
venerdì 28 novembre 2008
mercoledì 26 novembre 2008
Falce e vangelo

domenica 23 novembre 2008
Tre

venerdì 21 novembre 2008
Sulla corda

Mi sento in bilico. Siamo in bilico. Che nessuno provi a soffiare, ché qui si casca tutti.
mercoledì 19 novembre 2008
Mani

martedì 18 novembre 2008
Mulino bianco

domenica 16 novembre 2008
Ora lo dico

venerdì 14 novembre 2008
La sentenza vergognosa

martedì 11 novembre 2008
Accade di notte

Oggi vi voglio parlare di un uomo e, badate bene, non è un tranello dei miei: alla fine non sarà un melograno, un acquazzone estivo,uno scaldasonno o un vestito, e neanche un cane. Questo è un uomo vero, in carne ed ossa. Ci siamo conosciuti lo scorso inverno, tramite amicizie comuni e, pian piano, abbiamo iniziato una frequentazione costante. Lui venne a bussare da me, una mattina. Lo accolsi, ché sono tendenzialmente aperta ai nuovi incontri. Ci siamo scambiati visite di cortesia, ascoltando la musica che lui sceglieva sapientemente ,ed abbiamo iniziato a conoscerci, pian pianino. Da un po’ di tempo, però, ci incontriamo di notte,tacitamente, senza impegno, visto che entrambi,durante il giorno, siamo presi dal lavoro e dalle incombenze familiari. Siamo due tiratardi e, alla notte, si parla, si ragiona, si diventa intimi. Si discute di amicizia: “credi nell’amicizia fra uomo e donna?” gli chiedo “mmmh, non so, forse” mi risponde . E’ un uomo che non lascia spazio a tenerezze, un po’ tenebroso, a volte brusco, schietto,di quelli che dicono “pane al pane, vino al vino”. Mi piacciono gli uomini così. E’ attratto dal mistero, mi dice. Io di misterioso ho ben poco, mi paleso subito per quella che sono. E’ attratto dalla timidezza, aggiunge, io sono l’antitesi della timidezza. Non lo attrarrò mai, mi dico. Posso stare tranquilla. Poi , una notte di qualche tempo fa, mentre ,entrando da me, dopo aver brevemente scampanellato, accendeva come al solito la lucina, io lo percepii diverso. Sentivo che voleva dirmi qualcosa. Paziente aspettavo. Forse ha un segreto, forse una rospo in gola, vuole confidarsi. Mi approntavo ad ascoltarlo, quando lui, diretto, mi dice : “vuoi vederlo?”. Non sono nata ieri, ma una cosa così non mi era mai capitata. Interdetta, velocemente ragiono fra me e me. Gli dico subito no, rischiando di perderlo? Gli dico che voglio pensarci? Accetto entusiasta? Decido, allora, per una domanda :" come mai proprio io? Come mai proprio qui, ora?” lui, imperturbabile, mi risponde "perché di te mi fido, mi piaci, siamo amici e perché poi penso che piacerà anche a te e potrai darmi pure un giudizio, alla fine”. Oh cielo, bella questa. “Sì, aggiunge, a volte mi sento insicuro, ho bisogno di conferme. Allora, vuoi? Vuoi vederlo? Dai, vogliamo farlo?” Mi rendo conto che la situazione non ammette tentennamenti, l’attimo va colto. Forse sarà per una volta sola, e domani entrambi faremo finta di nulla. Forse è l’inizio di una storia che si ripeterà. Forse questa cosa mi lascerà il segno. Mi piacerà? Non avrò a pentirmene? Pongo fine agli indugi: si vive una volta sola, ed io non ho più tempo per rimandare, meglio vivere l'attimo. Voglio viverlo ora. E mi butto a capofitto. “Sì, gli dico convinta, ci sto”. Sorride, si avvicina, uno sguardo di quelli suoi, dietro gli occhiali scuri, anche di notte, e diamo inizio alle danze. Accetta, scarica, apri…. il file è arrivato, pronto per essere aperto. Pronto per essere visto. Pronto per essere consumato. La finestra di messenger lampeggia e lascia il posto ad un’immagine: “ Mmmmm….. è bellissima, Pellescura, una vignetta magnifica. Mi piace. Sei bravo davvero. Continua così. Ancora, ancora, ancora un'altra.…. Lo rifacciamo anche domani?”
Pietro, perdonami, non ho saputo resistere :-)
lunedì 10 novembre 2008
In Abruzzo si corre insieme

domenica 9 novembre 2008
Siamo diversi da lui e da coloro che lo hanno votato

Vorrei che fossimo in tanti. Un sogno? Forse no.
Siamo Italiani e dobbiamo essere fieri di esserlo.
L'iniziativa "Yes, we are different" sta decollando. L'Unità oggi parla di noi, a pagina 35.
Rendiamoci visibili.
Possiamo farcela. Ma occorre il nostro impegno.
Diffondiamo, diffondete.
Urliamolo al mondo intero.
Siamo milioni di italiani e siamo invisibili.
Siamo milioni e non siamo volgari.
Siamo milioni e non siamo razzisti.
Siamo milioni e non abbiamo dimenticato la nostra storia.
Siamo milioni e non abbiamo dimenticato di essere un popolo di emigranti.
Siamo milioni e non abbiamo dimenticato che eravamo dalla parte sbagliata nella seconda guerra mondiale.
Siamo milioni e siamo onesti e civili.
Siamo milioni e NON CI riconosciamo nelle parole del signor Berlusconi.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NON PARLA PER NOI -
SÌ, NOI SIAMO DIFFERENTI
Aderite e fate aderire. Facciamo uscire questa protesta dal mondo di Internet. Diamo un segnale della nostra esistenza. Alziamo la testa.
venerdì 7 novembre 2008
We are different

"Facciamo una colletta e compriamo una pagina di un giornale straniero per dire che noi non siamo come lui. Non voglio che mi giudichino patetico come il nostro Primo Ministro."
E la cosa, velocemente, ha preso corpo.
Questo il link al post de Il Russo : http://ilrusso.blogspot.com/2008/11/forza-bloggers-yeswearedifferent.html
E questo il nuovo blog creato per dare vita a questa iniziativa : http://yeswearedifferentit.blogspot.com/
Yes, we are different: facciamolo sapere al mondo che non tutti gli Italiani sono come Silvio Berlusconi.
Yes, we can. Almeno questo possiamo farlo.
giovedì 6 novembre 2008
Bananeeeeeeeeeeeee..........

Si parlava, neanche a dirlo, di Obama. Ché ora ce li scasseranno per giorni e giorni i suddetti, a dire e contraddire tutto il possibile sul presidente USA. La cosa che mi ha divertita, in questo involontario cabaret, è stato il tentativo di tutti di paragonare il nero più potente del mondo ai politici caserecci. Gasparri, solita bavetta e solito occhio sveglio, ça va sans dire, lo ha accomunato al cavaliere Al Tappone : entrambi uomini nuovi, con idee innovative, che sanno scaldare gli animi, muovere masse di elettori e che credono nel sogno del capitalismo moderno. A questo punto Colaninno non poteva essere da meno: non diciamo schiocchezze, il vero Obama italiano è Uolter, ché è davanti agli occchi di tutti la folla oceanica che è riuscito a radunare al Circo Massimo. E poi in comune hanno anche quel "yes, we can" , e scusate se è poco. L'occhialuta leghista è insorta: ma scherziamo? Il vero Obama italiano è Bossi. E lo ha detto impettita ed orgogliosa. Lui sì che è il nuovo, il nuovo vero, fattosi strada con lacrime e sangue, fra la gente. Lui ha strappato elettori alla sinistra ed alla destra, è trasversale, apartitico e osannato dal suo popolo. Gaia Tortora ha obiettato, ricordando alla signora le dichiarazioni del senatùr circa l'eventualità di un nero al capo del governo italiano. E la bionda ha risposto, imperturbabile, che non si tratta di razzismo, figuriamoci, ma semplicemente del fatto che loro non prendono neanche in considerazione la possibilità del voto per gli immigrati.
Giunti a tanto, Ferrero non poteva tacere. Ha rivelato che, leggendo la biografia di Obama, non può non pensare a se stesso: entrambi quarantasettenni, entrambi self made men.
Credo che Crozza non avrebbe saputo fare di meglio. E neanche Albanese. Ho deciso che disperarsi non serve proprio a nulla: facciamoci due risate. Questo ci tocca.
mercoledì 5 novembre 2008
Barack Hussein Obama

Oggi il mondo si è svegliato diverso.
lunedì 3 novembre 2008
Aspettando Obama
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