martedì 14 luglio 2009

Oggi sciopero contro il DDL Alfano

Aderisco all'appello di Diritto alla Rete http://dirittoallarete.ning.com/ contro il DDL Alfano i cui effetti sarebbero quelli di imbavagliare la libera informazione. Il decreto esprime, di fatto, la volontà dei politici di soffocare ogni giorno di più la Rete come strumento di diffusione e di condivisione dell'informazione e del sapere. Il cosiddetto obbligo di rettifica, pensato sessant'anni fa per la stampa, se imposto a tutti i blog (anche amatoriali) ,e con le pesanti sanzioni pecuniarie previste, porrebbe un silenziatore alla libera espressione in Internet.

31 commenti:

cristiana ha detto...

Ti seguo!

Giorgia ha detto...

Scusa, non capisco. Ma se chi scrive riferisce fatti veri, perchè dovrebbe temere censure o sanzioni pecuniarie?
Questo potrebbe avvenire qualora si riscontrassero inesattezze non smentite. E chi parla, perchè dovrebbe dire volutamente delle inesattezze?

Anonimo ha detto...

Giorgia (bel nome), leggiti con attenzione tutto il Decreto, poi ne riparleremo analizzando gli effetti che produrrà (se approvato) sulla libera informazione.
Valerio

albe^_^ ha detto...

Giorgia: il sistema funziona a prescindere da ciò che scrivi. Ad esempio possiedi un blog. Scrivi un post sull'argomento X, citando Tizio. Metti che sia anche tutto vero e documentato. Tizio non sopporta che tu abbia svelato il suo altarino e ti chiede una rettifica. Ammettiamo che te la chieda mentre tu stai facendo una piccola vacanza e non puoi collegarti alla Rete.

Ecco, al tuo ritorno troveresti una multa di proporzioni colossali, che magari ti manderebbe in rosso e ti costringerebbe a chiudere il blog.

Non solo: dicono che tale decreto si estenda pure ai commenti e alle 'copie' del post. Per i commenti: dovresti autorizzarli uno per uno? E se uno ti chiedesse la rettifica per il singolo commento?!
Sulle copie: salvo che tu abbia poteri sul tuo post, come fai a controllare le copie?

È semplicemente un decreto che impone il silenzio assoluto, un colpo di grazia alla Rete.

L'idea dello sciopero dei blog è sacrosanta. Non sono d'accordissimo sui toni e sulle iniziative. Proprio perché il decreto impone un bavaglio, bisognerebbe URLARE anziché stare zitti!

Artemisia ha detto...

Anch'io aderisco. Non ce l'ho fatta a far la foto.
Baci,
Artemisia

emanuele ha detto...

@ Giorgia: probabilmente non sempre vengono dette le verità...allora si ha paura di una sanzione ;)

@ albe: non dire eresie. se il fatto è vero e documentato non può obbligarti a fare nulla. se hai gettato fango su X è giusto che rettifichi.

piero ha detto...

miss, mia cara miss...al posto tuo mi sarei fotografato con le dita legate (se il tuo problema è internet). Scrivi con ...la bocca?

Anonimo ha detto...

Facciamo un esempio: si era scritto su questo blog all'indomani del terremoto che lo stato avrebbe tenuto nascoste circa 700 vittime. Perchè l'autrice non dovrebbe prendersi delle responsabilità se quanto dichiarato è diffamante?

Anonimo ha detto...

Anonimo,questo non è un giornale e MissKappa non è una giornalista.Lei qui è libera di scivere le sue idee e le sue impressioni,le voci che ha sentito in giro e i pettegolezzi della signora affianco!Nessuno può pretendere che una persona qualsiasi riporti i fatti e le fonti.Per quello ti leggi i giornali e ti guardi la tv!

Claudia Valentini

Giorgia ha detto...

Sì Claudia, avresti ragione se i pettegolezzi con la signora della porta accanto rimanessero tra loro due. Ma in questo caso diventano megafono per centinaia di persone. Non è la stessa cosa!!!

giuliana ha detto...

Nessuno dovrebbe permettersi però di seminare allarmismi senza prove fondate. Mi risulta che il reato di diffamazione non riguarda solo i giornalisti, per cui chiunque potrebbe essere perseguito se per hobby ama scrivere delle atroci cazzate.
Giuliana

Anna ha detto...

Come sempre,chi non riesce a vedere aldilà del proprio naso si ferma alle apparenze. Per inciso, mi pare che chi si dichiara a favore del decreto Alfano siano persone che non posseggono dei blog. Quindi non interessati in prima persona. Si parla senza sapere, e senza saper vedere.
I blogger sono già responsabili in tutto, in termini penali, degli eventuali reati di ingiuria e diffamazione, quindi non c'è bisogno alcuno di introdurre delle sanzioni assolutamente insostenibili per il comune cittadino. Quindi l'altissima, in termini economici, sanzione pecuniaria costituisce, di fatto una vera e propria intimidazione.
L'obbligo di rettifica mette in condizione di non pubblicare più, o di pubblicare molto meno. Si cerca quindi di nascondere, dietro un'apparenza di responsabilizzazione, la realtà che è quella di volere rendere impossibile la vita dei blogger e degli utenti che intendono condividere idee ed esperienze. Io sarei responsabile, se il decreto passasse, non solo delle mie idee, ma anche di tutto quello che i miei commentatori scrivono sul mio sito. Questo costituisce una vera lesione della libertà individuale all'espressione. Lo stato controlla i media in maniera vergognosa, e li sottomette. Ora intende fare altrettanto con noi blogger. Ridurci al silenzio,o al pensiero unico.
Tuttò ciò non è da stato che si definisce democratico, ma da Iran e Birmania e altro non è che un ennessimo tassello verso la caduta delle libertà individuali, alla cui deriva si sta velocemente dirigendo il nostro Paese.

Erbaviola ha detto...

MissKappa, visto che ti stimo moltissimo come ho già avuto occasione di dire, passasse questa pratica dittatoriale ti offro ospitalità gratuita sul mio server e per imbavagliarti dovranno passare sul mio corpo!

dario ha detto...

Vorrei sapere di quei 700, Miskappa..
Mi sembra che le tue risposte vadano ad aggirare quelle che sono le tue dirette responsabilità in quello che affermi.
A me piace leggere di certezze e non di invenzioni.
Per le fantasie ci sono i romanzi.

Anonimo ha detto...

Posso darti io una risposta Dario, non è misskappa che deve dar conto della notizia, ma chi non ha mai dato una risposta seria.
Io fossi in te, visto che hai questo interesse verso la notizia, chiederei alla protezione civile che ha coordinato le operazioni di soccorso.
Ti sei accorto Dario che questa non è una fonte giornalistica?

Anna, siamo in tanti blogger e lettori di blog, potrà anche passare questa ulteriore norma contro la libera circolazione delle idee, ma sin tanto che non smettiamo di usare il cervello una speranza la manteniamo alta.

Il silenzio non coprirà le macerie.
Un abbraccio
anna

Anna ha detto...

@dario,anonimo,
ho già risposto decine di volte alla domanda che poni. Vai a ritroso nelle pagine dei commenti e trovati le tue risposte. E' inutile venire qui ogni tanto e continuare a chiedere sempre la stessa cosa. Segui le mie risposte, se ti va, oppure vai altrove. Chiaro?

Anna ha detto...

p.s. solo il demente che non ha argomentazioni ritorna sempre sulle stesse domande, a mo di gingle da rincretinimento da TV....

Anna ha detto...

secondo p.s.
APPARE SCRITTO A LETTERE CHIARISSIME SULLA SIDEBAR, E NON DA OGGI, MA DA QUANDO QUESTO BLOG ESISTE, CHE QUESTO SITO NON RAPPRESENTA UNA TESTATA GIORNALISTICA. OGNUNO FACCIA DELLE MIE PAROLE L'USO CHE CREDE.
(l'ho detto urlando, ché mi sono stancata di ripetere sempre le stesse cose)

Anonimo ha detto...

Anna...sono preoccupata.....dovrò rettificare anche le ricette di cucina ,se me lo chiedono...???????

Claudia Valentini

Anna ha detto...

Claudia,
se usi il burro per gli spaghetti con le vongole, come alcuni al nord d'Italia fanno, ti denuncio all'istante :-)

emanuele ha detto...

e in ogni caso il problema è aggirabile in un instante. SERVER ALL'ESTERO.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Anch'io ho aderito alla protesta ma alzando la voce e quindi facendo un post contro il DDL Alfano

Cmq é importante esserci e testimoniare questa nostra resistenza.

arcore forever ha detto...

Il DDL Alfano è una grande legge, è ora di finirla di pubblicare su internet tutte le porcate possibili e immaginabili, soprattutto contro il Cavaliere. Bisogna epurare le vere notizie dalle false notizie mediante un controllo accurato della rete.

Anonimo ha detto...

Povero arco for....susciti una gran pena...mi dispiace molto per te e quelli come te che non hanno capito niente.

Claudia Valentini

Alberto M ha detto...

@Claudia: voglio sperare che il post di quell'"arcore etc" fosse solo ironia...

@emanuele: siamo sicuri che una legge simile si applichi al server e non alla persona? Nel secondo caso, hai voglia di spostare! Al limite esisterebbe comunque qualche scappatoia complicata...

Ritorno su quanto detto da Anna: non sono mica scomparsi i vari reati di diffamazione, calunnia e altro. Aggiungere queste sanzioni e questi altri lacci è pura INTIMIDAZIONE nei confronti dei blogger, ALLA FACCIA DELL'ARTICOLO 21!

Alberto M ha detto...

http://punto-informatico.it/2485469/PI/Commenti/ma-che-bisogno-leggi-antisalva-blog.aspx

Buona lettura, specie degli ultimi due paragrafi!

Unknown ha detto...

Arcore forever parla di epurazione delle notizie .... già solo la parola epurazione mi fa vomitare e comunque chi dovrebbe fare la scelta tra le notizie pubblicate per decidere se sono vere o no? e soprattutto com'è che si decide se una notizia è vera, chi lo decide? il nostro presidente un giorno dice una cosa e il giorno dopo la smentisce .... mi sa tanto di censura dittatoriale ...

Manuelita ha detto...

Ho sobbalzato anche io alla parola "epurazione", e non ho molti dubbi sulla mentalità di chi la invoca...
Anche la parola "porcata" mi fa pensare ad una precisa matrice, di alto (!) livello peraltro, essendo essa stata applicata niente di meno che da un Ministro ad una importante legge dello Stato...
Mi pare che soprattutto manchi una conoscenza di ciò di cui si parla, per cui riporto i primi tre commi dell'Art.21 della Costituzione della nostra Repubblica, che si riferiscono ad uno dei diritti fondamentali della persona, appunto la libertà di esprimere il proprio pensiero.
La madre di tutte le leggi precisa che è lecito manifestarlo "con ogni" mezzo di diffusione: perché la rete non dovrebbe andare bene?

Ecco il testo:

Art. 21.

"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili."

La rete non è comunque la stampa, anche se la può ospitare; i blog poi sono eminentemente spazi di libera espressione del pensiero, come dimostrano i post che precedono il mio, ed in particolare proprio quello di critica a cui mi riferivo!
Non è usando la propria libertà che "arcore forever" si è espresso? E se il suo intervento è stato pubblicato, ciò non è dovuto al rispetto che l'autrice del blog ha verso la libertà, anche quella di chi la attacca?
Visto che parla di porcate e desidera l'epurazione, rifletta su se stesso e si chieda se non fosse proprio lui a meritarla!

Su una cosa non vi può comunque essere dubbio: sull'intento liberticida della norma di cui parliamo...
Chi legge i blog non può non capirlo!
Non ci resta che lottare, fermamente e fortemente, con tutti i mezzi leciti a disposizione in un Paese che ancora si dichiara democratico...

Ernesto "Che" Guevara de la Serna ha detto...

Scusate, mi intrometto, volevo dire che in tutta la mia vita non ho fatto altro che sparare cazzate, lo ammetto. Ma ora mi sono redento, e volevo manifestare tutta la mia solidarietà al Dott. Angelino Alfano per la sua strepitosa legge.
In fede.

Future Jurist ha detto...

Ricevo dalla Società Pannunzio questa cronaca della manifestazione di ieri, che giro volentieri.

UN 14 LUGLIO A PIAZZA NAVONA

"Il prof. Derrick De Kerckove, Il più grande esperto mondiale di comunicazione e di media vivente, erede riconosciuto di Marshall McLuhan presso l’Università di Toronto, in Canada, è entrato a far parte della neo costituita Società Pannunzio per la Libertà d’Informazione. L’Adesione è pervenuta ieri pomeriggio in occasione del primo sciopero nazionale dei bloggers, evento organizzato, con altri, dalla Pannunzio contro il Ddl Alfano sulla comunicazione.

Successo di pubblico dunque, quello che ieri pomeriggio alle sette della sera si è radunato davanti alla basilica di S.Agnese in Agone, nella centralissima Piazza Navona, in Roma. Insieme alla Società Pannunzio per la Libertà d’Informazione, tutti rigorosamente imbavagliati in segno di protesta contro le norme giugulatorie per i bloggers o più semplicemente i liberi pensatori della rete Internet. Hanno partecipato cittadini, numerosi giornalisti e politici di livello nazionale come il segretario dell’IDV Antonio Di Pietro, il Segretario del Partito della Rifondazione Comunista Paolo Ferrero ed il Segretario dell’Associazione Luca Coscioni, Marco Cappato.

Guido Scorza, della Pannunzio, ha 'arringato' lungamente attraverso un megafono, simbolo e logo del primo sciopero nazionale dei bloggers, i partecipanti. Sempre poi il prof. De Kerckhove si è lungamente intrattenuto al megafono per sottolineare le sue profonde preoccupazioni per la deriva italiana verso quel che è stata definita l’era del 'fascismo digitale'."

Andrea De Luca ha detto...

aderito ovviamente