mercoledì 5 novembre 2008

Barack Hussein Obama

Da oggi l'uomo più importante del mondo è un uomo di colore. La storia dell'America, oggi, è stata smentita. Gli Stati Uniti passano da quell'apartheid che prevedeva ruoli ben preicisi per i neri, in una società apertamente razzista, ad eleggere un presidente afroamericano. E Obama si chiama anche Hussein, nome imbarazzante che evoca ,per i fratelli d'oltre oceano, terribili disgrazie. E questa è un'altra barriera di pregiudizio che cade. Non mi aspetto che il nuovo presidente americano risolva i problemi del mondo. Le sue parole sono belle, bellissime e commoventi. Le ho ascoltate, dopo la vittoria,con il cuore in gola e le lacrime agli occhi.Ma so che sono solo parole. Ora ci aspetta la realtà. So che Obama non rinnegherà quel sistema che lo ha condotto al potere, perché quel sistema non lo avrebbe scelto se non fosse stato più che certo della sua fedeltà. Forse egli rappresenta solo una promessa che l'America ed il mondo non potranno mai mantenere. Ma il simbolo della vittoria contro il razzismo, quello, rimane. E resterà patrimonio dell'umanità intera.
Oggi il mondo si è svegliato diverso.

46 commenti:

Pellescura ha detto...

Sperèm

Saretta ha detto...

ho la pelle d oca anna!!! davvero!

silvano ha detto...

E' l'idea che la realtà ed il futuro non sono già scritti, immutabili per sempre.

Anonimo ha detto...

Perfettamente d'accordo.

Anonimo ha detto...

Io mi godo il momento e anch'io mi sono commossa... Giulia

ladyoscar ha detto...

Non sono più una sognatrice.. aspetto gennaio

Anna ha detto...

Lady,
non si tratta di essere sognatori o meno: è un dato di fatto che un nero sia presidente degli stati uniti d'america....

silvio di giorgio ha detto...

non credevo che la notizia mi avrebbe emozionato tanto, davvero. ho sentito il suo discorso dopo la vittoria; quando ha ripetuto yes we can ho pensato subito a veltroni e a quanto sia ridicolo...e a quanto siamo sfortunati noi italiani

Anonimo ha detto...

black o white poco importa... è sempre il Presidente degli Stati Uniti d'America, speriamo solo che gli permettano di governare al meglio...
Ciao Anna.

Benedetto - Palermo :-)

Anna ha detto...

@Benedetto, ma ciao! Benvenuto in questo blog: un raggio di sole dalla Sicilia.
No, importa e come che sia nero. Importa a tutto il mondo. E' una pietra miliare della Storia.

Beca ha detto...

speriamo che la giornata di sole (a firenze) sia di buon auspicio... ;)

Nessuno ha detto...

Questa è la democrazia.
Questa è la lezione che ci viene dalla più antica e moderna democrazia.
Obama è il riscatto.
E' la volontà di un'America nuova.

silvio ha detto...

MI unisco al coro di esultanza per Obama. Mi sono commosso anch'io, per le belle e sentite parole che ha pronunciato dopo l'elezione. Mi ha emozionato anche McCain, la resa con onore, l'applauso e gli auguri al vincitore.
Anni luce di distanza, purtroppo, dai politici di casa nostra.
Obama ha incarnato il sogno dell'americano, è riuscito ad arrivare dove nessuno immaginava mai con la sua grinta, la sua forza d'animo, il suo carisma, la sua capacità oratoria, la sua lealtà ed il suo coraggio.
Vorrei elencare altri pregi, ma mi fermo qua.
Non sono d'accordo sull'importanza del Presidente nero.
Durante l'amministrazione Bush le persone più importanti si chiamavano Condoleeza Rice e Colin Powell. Di colore entrambi. L'America, già da tempo ha superato il problema del colore della pelle. Ma mi sembra che qui in Italia abbia ancora la sua importanza, nel bene e nel male.
Sono convinto che se gli americani hanno votato Obama, è perchè ha saputo dare voce ai loro sogni, ad una loro speranza. La speranza di un mondo migliore. Non penso che l'hanno votato perchè "nero".

Un caro saluto

Anna ha detto...

@Silvio,
concordo assolutamente con te sul fatto che gli Americani non hanno votato Obama perchè nero. Ma converrai anche tu con me che essere segretario di stato non equivale ad essere il presidente degli stati uniti.
Io direi che la vittoria è che gli Americani lo hanno votato, nonostante sia nero. E la visibilità del ruolo è, a mio avviso, una bandiera di speranza contro le discriminazioni, in tutto il mondo.

Domenico ha detto...

grande obama simbolo dell'uguaglianza degli uomini di tutto il mondo.
un saluto affettuoso da Domenico

Lello ha detto...

un poeta anglosassone ha detto che "l'America non sará mai una nazione veramente democratica finché non avrá un presidente di colore, donna o gay".. il primo tassello l'abbiamo raggiunto. Avanti cosí!!!

PS io sono andato a letto alle sei del mattino!!!! Che notte!!!

Gianna ha detto...

Ero stata la prima a commentarti...e non appaio...

Nemo ha detto...

Condivido pienamente quello che hai detto, Anna :)

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Oggi il mondo ha finalmente una speranza per il futuro.

Anonimo ha detto...

sì, Anna.
oggi è stata una giornata di quelle da non dimenticare e che, mi auguro, aiuteranno a cambiare il mondo.

notte

oscar ferrari ha detto...

certo che se Obama fosse cinese non ci sarebbe tutto questo entusiasmo

digito ergo sum ha detto...

può un timido fuocherello cambiare il volto al polo nord? ci spero, ma mica mi illudo. il pesce puzza sempre dalla testa. staremo a vedere. un abbraccio

dario ha detto...

"Obama non rinnegherà quel sistema che lo ha condotto al potere, perché quel sistema non lo avrebbe scelto se non fosse stato più che certo della sua fedeltà".

Ecco. Questo lo penso anch'io.

Anonimo ha detto...

Uno squarcio di sereno ci voleva, dopo 8 anni oscuri e tempestosi.
Cristiana

Damiano Aliprandi ha detto...

Ovvio che dopo ben otto anni di Bush io sono contento che abbia vinto Obama, in realtà chiunque è meglio di quel texano.

Certo che sono contento che abbia vinto, perchè un figlio di un nigeriano qui in Italia non farebbe nulla,sono contento perchè noi siamo una misera nazione e in America Hussein è al potere.

Però non aspettiamoci nessun cambiamento, e forse qualche altra guerra(vi ricordate il Kossovo?).

Io spero di essere smentito.

BC. Bruno Carioli ha detto...

Fosse anche solo un sogno sarebbe comunque bellissimo.

Damiano Aliprandi ha detto...

Anna, vado decisament e fuori argomento. Comunque Rifondazione si è candidato con il centro sinistra, quindi non mi dire che voterai Di Pietro!

Anche perchè rifondazione andrebbe premiata visto che è stato L'UNICO partito a denunciare Del Turco!

Che mi tocca fare, non vorrei che qualcuno pensasse che milito in quel partito. Io semplicemente vorrei che che ci fosse la sinistra e ritornando al tuo post, non vorrei che ci americanizzassimo ulteriormente.

E non nominatemi il PD, ho letto che addirittura sta prendendo le distanze dalla Cigl, perchè vuole mediare con la confindustria. Vai, evviva io riformismo!

Un abbraccio! Tanto le mie parole sono perse nel vento, perchè sono strasicuro che alle prossime elezioni voterete tutti di nuovo per il PD...ma è inutile, tanto il programma piduista si è realizzato, solo due partiti simili e via.

Anna ha detto...

Incarcerato,
Rifondazione si presenta con la sinistra la quale ha come candidato alla presidenza Costantini, dell' Italia dei Valori.
Chiaro?
:-)

Damiano Aliprandi ha detto...

Certo che è chiaro, e allora?

Anna ha detto...

Allora è ovvio che voterò per Rifondazione, ma solo perchè il candidato è un uomo di Di Pietro.
Diversamente non avrei votato per nessuno.Se il candidato fosse stato del PD, avrei annullato la scheda.
Tutto qui.

Damiano Aliprandi ha detto...

ooohh! Brava!!

guglielmo ha detto...

Perché chiamarlo "uomo di colore" ? Quale colore ? In America ce ne sono tanti di "colori" ! O si dice di colore nero o si dice che è stato eletto un afro-americano (come lui è)... Scusa sono sempre un po' polemico...

dario ha detto...

A Guglie'... qui tutti, quando abbiamo letto il blog di Anna, abbiamo capito che "uomo di colore" significasse di colore nero (in effetti per essere precisi non e' proprio nero nero tipo... chesso'... il colore del pelo di Furia il Cavallo del West o tipo il carbon, come recitano due popolari canzoni.. e' un po' marroncino tendente al terra di Siena bruciata).
E credo che se qualcuno non particolarmente brillante non avesse colto immediatamente il significato, sarebbe stato facile per lui dedurlo data la foto e comunque la profusione dell'immagine del Presidente in tutti i media (giornali e televisione... capisco che alla radio uno non riesce bene a distinguere i colori).

:-) scusa la polemica, non ho saputo resistere.

guglielmo ha detto...

@Dario. Da "uomo non particolarmente brillante" e neanche ipovedente trovo questo modo di dire irritante quasi quanto la "battuta" del nostro Primo Ministro che l'ha definito "abbronzato"...

Anna ha detto...

Di colore è poco corretto?
Nero anche?
A me sta bene anche dire NEGRO, io non ho paura delle parole.
Se fossi di colore nero e mi chiamassero negra, non mi offenderei.
Ma non sono negra e non lo posso dire con certezza.
E non mi arrabbierei neanche se mi dicessero ABBRONZATA. Soprattutto se fossi l'uomo più importante del mondo.
Il valore di quello che è stato affermato con l'elezione di Obama non può essere mutato dagli appellativi. Resta un dato di fatto e, a mio avviso, una splendida realtà. E se Obama fosse stato giallo, o rosso, per me sarebbe stato lo stesso. Se fosse stato bianco, no, avrebbe perso significato.Però accetto la tua provocazione, Guglielmo, da oggi in poi dirò un uomo di colore bianco, mi sembra giusto :)

P.S. @Dario, secondo me tende più al marroncino caffè macchiato, il terra di siena ha delle sfumature giallognole :-)

dario ha detto...

Guglielmo, va' che non sei tu l'uomo non particolarmente brillante di cui parlavo, infatti come specifico chiaramente tale uomo non particolarmente brillante non coglie immediatamente il significato dell'espressione "uomo di colore", mentre tu l'hai colto subito, anche se ci hai fatto polemica sopra.
Per quanto riguarda l'ipovedente, non mi pare di averlo mai scritto. Infatti anche uno con undici decimi non riuscirebbe a distinguere il colore della pelle attraverso la radio.
Non capisco quindi il motivo della tua irritazione, se ce n'e' mai uno.

Per inciso trovo che la battuta del nostro Primo Ministro non sia affatto malaccio. L'ho fatta anch'io, mesi prima di Lui, con un mio amico di colore e ci siamo fatti quattro grasse risate. Il problema e' che il nostro Primo Ministro e', per l'appunto Primo Ministro, e l'oggetto della sua battuta e' il Presidente degli USA, e si suppone quindi che adottino certi protocolli di formalita'.

dario ha detto...

Anna, okay, ma allora scusa, non esiste l'appellativo "di colore nero" o "di colore bianco"... Facciamo allora "di colore marroncino caffe' macchiato" e "di colore rosa".

Anna ha detto...

@Dario, la battuta del primo ministro è vecchia, come lui.
Ricordo di averla sentita una trentina di anni fa per la prima volta da un amico tornato dagli States. Quell'amico aggiunse che le persone di colore nero, quando la sentivano, si arrabbiavano tantissimo. Non so, forse noi uomini di colore rosa e, soprattutto non razzisti, non possiamo capirle bene ste cose.

dario ha detto...

Bah, secondo me e' il contesto che offende, mica le parole.
C'era un mio compagno di corso di colore nero e studiavo con lui nella biblioteca. Un giorno come tanti l'ho chiamato "sporco negro" e un tizio che non conscevo di colore rosa mi ha rimproverato. Gli ho amichevolmente spiegato che io, quel mio amico, lo chiamavo spesso scherzosamente "sporco negro" e mai mi sarei permesso di fare una cosa del genere se non fosse stato che lui stesso a presentarsi, la prima volta che ci siamo conosciuti, con il nomignolo "sporco negro".
Con quest'altro mio amico attuale, al bar, davanti a una birra, si parlava di gente di colore nero e gente di colore rosa e, scherzosamente gli ho dato dell'"abbronzato". E ci siamo fatti quattro risate.

Se pero' stessi parlando in modo formale con una persona che non conosco o che conosco cosi' cosi', mai e poi mai mi permetterei di chiamarlo "negro" o "abbronzato". E l'unico motivo per chiamarlo "uomo di colore" sarebbe se si stesse, come appunto in questo blog, discutendo sul colore della pelle.

guglielmo ha detto...

@Dario. Una semplice domanda (alla quale rispondi per conto tuo): alla vittoria di John McCain avresti detto ha vinto un "uomo di colore" ? Un caro saluto...

dario ha detto...

Per ribadire il concetto, mi vien da dire che il motivo per cui un'altra volta il nostro Primo Ministro si e' dimostrato ai miei occhi il solito deficente, prima ancora che razzista, e' che si sia permesso, lui, dalla sua piccolezza (e non sto parlando di statura), di rivolgersi al neoeletto Presidente degli Stati Uniti in modo tanto amichevole da concedersi una battuta spiritosa sul colore della pelle. Io non lo farei nemmeno con la signora delle pulizie, visto che con lei non ho confidenza. Con tutto il rispetto per le signore delle pulizie.

Anna ha detto...

Non credo che Berlusconi sia razzista: è solo cretino. E rappresenta quell'immagine dell'Italiano tipico degli anni 60, quello di tanti film con Alberto Sordi. E ciò mi fa vergognare, perché è questo quello che si vede di noi all'estero.
Detto questo, riconosco che stilisticamente e formalmente Guglielmo ha ragione. Il suo ragionamento non fa una grinza.
Ma è pur vero che noi tutti si continua a dire, ad esempio, "di vecchie lire", riferendoci al cambio dall'euro alla lira, sbagliando di grosso, ché la nuova lira non c'è mai stata (per fortuna , aggiungo io).
Sono modi di dire radicati Guglielmo, però non rinnego quel "di colore" detto nel post. Secondo me ci stava bene nel contesto.....

dario ha detto...

Ue' Guglelmo, guarda che io ragiono con la mia di testa. Tu, piuttosto dovresti cercare di parlare con la tua bocca.

No, non avrei parlato di uomo di colore riguardo a McCain. Per due ragioni, fondamentalmente.

1) in genere, in italiano colloquiale, per "uomo di colore" si intende un uomo il cui colore della pelle e'... come dire... scuro... mmmmh... vediamo... in RGB scala 256 ti direi la terna [132, 85, 43], piu' o meno, con tutte le sfumature che ci si avvicinano. Viceversa, in italiano colloquiale uno che ha la carnagione di colore simile a [244,202,159] come sembra McCain non viene chiamato "uomo di colore". Quindi, se avessi detto di McCain che e' un uomo di colore avrei dato un'idea sbagliata di quel che intendevo.

2) Se fosse stato eletto un Presidente degli Stati uniti di colore rosa (e qui intendo... dai... ci siamo capiti o devo specificare la terna RGB?), non sarebbe stato un evento degno di nota perche' anche gli altri 43 precedenti presidenti degli stati uniti erano, incidentalmente, di colore rosa. Se avesse avuto i capelli verdi sarebbe stato interessante notare che aveva i capelli verdi, se fosse stato donna, sarebbe stato interessante far notare che era donna. Se fosse stato un cavallo con due cazzi avrei fatto notare che era un cavallo con due cazzi. Siccome invece e' un uomo di colore nero, e tale cosa e' degna di nota perche' apre forti discussioni sull'innegabile spirito razzista che c'era ed in parte c'e' ancora nella popolazione degli Stati Uniti e anche in altre, tra cui la nostra, allora trovo che sia importante notare che il 44' presidente degli stati uniti ha la pelle di colore nero (cioe' in RGB...)

Cazzo, ma 'sta logorrea sta annoiando anche me stesso, oggi!

dario ha detto...

Anna, non mi pare che "di vecchie lire" sia un'espressione sbagliata, come non mi pare che "di colore" sia anch'essa sbagliata.
Pero', che sia un'espressione sbagliata o no me ne fotto (a proposito "me ne fotto" e' un'espressione sbagliata?).
Il problema e' stabilire se sia un'espressione razzista ("razzista" e' un'espressione sbagliata?). Chiaramente "di vecchie lire" non e' una espressione razzista, come non lo e', di per se, "di colore", e non lo e' nemmeno "me ne fotto". Almeno nel contesto in cui l'abbiamo usato tu ed io.

Anna ha detto...

Sì Dario,
ma noi siamo due monelli, non dimenticarlo, cazzo! :-))

Michael Grimaldi ha detto...

Applausi al tuo post. Non è detto che mantenga tutte le promesse, ma la sua stessa elezione è una vittoria della parte civile degli Usa contro i più biechi reazionari.