Piccole cose. Cose di persone che provano a sopravvivere. Nonostante tutto.
sabato 23 maggio 2009
Piccole cose
Che dire? Posso raccontarvi solo piccole cose, cose del mio quotidiano. Mi sono dedicata, negli ultimi due giorni, alla ricerca del terreno per il mio progetto. Dopo aver contattato un privato che vende la sua terra, in zona industriale, al prezzo di mercato quintuplicato, ho deciso di rivolgermi direttamente ai sindaci dei paesi cui fanno capo queste aree. Ho scoperto che i piccoli comuni ancora non recuperano le mappe catastali e sono in fase di riallestimento. Tutti mi hanno risposto di farmi viva fra un paio di settimane. Scoraggiata, dopo aver letto il decreto che parlava di abitazioni messe a disposizione degli sfollati dalla PC nelle zone dell'entroterra, mi sono sentita rispondere da una cortese impiegata di un comune in provincia di Pescara che, al momento, gli appartamenti reperiti sono due, a fronte di oltre trenta richieste già pervenute e che, comunque, saranno privilegiate le persone ospitate nelle strutture ricettive della costa. Si è dichiarata però disponibile a trovarmi un appartamento a pagamento.Non volendo infierire sull'impiegata che non ha colpe per decisioni altrui, ho desistito. Sono quindi andata all'ufficio passaporti della Questura, avendo perso il mio passaporto sotto le macerie, per cercare di averne uno nuovo. Ho scoperto che mi costa cento euro e che nessuna agevolazione è prevista per noi terremotati. Tasse e bolli vanno pagati. Ho desistito. Sono andata negli uffici della Sovrintendenza, ospitati presso la scuola della Guardia di Finanza, quartier generale della P.C., per recuperare la relazione del primo sopralluogo effettuato nella mia abitazione che è stato smarrito. All'ingresso sono stata identificata , mio marito, sprovvisto di documenti, non è stato ammesso ed io ho dovuto dire al solerte finanziere che mi ha accolta, dove andavo, cosa dovevo fare e quale funzionario dovevo vedere. Scortata presso l'ufficio, ho scoperto che la pratica che mi riguarda non si trova. I computer sono andati in tilt. Il funzionario mi ha detto di farmi viva fra un paio di settimane. All'uscita sono stata rimbrottata dai soliti solerti finanzieri per esser passata dall'entrata, a due centimetri dall'uscita. Sono quindi andata all'ufficio anagrafe per rinnovare la mia carta d'identità in scadenza. Gli impiegati sono sotto una tenda bollente e sudano alle prese con miriadi di carte. Mi hanno timbrato la vecchia carta d'identità che sarà valida per altri cinque anni. All'uscita sono stata immediatamente identificata da una pattuglia di solerti carabinieri. Sconsolata, mi son detta "torno ai miei dieci metriquadri di container". Mi appariva un rifugio sicuro. Ho quindi incontrato Riccardo, una luce in tanto buio. Riccardo è un vigile del fuoco che mi ha contattata tramite Facebook. L'ho incontrato davanti al campo di Monticchio ed abbiamo parlato un bel po'. Ed ho toccato con mano tanta solidarietà ed affetto.Era con Gionata, un suo collega. Quando ci siamo lasciati, Riccardo, abbracciandomi, mi ha fatto dono di formaggio e salame e di un libro di Tiziano Terzani. Mio marito ed io siamo andati via con le lacrime agli occhi. Tornati a "casa", gli operai del cantiere dove viviamo avevano organizzato una grigliata all'aperto. E' stata una piccola festa. Abbiamo fatto baldoria fino a un'ora fa. Son venuti anche i nostri ex vicini di casa. Eravamo abituati a fare grigliate sui nostri terrazzi. E' stato un ritrovarsi e un confortarsi a vicenda. Un dirci "ce la faremo".
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20 commenti:
Coraggio Anna: vivere in Italia quando tutto funziona (si fa per dire) e` gia` difficile. Immagino in questa vostra situazione drammatica!
Tutto e` complicato piu` che mai!
Sinceramente non so che dirti. Meno male che lo spirito non vi manca.
Auguri e che la forza sia con voi!
Roberta da Sydney
Cara Anna...Ultimamente sono stata un pò assente dal blog ma rieccomi qui.
Seguo i tuoi piccoli passi verso una nuova vita anche in silnzio, con tanta ammirazione, aspettando con te il giorno che riprenderai a volare.
Un abbraccio, a presto!
Che i tuoi passi siano decisi anche e piccoli.
Che tu ti rialzi dalle cadute. Ti scuota di dosso la polvere e vada avanti. E' tutto ciò que ti auguro di cuore.
una cosa quasi kafkiana
Davvero sconfortante Anna ma resisti.
Ti abbraccio
Daniele
Al solito, tutte le promesse fatte dai politici di turno sono andate a farsi benedire. Ma c'erano dubbi? Purtroppo no.
Un forte abbraccio e un incoraggiamento anche da parte mia e di Delano (quando si tratta di dire cose serie, non sono capace di fare di meglio che "un abbraccio e un incoraggiamento", sono certo che Delano saprebbe fare di meglio, perdonami, e accontentati :))
Anna....scusa... ma non potresti anche tu dire in giro che eri l'autista di Craxi?.... sicuramente ti si apriranno tutte le porte... E' una idea da non scartare ... ahahahahahha :D
burocrazia, anche dove basta buon senso! Non ci sono parole...coraggio cara amica!
@Ben Fici,
mi rincresce, ma non posso farlo per una duplice ragione: non ho figlie 18enni, smutandate e aspiranti ministro e poi Bobo salterebbe subito su a dire che non è vero. Qualcun'altro direbbe di essere stato frainteso e tutto finiribbe col restare cos'è. Che ne dici se dicessi che sono lo stalliere di Arcore?
Annaaaaaa... anche se non sono più un bloggher "attivo", passo sempre a trovarti e un pensiero è sempre per te!!! Tu non sai quanto io mi senta impotente davanti a tutto, ma proprio tutto quello che mi gira intorno... Di qualunque cosa tu abbia bisogno, sai come trovarmi... IO CI SONO!!! Un abbraccio di cuore
Gianni
Ho come l'impressione che stiate vivendo in stato di guerra, desolante e terribile, ma posso darTi una buona notizia...il Patron d'Italia ha appena comprato una maestosa villa a Taormina di 6-milioni di euro, si pensa lo abbia fatto per tener fede alla promessa fatta ai terremotati ..le Sue ville a Vostra disposizione...Mal che vada la Tua idea di dire che sei stalliere potrebbe essere vincente :))
Un abbraccio Francesca
Cara Anna,
un passo dopo l'altro si va lontano..
E poi vedi, i piccoli gesti di amicizia arrivano a rincuorarti al momento giusto.
Un forte abbraccio e a presto.
Ciao Anna, qui Franz.
Ho trovato il tuo blog per caso, però volevo dirtelo: è veramente scritto bene.
Sto parlando anch'io, quando ho news, dei casini in Abruzzo post terremoto. Ti metto nel mio Blogroll e lunedi ti linko questo articolo che trovo davvero toccante. Se vuoi possiamo sentirci anche su Facebook. In bocca al lupo!
è già un buon segno che l'atteggiamento di chi indossa una divisa sia rimasto uguale a prima del terremoto...
:-) anche noi abbiamo fatto una grigliata, ieri... e' stato come essere assieme quindi...?!
Al ritorno ho capito che la vita è un dono che ti capita solo una volta di ricevere. Non è poi così scontato pensarlo, e allora cerchi di viverla pienamente fino in fondo con le persone e con le scelte che decidi di fare, che ti accompagnano nelle piccole cose di ogni giorno, e che ti riempiono una vita, la TUA. Ho riscoperto il mio lavoro, i miei colleghi, la bellezza di una natura pur ferita dal terremoto, la gente abruzzese. La forza e la bellezza di un sorriso, di un ascolto gratuito, di una famiglia allargata fatta dalla gente comune che sogna solo di tornare al proprio quotidiano, alla propria casa, ai propri affetti, alle cose semplici di ogni giorno che ti riempiono una vita, la TUA..
Ce la faremo!
Ric
sono vita, purtroppo anche quelle piccole cose, brutte.
ti auguro piu piccole cose belle possibili. =)
(complimenti a riccardo per la scelta..)
pare sciocco ma la grigliata della fine mi ha infuso di speranza per te.
oppure sei tu, con le tue parole miste di rabbia e amore che infondi speranza in noi.
ti abbraccio
ti penso sempre
ciao
panzallaria
Grazie per questi tuoi racconti.
Un abbraccio di corsa,
Artemisia
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