, con un testa a testa tipo Hilary/ Obama :-)

Artemisia ha detto...

Si', dai! Che coppia! Tu vinci le primarie e poi lui ti fa da vice. Grandi!

marina ha detto...

Anche io tifo per Obama ma senza delle grandi aspettative di palingenesi.Più forse per il valore simbolico.
marina, cinica

dario ha detto...

vedo che non ti ho delusa, Artemisia...

...su di me puoi sempre contare!

:-)

Artemisia ha detto...

Non avevo dubbi, caro!

Elsa ha detto...

Obama!
nessun imprenditore al suo posto!
Un politico, Lui.
un saluto Anna:)

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Aspetto anch'io Obama anche se meno disilluso su cambiamento.
Un saluto-.

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Scusami mi correggo: meno illuso su un reale cambiamento*

Anonimo ha detto...

Permettimi di restare in silenzio stampa in attesa trepidante.....

Ciao
Daniele

Damiano Aliprandi ha detto...

Contenta Anna che ha vinto Obama? Non è cambiato nulla, ieri se avete visto un pezzo di Porta a Porta(lo faccio per farmi venire l'ulcera) vedevo Fassino e La melandi che volevano farsi loro il programma dei Democratici Americani, che schifo.
Siamo tutti americani...vabbè per sdrammatizzare per fortuna c'è Berlusconi che ora dice di essere come Obama!

Anna ha detto...

@Incarcerato,
ma cosa pensavi che cambiasse da ieri ad oggi?
La politica americana è sempre stata di destra, vogliamo dire che questa che ha vinto è la sinistra della destra?
Non è meglio di quello che sarebbe stato se avessero vinto i repubblicani?
Mio caro amico, quello che auspichiamo io e te non arriverà mai. Cerchiamo almeno di prendere sollievo dalle piccole cose. Vediamo cosa farà Obama. Intanto oggi un nero è l'uomo più potente del mondo.Gli Americani sono andati in massa a votare ed a scegliere. Viviamo un pezzo importantissimo di storia. E' già qualcosa.
E poi, nonostante la nausea che crea anche a me il PD,non credi che siano meglio, anche di poco, di coloro che ci governano oggi?
(se penso a quello che sta accadendo per le regionali qui in Abruzzo, direi che la sinistra è peggio della destra, ma non ci voglio pensare)..

dario ha detto...

Mah... la cosa che trovo straordinaria e' che, mentre la politica americana e' di destra, i cittadini americani sono decisamente di sinistra (per quel che puo' significare la dicotomia nel contesto USA).

Credo che la stessa cosa succeda in Italia, anche se per gli Italiani ho le idee meno chiare.

Anna ha detto...

@Dario,
cosa ti induce a pensare che i cittadini americani siano decisamente di sinistra?

dario ha detto...

Appunto, e' difficile definirli di sinistra per le differenze culturali, secondo cui destra e sinistra assumono significati diversi...
Pero', presi singolarmente, tutti gli americani che conosco, hanno spiccato senso della socialita', rispetto della cosa pubblica, altruismo, spirito di solidarieta' con i piu' poveri in america e altrettanto con le popolazioni piu' povere nel mondo, sensibilita' ai temi dell'ecologia.
Tutti valori per i quali io mi sento di sinistra.

Poi pero' cadono facilmente, per ignoranza o per disaffezione, su certi argomenti come la pena di morte, ad esempio...

Certo non mi riferivo al sistema economico. Chiunque laggiu' crede che il capitalismo sia l'unico sistema possibile e giusto, anche se non ho mai chiacchierato con qualcuno piu' disposto di loro al dialogo.

Mmmh... non e' una generalizzazione, la mia. Riguarda esclusivamente, presi singolarmente, quegli americani che io ho conosciuto di persona.

intrigantipassioni ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
intrigantipassioni ha detto...

Io spero che dimostri la verita' della frase che sta facendo il giro del mondo: "il cambiamento e' arrivato". Sono felice che abbia vinto Obama. E qui non c'entrano niente la sinistra o la destra. Quello che importa e' la persona e le idee che porta avanti.
Credo che non ci siano i presupposti per definire paragoni con questo o quello e che il "mio" Silvio in questo momento sia al margine di tutto e non debba entrare nemmeno nel discorso.

Anna ha detto...

@Intriganti,
il "tuo " Silvio presto sarà prono di fronte al nuovo presidente e vorrà chiamarlo l'amico Obama.
Spero che Obama gli faccia un pernacchione grande come una casa :-)
Lo sai che ti voglio bene, anche se chiami "tuo" l'orrido omino :-)

Anna ha detto...

@Dario,
una domanda: quegli americani che hai conosciuto sono, per caso, di origini italiane?

dario ha detto...

Anna, gli americani che conosco io sono tutti quelli che mi ha fatto conoscere mia moglie, che e' americana. Certo si tratta di uno stato degli USA un po' atipico. Mia moglie e' di origine filippina, ma i suoi amici sono un po' variopinti... un po' caucasici, in particolare portoghesi, un po' cinesi, un po' giapponesi... tutti piu' o meno di sangue misto, ma perfettamente naturalizzati (ad esempio nessuno di loro parla correntemente la lingua della nazionalita' dei loro antenati).

Pochi americani di origine italiana ho conosciuto in america. Me ne vengono in mente solo due. Ed erano tra i piu' fascisti che abbia conosciuto... ecco...

Non ho capito il senso della domanda, Anna, ma spero di aver risposto esaurientemente.

silvano ha detto...

Ciao Anna, qualche volta i sogni si avverano. Si chiudono gli occhi, si pensa forte ed è fatta!
ciao, silvano.

Anna ha detto...

Silvano,
sì, crediamoci, anche se le argomentazioni degli amici Dario e L'incarcerato(che sono anche le mie) sono valide. Ma crediamoci, ne abbiamo bisogno....

Michael Grimaldi ha detto...

La nostra attesa è stata coronata da una soddisfazione. Capitasse anche per l'Italia...

dario ha detto...

...Peccato che in Italia non puo' capitare, Michael. Massimo massimo eleggono Veltroni. Questo e' il massimo concesso dalla nostra democrazia delle banane.